Airuno: il primo consiglio dalla ''rottura''. Il sindaco risponde sulla situazione sorta

Il capogruppo di “Airuno Aizurro al centro” Bruno Ferrario e i consiglieri Cinzia Soldo, Simone Tavola e Donatella Balasso


Noi, loro e gli altri. Sembra il titolo di un film, ma in realtà è la sintesi della situazione che si è creata ad Airuno dove, in sede di consiglio comunale, sono tre i gruppi da quando Bruno Ferrario, Cinzia Soldo, Simone Tavola e Donatella Balasso hanno lasciato "Cambiamo Airuno e Aizurro" del sindaco Alessandro Milani e hanno costituito il "Airuno Aizurro al centro".


Nella serata di martedì 14 marzo si è tenuta la prima riunione da quando i quattro consiglieri hanno preso la loro decisione. Inevitabilmente ci sono stati dei cambi di postazione. L'ex capogruppo di "Cambiamo Airuno e Aizurro" Bruno Ferrario e la consigliera Cinzia Soldo sono finiti a sedere accanto ai colleghi Tavola e Balasso, mentre Enrico Riva, unico consigliere rimasto a fianco del sindaco e la giunta, si è sposato accanto a loro. Rimasto invariato invece il banco del gruppo di minoranza "Airuno Aizurro Progetto Comune". La distinzione, appunto, ora è marcata: noi, loro e gli altri.

Il capogruppo Enrico Riva, la vice sindaca Adriana Rossi, il sindaco Alessandro Milani,
(il segretario Mario Scarpa) e l’assessore Claudio Rossi


Il primo punto all'ordine del giorno è stato in realtà l'accorpamento di tre, tutti attinenti tra loro: la presa d'atto della costituzione del gruppo "Airuno Aizurro al centro" e la designazione del capogruppo, la presa d'atto della designazione del capogruppo di "Cambiamo Airuno Aizurro" e la risposta del sindaco all'interpellanza della minoranza, che ha chiesto a Milani una relazione sulla grave situazione che si è creata, come verranno ridefinii gli incarichi dei quattro consiglieri nelle varie commissioni e quali decisioni si riterrà di mettere in atto poter proseguire nell' amministrazione ordinaria del Comune da qui fino alla scadenza naturale del mandato.


"Premetto che per quanto mi riguarda le cose gravi dell'oggi sono il confitto Russo-Ucraino in atto, le continue morti a causa delle tragedie nei mari, il recente terremoto tra la Turchia e la Siria - ha esordito il sindaco Alessandro Milani, rispondendo all'opposizione. - Per quanto riguarda la ridefinizione degli incarichi, stando a quanto dichiarato dai consiglieri, si è appresa la loro volontà di continuare a sostenere l'operato del sindaco, garantendo le piene funzioni dell'amministrazione. Coloro che hanno una delega hanno manifestato la volontà di mantenerla".

Il banco di minoranza: i consiglieri Thierry Averna, Gianfranco Lavelli e Adele Gatti


"Il termine ‘ordinaria amministrazione' non è consono alla situazione, in quanto l'amministrazione è attiva in tutte le proprie e piene funzioni" ha poi precisato. "Vista la situazione delicata che sta attraversando l'ente faccio appello al senso di responsabilità di tutti i consiglieri al fine di concludere nel modo migliore e a vantaggio esclusivo dei cittadini il nostro mandato amministrativo". Milani ha concluso chiedendo alla minoranza come intende porsi con l'amministrazione.


A rispondere è stato il capogruppo di minoranza Gianfranco Lavelli, rimarcando innanzitutto che ora l'amministrazione non ha più la maggioranza in consiglio. "Di fatto è stata sfiduciata. L'amministrazione che si dichiarava attenta all'ascolto dei cittadini non è stata capace di ascoltare neppure i suoi consiglieri di maggioranza, costringendoli a formare un gruppo autonomo pur di far sentire la propria voce". Convenendo sul fatto che non sono stati anni facili, Lavelli ha spiegato che ciò non è una giustificazione per i risultati a suo dire negativi dell'amministrazione. "Ne cito alcuni: l'abbandono del gruppo di volontari che con tanto impegno fu costituito; lo scollamento con le associazioni del paese messe sempre più in difficoltà, sia dal punto di vista di un supporto economico sia nella collaborazione per organizzare i vari eventi, che erano in passato un fiore all'occhiello del nostro paese; sono state abbandonate anche le scuole, e non basta andare un sabato mattina a fare una visita e poi postare immediatamente quanto di meglio una amministrazione dovrebbe fare da un punto di vista teorico, ma che in realtà non fa".


Lavelli non si è risparmiato neanche sul fronte Retesalute - "Negli incontri sovracomunali il nostro sindaco si mette in luce per posizioni stravaganti, che costringono gli altri primi cittadini a cercare di farlo convergere su posizioni più miti, per recuperare aziende da situazioni certamente critiche ma delle quali il nostro territorio non può fare a meno" - né sulla questione "Parco": "Abbiamo assistito a tre anni di critiche per poi sentire l'amministrazione dirsi d'accordo".


"Quello che hai detto è ingeneroso - ha risposto l'assessore Claudio Rossi - Noi non abbiamo spinto nessuno all'esterno, è stata una libera scelta nata da evidenti motivi o da incomprensioni, ma è stata una scelta libera". Rispondendo all'osservazione di Lavelli sul fatto che l'amministrazione potrebbe preoccuparsi di ampliare l'orario di apertura degli uffici comunali, ha detto: "La situazione è sotto gli occhi di tutti, tra maternità e legge 104". Sull'abbandono dei volontari, invece: "I volontari politici si sono dissociati da subito, quelli dell'auser si sono bloccati per la loro età al momento del covid. Altri continuano". Sulle associazioni: "Si potrebbe discutere sui metodi utilizzati in precedenza". Sulle scuole: "Abbandonate? Abbiamo fatto tutti i lavori che erano previsti. Abbiamo messo i pannelli solari e chiuso il contratto con la Siram per l'efficientamento energetico...". Su Retesalute: "Qui c'è qualcuno che potrebbe spiegarci meglio di noi come sono andate le cose. La posizione del sindaco non è mai stata originale, ma è difficile approvare dei bilanci se te ne arrivano due diversi e ti chiedono di scegliere quale ti interessa di più...". E infine, sul Parco: "Abbiamo ascoltato i cittadini. Siamo entrati nel Plis quando eravamo convinti di farlo e abbiamo negoziato e definito le situazioni che ci interessavano". Rossi ha concluso parlando della "scomposizione del gruppo", spiegando che non è la prima volta che succede. "Anche ad Airuno, credo sia già capitato con l'amministrazione Fabbroni, che comunque è arrivata in fondo. È successo anche a Brivio, Cernusco, Cassago, le persone iniziano un percorso insieme e poi si separano, succede. Qui si sarà potuto anche litigare, ma c'è sempre stato dialogo. Noi non abbiamo mai zittito nessuno, scene che ho visto invece durante i 10 anni in minoranza..."


Riconoscendo che piccole rotture sono capitate in altre amministrazioni, l'ex sindaca Adele Gatti ha detto: "8 che diventano 4 però non è mai successo, ma questo non è un mio problema". "Mi sembra grave dire che i volontari si sono dissociati per una questione politica o partitica - ha continuato - Noi non abbiamo mai detto a nessuno di fare volontariato o meno. Per quanto riguarda le associazioni, vedremo il risultato. Abbiamo fatto i conti e non risulta che date più soldi...". "Li avete fatti male - ha risposto il sindaco. - Voi avete mai dato contributi all'Aido, alla Fabio Sassi, all'Unione Sportiva?". La consigliera Gatti ha ribattuto: "Avete aggiunto associazioni, ma non alzato il contributo".


La discussione è ripresa in merito all'ultimo episodio citato da Rossi, ovvero il fatto che qualcuno in passato sia stato zittito in consiglio. Il sindaco ha detto: "Me lo ricordo molto bene, è successo più volte ed è stato molto grave". L'ex sindaca Gatti ha negato, spiegando che le cose non sono andate così. Il battibecco è proceduto con provocazioni pungenti. All'affermazione "il nostro gruppo ha tenuto per 10 anni" della consigliera Gatti, il sindaco ha risposto: "con il sacrificio dei consiglieri di non poter parlare in consiglio".


Ha parlato infine anche l'assessore Adriana Rossi, che ha voluto puntualizzare sui volontari: "Circa un mese fa è partito un gruppo di 10 che fanno il doposcuola alla primaria e si occupa di 15 bambini. Inoltre c'è sempre il gruppo dei volontari piedibus coordinato dalla consigliera Soldo. Ho appena avuto un'interlocuzione con l'Auser di Paderno per vedere di riorganizzare il gruppo...Stiamo lavorando".

E.Ma.
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