Cernusco entusiasmo per la mostra ''Senza fine''

La mostra "Senza fine", inaugurata durante il pomeriggio di domenica 12 marzo presso la sala mostre in piazza della Vittoria a Cernusco, è stata un'occasione per compiere un viaggio tra i paesaggi del Kazakistan senza spostarsi fisicamente, ma lasciando libero lo sguardo.

L'artista Meruyert Temirbekova


L'artista Meruyert Temirbekova, nata nel 1993 a Kostanay, in Kazakistan, si è laureata in Pittura presso l'Università Nazionale delle Arti di Astana, trasferendosi poi a Milano per proseguire gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove si è laureata nel 2022 in Grafica d'Arte nel corso della Prof.ssa Chiara Giorgetti. La mostra è stata presentata dal Fotogruppo Effeotto con il patrocinio del comune di Cernusco Lombardone. Emanuele Pirovano ha ringraziato Temirbekova per aver scelto proprio Cernusco Lombardone come luogo per esporre i propri lavori, ed aver così contribuito ad innalzare sempre più il livello delle mostre tenutesi in questo spazio. Ne è stato soddisfatto anche il sindaco Gennaro Toto, che ha definito queste opere un "valore aggiunto alla cultura".

L'artista con Italo Chiodi. Sotto Gerardo Biella

Ha raggiunto l'inaugurazione anche Gerardo Biella, capogruppo di maggioranza portando i saluti dell'assessore Pietro Santoro. "Ho avuto oggi l'onore di conoscere Meruyert Temirbekova che mi ha spiegato la sua arte. Partirei dunque con una provocazione - l'arte non serve a niente - e soprattutto in questo contesto vedo già una reazione contraria. A cosa serve quindi l'arte? L'arte ci provoca, ci ferisce, ci rende irrequieti e quindi svegli nei confronti degli stimoli che riceviamo. Oggi, più che mai, è importantissimo rimanere vigili perché ci troviamo in un periodo storico particolare. Non dobbiamo restare indifferenti, facendoci travolgere da questa anestesia generale. L'arte ci consente di stupirci e meravigliarci ogni giorno, evitando di farci vedere solo la superficie delle cose, ma andando oltre e vedendo qualcosa in più. L'occhio così si predispone nel vedere qualcosa oltre l'immediatezza ed essere capaci di dare la giusta rotta alla nostra vita. Auguro a tutti di rendere l'occhio pulito dall'indifferenza".

Il sindaco Gennaro Toto, Emanuele Pirovano e Meruyert Temirbekova

 

È subito intervenuto Italo Chiodi, che è stato il maestro dell'artista, e con la quale ha stretto un legame anche affettivo e di stima reciproca. "L'arte è l'ultima delle cose utili e la prima delle cose inutili, risponderei così alla provocazione di Biella. La parte che mi sento di fare oggi non è quella di spiegare le opere, quello è compito dell'artista, ma vorrei aiutare il vostro sguardo e guidarvi per farvi trasportare senza cercare significati intrinsechi e nascosti. In queste opere non troverete infatti del cromatismo, ma diverse declinazioni di neri, grigi e bianchi. È sbagliato identificare un colore come un solo elemento, ad esempio, il nero non è uno solo, ma si declina in più possibilità" Riprendendo poi la questione in merito allo sguardo, ha spiegato: "Bisogna farsi guidare dall'opera, come quando ci troviamo davanti ad un paesaggio naturale e lo osserviamo senza invaderlo. Talvolta pensiamo di guardare il bosco e poi ci accorgiamo di essere noi stessi guardati dal bosco." "Queste opere hanno come filo conduttore il silenzio, filo rosso che ha unito tutte le nostre intuizioni in merito ad esse. Sono infatti rimasto affascinato dal Kazakistan, provando ad immaginare questo luogo grande quasi come tutta l'Europa con meno di 20 milioni di abitanti. Lì lo sguardo si perde all'infinito, senza fine... Lo sguardo non ritorna, perché prima di trovare un elemento che faccia da scudo ci vuole un tempo lunghissimo. Dico sempre che la cosa bella è mantenere lo sguardo allo stato brado, lasciandolo libero finché non torna in dietro. Esistono grovigli di elementi che lasciano la possibilità agli occhi di infilarsi ed intercettare dettagli. Le opere non sono collocate in modo casuale, anche il vuoto dello spazio è pensato per ricreare l'effetto del silenzio e della sospensione."

L'artista Meruyert Temirbekova è stata molto contenta e soddisfatta della propria esposizione e ha ringraziato tutti coloro che l'hanno ospitata e che le hanno donato uno spazio in cui esporre le proprie opere, anche se un ringraziamento speciale lo ha rivolto al marito Alessandro, compagno di questa avventura e che ha condiviso con lei l'impegno mentale e fisico. "È importante per un'artista far vedere i propri lavori ed avere il sostegno delle autorità per poter mostrarsi al pubblico, è la motivazione che fa produrre e pensare." Ha poi ringraziato colui che chiama ancora maestro, ovvero Italo Chiodi. "Ho instaurato un forte legame con Italo che ha cambiato la mia percezione dello spazio, anche dal punto di vista figurativo. Mi ha dato numerosi stimoli per aprire la mente ed entrare in un mondo nuovo."


A coloro che si approcciano alle sue opere per la prima volta suggerisce: "Non bisogna essere esperti per comprendere l'arte, basta guardare ed è importante quello che vi suscita e ricevete dall'opera. Si tratta di emozione e di percepire quello che vi è più vicino. Così bisogna guardare le opere."
L'inaugurazione ha raccolto un grande successo, stimolando l'interesse e la curiosità di molti. Per coloro che fossero interessati alla mostra, sarà ancora visitabile nei giorni 18 e 19 marzo 2023, con orario di apertura il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
E.Gi.
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