La 400esima famiglia chiede condivisione

Buonasera Direttore,
Volevo innanzitutto ringraziarla per avermi dato la possibilità di esprimermi sul vostro giornale e volevo inoltre ringraziare tutti gli educatori presi in causa, che se ne siano andati o meno, per il lavoro prezioso fatto e per aver condiviso con noi famiglie gioie e dispiaceri.
In questo periodo sono stata in silenzio, guardandomi attorno, ascoltando e vedendo ciò che accadeva e i timori della 400esima famiglia si sono confermati. Eppure in questi giorni la 400esima famiglia si è sentita dire di tutto: servizio garantito, di avere fiducia nel servizio, di smetterla di pensare al peggio; poi mi si è iniziato a dire che forse qualche disservizio ci sarebbe stato, che non si sapeva ancora nulla, che non era competenza di questo o di quello, di prendermi le ferie, di prendermi una tata, che la colpa era tutta degli educatori, che mi avrebbero fatto sapere. Ma mi chiedo perché in tutti questi giorni non ho letto da nessuna parte una parola di comprensione e di scuse verso il mio 400esimo bimbo/a ?
Apprezzo il lavoro che si sta facendo ma è il minimo che mi aspetto dopo quello che accaduto, vedo una totale mancanza di comunicazione costruttiva, dove esprimere una critica o un proprio timore è visto come un attacco personale e non come una preziosa risorsa di crescita. L' unica cosa che ho sentito è stata: la colpa è di.... Bene la 400esima famiglia si prende la responsabilità delle proprie colpe perché non le addossa sugli altri: avremmo dovuto essere più vigili e attenti, senza avere la paura di chiedere e informarsi, in fin dei conti avevo sentito di tutto su rete salute e allora perché non mi sono informata? Però mi chiedo: perché non c'è stato un organo di controllo? Perché il mio primo cittadino non ha tutelato il 400esimo bimbo/a? Perché la comunità non si è chiesta che fine avevano fatto i soldi investiti in rete salute? Tantissime le domande ma peggiori le ripercussioni.
Vi dico cosa sta accadendo al 400entesimo bimbo/a: è a scuola senza un educatore, che viene sballottato da una classe a un' altra cercando di tenerlo occupato/a, e nel 2023 il 400entesimo bimbo/a viene allontanato dalla classe perché reca disturbo e non si può fare lezione e ancor peggio i genitori dei suoi compagni si lamentano di questo ritardo, del comportamento del bimbo/a che haime' non può e non è in grado spesso di gestire le proprie emozioni.
Carissima comunità inizio a dirvi che l' educatore è presente in classe per il 400esimo bimbo/a ma anche per ognuno dei suoi compagni per creare quella rete e quella condivisione che questo bimbo/a fa fatica a creare. Non parlo volutamente di inclusione perché nel 2023 la davo per scontata e invece...questo disastro ha dato via a una spaccatura e a problemi non previsti.
Mi chiedo: ma ai compagni di questo bimbo/a sarà stato spiegato cosa è accaduto, sara' stato spiegato loro come aiutare questo bimbo/a , come aiutarlo e come aiutarsi in questo momento. Visti i fatti penso che sia impensabile perdere 30 minuti di programma per educare tutti i nostri figli a tutto questo. Eh si perché la scuola educa, ogni bimbo/a a essere l' uomo o la donna del futuro, quell' uomo o quella donna che non vedranno il diverso ma saranno pronti ad affrontare insieme al più debole la vita.
La 400esima famiglia vi chiede comprensione e non la solitudine che già spesso viviamo, vi chiediamo di esprimere la vostra opinione, di spiegare ai vostri figli che il loro compagno/a in questo momento ha bisogno di loro, di condividere e includere, chiedetevi anche voi perché di tutto questo.
Grazie per il tempo che mi avete dedicato nella lettura di quanto scritto sopra.
C.
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