Verderio: una passeggiata alla scoperta dell'Aia e della storia del museo contadino
Nella mattinata di sabato 11 marzo alcune famiglie, accompagnate dalla guida Erika Tosoni dell’associazione Art-u, sono partite dalla scuola primaria Collodi per poi raggiungere, attraverso una breve passeggiata nel parco di Nettuno, l’Aia di Verderio della quale hanno appreso la storia.
Si tratta di una struttura commissionata nel 1857 all’architetto Gaetano Besia dal conte Luigi Confalonieri Strattmann che in quegli anni aveva deciso di cambiare l’assetto della città per controllare i suoi possedimenti: aveva progettato nuove strade e parchi, come proprio quello di Nettuno. L’Aia era un centro produttivo il cui scopo principale era quello di fornire un ampio spazio per far essiccare le granaglie in tempi brevissimi grazie a una pavimentazione rialzata esterna in granito che assorbendo in poche ore l’umidità, consentiva l’immissione diretta dei prodotti sul mercato.
Sicuramente erano stati fatti diversi studi per arrivare ad ottenere questo risultato: si è voluto l’edificio circondato da mura per proteggere il suolo dalle raffiche di vento, il terreno in pendenza per evitare il ristagnamento dell’acqua piovana e inoltre uno spazio sottostante alla piattaforma in granito permette la circolazione di correnti d’aria che aiutavano nel processo di asciugatura. Negli anni l’Aia rimase sempre un centro di attività agricola, tranne che in periodo di guerra, per poi cadere in disuso nel 1962 quando l’industrializzazione prese il sopravvento. Passò allora per molti anni tra le mani degli eredi Gnecchi Ruscone che l’avevano acquistata nel 1888 fino ad arrivare al 2004 ai coniugi Angelo Verderio e Ornella Carravieri, fautori del restauro della villa e del museo sottostante.
È proprio grazie a loro se i visitatori hanno potuto ammirare il cortile, i tratti arabeggianti che caratterizzano le pareti esterne dell’Aia ma soprattutto il museo “Vita contadina del novecento” realizzato nella parte sottostante il cortile rialzato. Dopo essere scesi per una piccola scala, i bambini sono rimasti affascinati di fronte alla struttura in stile romano ospitante numerosi quadri, fotografie e manufatti risalenti ai tempi passati.
I presenti hanno potuto conoscere e ammirare gli oggetti che caratterizzavano la vita contadina, grazie anche alle parole di Angelo Verderio che ha offerto ulteriori particolari sulla funzione e sulla struttura dell’edificio. Il gruppo ha poi proseguito la passeggiata verso la cascina La Salette costruita anch’essa da Strattmann e chiamata così in onore della Madonna alla quale lui era molto devoto.
Questa iniziativa fa parte di un ciclo di incontri compresi nel progetto ARIAM (Attività Ricreative e Inclusive Ambito di Merate) e promosso dal Parco Agricolo Nord Est per coinvolgere anche i più giovani nella conoscenza del territorio dal punto di vista naturalistico ma anche culturale. Il Parco nasce da un consorzio di 24 comuni con l’intenzione di proteggere il territorio e farlo vivere pienamente ai suoi cittadini. L’ultimo evento in programma con ARIAM è una camminata il 25 marzo nel comune di Verderio per ammirare il risveglio della natura con l’arrivo della primavera.
I.Bi.