Brivio: 141mila € in più per l’energia nel ’22. Il Bilancio di previsione ’23 ne risente
Diversi i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Brivio tenutosi nella serata di giovedì 9 marzo e presieduto dalla vice sindaca Roberta Agostoni, causa assenza del sindaco Federico Airoldi. Approvati i verbali della seduta precedente si è passati alla conferma dell’aliquota addizionale comunale all’Irpef, ferma allo 0,8% con esenzione per coloro che hanno un reddito sotto i 15mila euro annui. Il consigliere di minoranza Claudio Saldarini ha chiesto se è possibile prevedere l’esenzione anche per fasce di reddito un po’ più alte. La vice sindaca ha ammesso che si può prendere in considerazione. Astenuti al momento del voto i tre consiglieri di minoranza.
Si è passati quindi ad approvare l’acquisto di beni e servizi per il biennio 2023/2024. Per l’anno corrente il Comune di Brivio stima di spendere 403mila euro, di cui 60mila di gas, 214mila euro di energia elettrica, 63.850 euro per l’abilitazione al Cloud e 65.509 euro per l’esperienza dei cittadini nei servizi pubblici. Per quanto riguarda il 2024 invece, la spesa prevista è di 274mila euro per gas ed energia. Astenuta anche a questo punto la minoranza, così come al successivo: l’approvazione del programma per l’affidamento degli incarichi di collaborazione autonoma per l’anno in corso. Il Comune spenderà 8.000 euro per pareri legali di natura giuridica e 1.000 euro per incarichi di collaborazione in attività progettuali inerenti al servizio Cultura.
Il segretario Claudio Locatelli e la vice sindaca Roberta Agostoni
Approvato anche la verifica della quantità di aree da cedere (nessuna) e il piano delle alienazioni (nulla da alienare), il consiglio è passato ad approvare le aliquote Imu e le relative detrazioni, che sono rimaste invariate rispetto agli anni precedenti. Astenuti anche su questi punti i consiglieri di minoranza, che si sono invece espressi favorevolmente alla ratifica della deliberazione della giunta relativa al bilancio di previsione, in particolare alla variazione di risorse Pnrr. Il passaggio, è stato spiegato dalla vice sindaca, è stato una formalità necessaria poiché il Comune di Brivio è risultato assegnatario di bandi Pnrr relativi alla digitalizzazione.
I consiglieri di minoranza
Si è giunti quindi al punto più corposo della serata, l’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025 e il Documento Unico di Programmazione Semplificato, illustrato da Agostoni. Al netto di anticipazioni di tesoreria e partite di giro, le entrate nel 2023 ammonteranno a 4.789.480 euro: 2.655.500 euro di entrate tributarie, 1.159.812 euro di entrate in conto capitale, 715.930 euro di entrate extratributarie e 255.238 euro di trasferimenti correnti. Entrando nel dettaglio della parte corrente, alle entrate tributarie e i trasferimenti correnti vanno a sommarsi 312.600 euro di vendita di beni e servizi, 135mila euro frutto di attività di controllo (80mila per violazioni codice della strada e 55mila per violazione regolamenti comunali), 20.450 euro frutto di dividendi di società partecipate e 250.880 euro di rimborsi e altre entrate, per un totale di 3.629.668 euro.
Scendendo nel dettaglio delle entrate tributarie, Agostoni ha spiegato che sono previste entrate per 843mila euro per l’Imu, 50mila euro per accertamenti Ici, 582.500 euro di Tari e addizionale provinciale, 520mila euro di addizionale Irpef e 660mila euro dal fondo solidarietà comunale. Per quanto riguarda i trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche invece, il bando Pnrr per la digitalizzazione (che comprende abiltazione al cloud, App Io e Spid) porterà nelle casse del Comune 96.514 euro, i trasferimenti vari dello Stato invece 55.724 euro, i trasferimenti da Regione per funzioni scolastiche 33mila euro e i trasferimenti per funzioni assistenziali 70mila euro.
Sono state quindi illustrate le spese, pari a 4.789.480 euro: 1.284.494 euro in conto capitale e 3.504.986 euro in parte corrente, dovuti a 72.411 euro per organi istituzionali, 786mila euro per il personale, 585.164 per amministrazione generale, 98.300 euro in area tecnico amministrativa, 20mila euro per incarichi professionali, 429.378 euro per istruzione e cultura, 734.025 euro per ecologia e ambiente, 536mila euro per il servizio sociale, 160.071 euro di accantonamenti e 83.636 euro di interessi passivi. Da notare, per quanto concerne l’Istruzione, i 66mila euro per il mantenimento e funzionamento del polo scolastico, gli 80mila euro di contributi alle scuole dell’infanzia, i 126mila euro per il trasporto e i 10mila euro per le borse di studio. Importanti invece per il sociale i 325mila euro a Retesalute, i 98mila euro per la gestione diretta di servizi, i 78mila euro di buoni sociali per famiglie bisognose e anziani e i 30mila euro per l’assistente sociale.
Il punto è stato anche un’occasione per illustrare il piano delle opere pubbliche e i relativi costi. Per quanto riguarda il 2023 è previsto un esborso di 1.055.730,79 euro dovuto a 230.500 euro di studi di progettazione, 60mila euro per la manutenzione straordinaria della copertura del Cral, 50mila euro per l’intervento di efficientamento energetico in municipio, 30mila euro per la realizzazione del percorso naturalistico, 10mila euro per la manutenzione straordinaria delle strade, 4mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuole, 271mila euro per l’intervento al Crd tramite Silea e 400mila euro per la sua messa in sicurezza. Per il 2024 invece la spesa prevista è di 602mila euro, dovuta a 48mila euro per progettazioni, 50mila euro per interventi di efficientamento al municipio, 4mila euro per la manutenzione delle scuola e 500mila euro per la ciclopedonale di via Como. Infine, per il 2025, è previsto di spendere 1.402.000 euro: 33mila euro per progettazioni, 50mila euro per la manutenzione strade, 4mila euro per la manutenzione scuole, 250mila euro per la ciclopedonale su via Nazionale, 115mila euro per la ciclopedonale su via Volta, 350mila euro per gli spogliatoi al centro sportivo e 600mila euro per il poliambulatorio a Beverate.
Complimentandosi per il lavoro svolto, il consigliere Saldarini ha chiesto se non è possibile prevedere progetti per aiutare le attività del paese, come per esempio degli incentivi per chi intende aprire un’attività a Brivio. “Non è facile” ha commentato Agostoni, spiegando che comunque sono stati fatti bandi per aiutare e non sempre la gente si è candidata. La vice sindaca ha spiegato che non è facile la situazione e per fare un esempio ha citato l’edicola di via Vittorio Emanuele, ormai chiusa da inizio anno. Astenuti al momento del voto i consiglieri di minoranza.
E.Ma.