Merate: intitolazione di un parco e di una strada a due donne, Morvillo e Garofalo


Sono state tre bambine delle scuole assieme agli amministratori a tagliare il nastro dell'intitolazione del parco (ormai ex piramidi) alla memoria di Francesca Laura Morvillo vittima di mafia. Con altri 8 spazi comunali, tra cui la prospiciente strada di collegamento tra via san Francesco e la statale intitolata a Lea Garofalo, testimone di giustizia, ha preso il nome di una donna per manifestare la volontà di ricordarne il ruolo all'interno della società e per bilanciare la sproporzione esistente rispetto all'uomo nei nomi assegnati a luoghi e edifici.

 

Questa mattina oltre al sindaco Massimo Panzeri, al vicesindaco Giuseppe Procopio (che assieme a Soroptimist e all'associazione "Toponomastica femminile ne ha portato avanti l'idea e la successiva realizzazione) e all'assessore Franca Maggioni erano presenti una rappresentanza delle scuole, della minoranza consigliare, dell'associazionismo locale.

Il sindaco Massimo Panzeri e gli assessori Franca Maggioni e Giuseppe Procoopio

Il vicesindaco Giuseppe Procopio ha sottolineato la necessità di partire fin da piccoli nell'inculcare valori come il rispetto per le donne, che nella storia sono state artefici di grandi imprese spesso dimenticate e a cui va il merito di tanti traguardi e vittorie.
L'assessore alle pari opportunità Franca Maggioni ha tratteggiato le figure di Francesca Morvillo e Lea Garofalo, ha sottolineato l'importanza della cultura per sconfiggere la stessa violenza, anche la più becera e ha ricordato le donne che oggi vivono ancora situazioni di dolore, sofferenza, sopraffazione.


La scelta di intitolare proprio oggi i due spazi è stata dettata dalla concomitanza con la festa della donna. Il parco, tuttavia, non sarà fruibile sino al termine dei lavori e, dunque, tagliato il nastro davanti alla targa, la zona è rimasta area cantiere, inaccessibile al pubblico.

 

Il Parco delle Piramidi a Francesca Laura Morvillo, (Palermo, 14 dicembre 1945 – Palermo 23 maggio 1992), magistrata e accademica italiana, moglie del giudice antimafia Giovanni Falcone. Insieme a lui e tre uomini della scorta, fu uccisa da Cosa Nostra nella strage di Capaci. È l'unica magistrata assassinata in Italia. Il Tratto di strada che dalla Statale si immette nella Via San Francesco d’Assisi, costeggiando il Parco delle Piramidi a Lea Garofalo (Petilia Policastro, 24 aprile 1974 – Monza, 24 novembre 2009), testimone di giustizia, vittima della ndrangheta, sottoposta a protezione dal 2002, decise di testimoniare sulle faide tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno che la uccise. Lea Garofalo è ricordata ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie.

 

S.V.
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