Merate: le bordate del consigliere Robbiani ai ''colleghi''

Si è alzato in piedi come si usava alla vecchia maniera. E l'ultima parte del consiglio comunale l'ha dominata, mettendo al tappeto i suoi interlocutori, compagni di lista. Del resto la boxe è tornata in città, lo aveva annunciato l'assessore Casaletto, e sul ring dell'assise comunale Andrea Robbiani non ha avuto rivali.


A raffica prendendo in esame l'aggiornamento al Documento Unico di Programmazione, non illustrato in aula ma consegnato ai consiglieri, l'ex assessore all'ambiente ha passato punto per punto i temi che più lo avevano riguardato durante il suo incarico, prima che il sindaco gli togliesse le deleghe, chiedendo risposte che probabilmente sapeva non sarebbero arrivate.
E' partito dal lago e rivolgendosi al suo successore lo ha annientato. "Non è come lei afferma, che la regione ha "bocciato" il progetto di estrazione del sedimento. La regione ha deciso di procedere prima con i pozzi e poi valutare l' attività che agisce sul sedimento considerata la compolessita del progetto, che dovrebbe durarte almeno 6/7 anni ed il fatto che si tratterebbe di qualcosa ancora non sperimentato nella nostra regione, almeno cosi affermava l'allora assessore Cattaneo".
Per quanto riguarda il concorso Coripet (relativo al conferimento delle bottiglie di plastica in discarica, cui corrisponde l'assegnazione di punti che danno la possibilità di ottenere un premio) ha specificato che non riguarda solo gli utenti di  Merate ma tutti gli utenti iscritti  Coripet.
E poi san Rocco, consiglio di gestione e nomina del presidente, comunità energetiche, i disservizi di Colombo sulla pulizia, PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile, da fare in interazione con gli altri comuni e attraverso uno studio sovracomunale), lavori alla piattaforma ecologica, bikesharing. Ad oggi tutte progettualityà di cui non c'è traccia nelle attività del suo successore.
A scaldare l'aula il servizio di trasporto a chiamata che l'ex assessore stava portando avanti e che avrebbe dovuto servire da "navetta" per la cittadinanza una volta terminato il giro dei dipendenti tra le aziende aderenti alla proposta
"Lei aveva messo sul piatto 380mila euro per il progetto ma io non ho trovato questi soldi a bilancio" ha contestato Fabio Tamandi tirandosi addosso la risposta irritata di Robbiani. che gli ha ricordato l'interlocuzione in essere con le aziende del territorio per  dividere i costi. Una parte del sistema di trasporto avrebbe, infatti, facilitato i pendolari che si recano al lavoro nelle aziende della zona  e la restante sarebbe stata a servizio di studenti e cittadini. 
"Nel momento in cui mi sono state ritirate le deleghe lei non ha sentito la necessità di consultarmi per un naturale passaggio di consegne" ha chiosato "ora non può limitarsi ad  accusare il suo predecessore di non averle fatto trovare i soldi a bilancio. Lei  poteva anche rifiutare le deleghe, non era obbligato e se le ha accettate allora si accolla gli onori ma anche gli oneri di ciò che la cosa comporta. La smetta quindi di accusare chi c'era prima di lei dei suoi insuccessi. O lei è molto sfortunato o c'è qualcosa che non va".

Sulle comunità energetiche la risposta è arrivata dal sindaco: "Porteremo in consiglio la delibera di istituzione sulle comunità energetiche". Il PUMS non è ancora stato avviato, ha spiegato, (anche se è presente nel documento di programmazione), mentre per quanto riguarda le segnalazioni a Silea sui disservizi legati alla raccolta ha invitato Robbiani a fare presente questi temi nel comitato ristretto di controllo. Non si è fatta attendere la replica dell'ex assessore "Dovrebbe ben sapere che  il comitato ristretto di Silea è un organo di indirizzo strategico e non amministrativo come lo è il CDA per cui è l'assessore che deve farsi carico verso Silea di chiedere conto dei disservizi e al limite chiedere che si proceda con la rescissione del contratto di servizio che  la società  ha in essere con l'azienda privata che si occupa della raccolta dei rifiuti, cosa che avevo chiesto quando  ancora ero in carica".

Chiusa la discussione Andrea Robbiani si è astenuto sul DUP anche e soprattutto per i ritardi che ci sono nella presentazione del progetto della Villa Confalonieri, progetto che doveva essere prioritario e che invece arriva con il fiato corto al termine dell'ultimo anno di mandato. Considerato  anche le lungaggini burocratiche  a cui si dovrà andare incontro (e dando per scontato che il sindaco reperisca le risorse finanziare per coprire i costi dell'investimento), il progetto rischia di non essere portato a termine entro al fine del mandato che è fra poco più di un anno.

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