Retesalute: Cobas educatori al tavolo con la Coop. ''Valdocco''



Sono giornate in cui la pressione sull'Educativa scolastica e sull'Assistenza domiciliare dei minori sta arrivando a livelli probabilmente mai registrati nel Meratese e Casatese. Un riflesso della fine della seconda proroga nell'appalto indetto da Retesalute e assunto dalle cooperative di Consolida, che non si sono ripresentate al nuovo bando. Dal 1° marzo mancano all'appello già decine di educatori. Altri hanno deciso di restare sul territorio e di garantire una continuità assistenziale agli utenti che ormai conoscono in alcuni casi da anni. Non per questo gli educatori in questione hanno intenzione di cedere di un solo centimetro sulle condizioni di lavoro.

Una trentina di lavoratori di Aeris hanno deciso - nonostante le incognite del caso - di passare alle dipendenze delle nuove cooperative Valdocco o Consorzio Blu e dunque di fare riferimento ancora a Retesalute. Questi educatori hanno deciso di farsi supportare sindacalmente da Sial Cobas. Mercoledì 1° marzo si è svolto il primo incontro del tavolo di concertazione sindacale per dare seguito all'avvicendamento. Il prossimo si terrà domani, martedì 7 marzo, e Sial Cobas promette battaglia.

Abbiamo già anticipato settimana scorsa come un elemento di tensione sia l'utilizzo della piattaforma in cloud Vitaever [clicca QUI]. A ingenerare il malcontento è l'opzione sulla geolocalizzazione, un sistema di monitoraggio che il Cobas definisce senza mezzi termini "indegno". L'organizzazione sindacale non è nuova ai tentativi di introdurre il meccanismo di controllo a distanza. Nel Vimercatese aveva fatto muro e alla fine la proposta dell'azienda consortile "Offertaspeciale" era stata respinta. Altrettanto pretende per l'affidamento di Retesalute. Secondo il Cobas, le condizioni obbligatorie poste nel bando di gara dovranno essere superate in virtù dello Statuto dei lavoratori, che sancisce il principio di subordinare l'uso di strumenti per il controllo a distanza dei dipendenti al raggiungimento di un accordo collettivo con le rappresentanze sindacali. "La geolocalizzazione è uno schiaffo alla nostra professionalità, attacca la nostra dignità e colpisce di conseguenza la qualità dei Servizi" denunciano i lavoratori di Aeris in passaggio.

Ci sono poi le condizioni di miglior favore, guadagnate negli anni, al netto del Contratto Nazionale e da quello di secondo livello. Il Cobas lamenta che si parte da una remunerazione inferiore ai 10 euro all'ora e che i lavoratori non intendono rinunciare al rimborso pasto e il riconoscimento del tempo di spostamento tra un servizio e l'altro.

Difficilmente le nuove cooperative potranno sottrarsi a queste richieste, data la fuga di educatori. 30 educatori in questo momento per Retesalute, Valdocco e Consorzio Blu valgono oro.

 

Rete Salute: cambio di appalto.
La voce delle lavoratrici: Teniamo alta la guardia e respingiamo la geolocalizzazione.
Salario e dignità per le operatrici in passaggio, qualità e dignità per i nostri utenti.

Le operatrici e gli operatori impiegate/i nei Servizi Educativi Scolastici e Domiciliari dell’Appalto di Rete Salute si trovano, a metà dell’anno scolastico e in piena attività, di fronte ad un cambio di datore di lavoro, perché i Servizi in appalto, a scadenza 28 febbraio, passeranno a due nuovi gestori (Coop. Animazione Valdocco e Consorzio Blu), visto che le Cooperative del Consorzio Consolida (Aeris, La Grande Casa, El Paso) hanno scelto, tramite anche dichiarazione ufficiale di Confcooperative dell’Adda, di non partecipare al bando.

Le ragioni che adducono le suddette Cooperative sono molteplici e fanno riferimento ai difficili rapporti con la Committenza, alla scarsità di elementi previsti dal bando, ai ritardi dei pagamenti, nominano molto prudentemente la questione del controllo a distanza (complesso e costoso, dicono loro, INDEGNO per il lavoro educativo, e anche per altre professioni, diciamo noi) e delle numerose regole a cui siamo state sottoposte in questi anni.

Come lavoratrici e lavoratori attualmente dipendenti Aeris e in passaggio ai nuovi gestori abbiamo una certa preoccupazione, ci siamo sentite sballottate fra scontri che riguardano solo in parte il merito del nostro lavoro: ci siamo riunite con il Sial Cobas, che ha una Rappresentanza Sindacale Aziendale in Aeris, cooperativa uscente.

Siamo organizzate e ci riorganizzeremo sindacalmente per respingere la richiesta di geolocalizzazione, richiesta, per altro, fatta dalla Committenza, nemmeno dal nostro datore di lavoro (monitoraggio a distanza che è tema normato, peraltro, dall’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori).

Accettare di lavorare su questo appalto cambiando datore di lavoro non significa per noi in nessun modo subire un'imposizione che nulla ha a che fare con il merito, difficile e delicato, dei Servizi in cui operiamo.

La geolocalizzazione è uno schiaffo alla nostra professionalità, attacca la nostra dignità e colpisce di conseguenza la qualità dei Servizi. In territori limitrofi, anche grazie all’azione collettiva di nostre colleghe e colleghi e alla sindacalizzazione con il Sial Cobas, si è riusciti a respingere la geolocalizzazione: non permetteremo che rientri dalla finestra in questo territorio. Ne va del nostro lavoro ma è importante per tutte e tutti i nostri colleghi in ogni angolo d’Italia.

Siamo preoccupate inoltre perché a metà anno scolastico il Servizio subirà uno scossone notevole: molte colleghe non rimarranno su questo appalto, alcune hanno deciso di rimanere con le Cooperative uscenti, qualcuno ha fatto altre scelte. Ne va della continuità che è così preziosa per il nostro operato: stessa continuità che, per molte di noi, è stata la ragione principale che ci ha tenute legate a questo territorio e a cui non vogliamo rinunciare, per il bene dei nostri utenti.

Siamo preoccupate perché ancora non sappiamo come si concluderanno i tavoli fra le parti che decideranno sul nostro passaggio: oltre alla garanzie contrattuali, non vogliamo che il nostro stipendio si abbassi di un centesimo e non vogliamo perdere nessun diritto, inclusi quelli di miglior favore che abbiamo acquisito in questi anni e che non dipendono solo dal Contratto Nazionale né dal Contratto di secondo livello.

Ad esempio il rimborso pasto, o il riconoscimento del tempo di spostamento tra un servizio e l’altro, sono elementi che hanno contribuito al nostro salario, che, come risaputo, è un salario di lavoratrici del sociale esternalizzate, quindi già di partenza basso (per il livello D1 si parla di meno di 10 all’ora lorde). A breve informeremo sulle prossime iniziative su questi temi.

L’Assemblea di lavoratrici e lavoratori Aeris in passaggio sull’Appalto di Rete Salute del 2 marzo 2022

Il Sindacato Sial Cobas
La RSA Sial Cobas Cooperativa Aeris


info e riferimenti:
Beatrice Valla, sindacalista Sial Cobas
infosindacale@gmail.com

 

 

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