La Valletta: Case di comunità e diritto alla salute. Incontro col dr.Ambrogio Manenti

Lo scorso martedì 28 febbraio il Comitato Assistenza Domiciliare Pubblica ha organizzato una serata per discutere con i cittadini riguardo le cure primarie e diritto alla salute. Come ospite è stato invitato il dottor Ambrogio Manenti, ex OMS e presidente dell'associazione "Salute Senza Frontiere", che ha potuto portare le sue esperienze per raccontare, anche tramite documentario, la realtà delle Case di Comunità, strutture sociosanitarie polivalenti che garantiscono funzioni di assistenza sanitaria primaria, prevenzione e promozione della salute.

Il dottor Ambrogio Manenti

"Varie sono le problematiche nel campo della sanità in Italia - ha esordito Lelia Della Torre del CADP -. Il Comitato è nato per questo motivo, per raccontare e discutere sia difficoltà che i meriti dei servizi sanitari attivi sul nostro territorio. Nell'Ambito del meratesevi sono diversi i servizi, sia sanitari che sociali. Pochi sono però i cittadini che ne fanno utilizzo, sia per i limiti nel coprire tutti i bisogni, sia perchè molti vengono assistiti da famigliari e badanti".

Successivamente dopo una breve presentazione è stato proiettato il film documentario "Idee per la Case della Comunità" realizzato dallo stesso Ambrogio Manenti, grazie alla regia di Carlo Concina. Il docufilm descrive quattro esperienze di Case della Salute, Querceta (Lucca), Le Piagge (Firenze), Fanano (Modena) e Castelfranco (Modena), che operano da alcuni anni erogando cure primarie universalmente accessibili, gestite da équipe multidisciplinari, con focus sulla persona in risposta alla maggioranza dei problemi di salute del singolo e della comunità.

Lelia Della Torre del Comitato Assistenza Domiciliare Pubblica ed il dottor Ambrogio Manenti

"Abbiamo pensato - dice Ambrogio Manenti - che mostrare buone pratiche di assistenza primaria, in particolare quattro esperienze che operano con successo da vari anni, potesse contribuire alla discussione pubblica in atto sulle Case della Comunità ed eventualmente fungere da possibile modello per il loro sviluppo nel resto del Paese". Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR prevede infatti l'attivazione di 1.350 Case della Comunità entro la metà del 2026, in strutture fisiche - già esistenti oppure nuove - ove opereranno medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e assistenti sociali.

Il filo conduttore del documentario è stato tracciato di volta in volta dall'intervento essenziale di Gavino Maciocco, docente di Sanità pubblica e Politica sanitaria presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Firenze, che ha elencato le principali problematiche che devono trovare risposta per conseguire il necessario, non più procrastinabile, rafforzamento dei servizi territoriali e delle cure primarie. Tra questi: l'importanza di un distretto sanitario pubblico, con una struttura organizzativa forte all'interno del quale sono situate varie Case della Comunità ; la collaborazione di professionisti sanitari e sociali, integrandosi a vicenda; la partecipazione della comunità non solo come beneficiaria del servizio ma come parte attiva di esso; la formazione e la ricerca, in particolare dei medici di famiglia. Il film dunque ha evidenziato, oltre all'efficacia di Case di Comunità ben progettate, la necessità di rafforzare il Servizio Sanitario Pubblico e di aumentare il budget della sanità, soprattutto per finanziare il necessario incremento del personale, condizione essenziale per garantirne l'effettiva realizzazione.

Alla fine della proiezione il dottor Manenti ha aperto una discussione, nella quale il pubblico, ricco di esperti del settore sanitario, ha potuto raccontare le varie falle nel sistema sanitario pubblico lombardo e nello specifico del meratese.

M.Pen.
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