Merate: al via il corso per i volontari della Fabio Sassi, un focus sulle cure palliative

Ha preso il via nella mattinata di ieri, sabato 4 marzo, il nuovo corso di formazione per volontari dell'associazione "Fabio Sassi" ODV, pensato per approfondire i problemi legati all'accompagnamento delle persone che affrontano il "fine vita" e dei loro famigliari, nonché il ruolo delle diverse figure che operano all'interno dell'Hospice "Il Nespolo" di Airuno, nei servizi di cure palliative domiciliari, nella RSA Villa Cedri e in altri settori del sodalizio. Teatro della giornata di apertura è stato l'Auditorium comunale di Merate, che ha ospitato un intenso convegno dal titolo "Le cure palliative in una società che cambia".

I relatori intervenuti

Al tavolo dei relatori il prof. Gianlorenzo Scaccabarozzi, già primario del Dipartimento Fragilità (Di.Fra) dell'ASST di Lecco, realtà nata ormai trent'anni fa proprio grazie al suo impegno, il dottor Luca Moroni, coordinatore della Federazione Cure Palliative, e il dottor Luca Riva, direttore dell'Hospice "Il Resegone" dell'ospedale di Lecco che ha aperto i battenti un anno fa esatto.

Il prof. Gianlorenzo Scaccabarozzi

Al loro fianco in qualità di moderatori la giornalista Barbara Garavaglia e il presidente della "Fabio Sassi" Daniele Lorenzet, che ha sottolineato come, se il Di.Fra della provincia di Lecco è portato come un esempio virtuoso in tutta Italia, il merito sia anche degli oltre 180 volontari "che con grande attenzione ed empatia si mettono a disposizione a titolo gratuito per affiancare i professionisti impegnati nella costruzione di un ampio contesto di cura non tanto della malattia, ma della persona", con il privilegio di entrare in una dimensione estremamente intima come quella della morte.

Il dottor Luca Riva

"Essere volontari vuol dire trovare del tempo da dedicare agli altri" ha sottolineato, spiegando poi come 180 "forze" siano ancora poche considerando che l'Hospice di Airuno è aperto 7 giorni su 7 per tutto l'anno, feste comprese, con un ringraziamento dunque a tutti coloro che hanno manifestato interesse per il nuovo corso e per le attività della "Fabio Sassi".

Barbara Garavaglia e Daniele Lorenzet

Prima dell'intervento del prof. Scaccabarozzi, sul palco si sono poi alternati Chiara Conte della Scuola di Musica San Francesco di Merate e l'attore Filippo Ughi di "Piccoli Idilli", che hanno aiutato i presenti a entrare nel clima della mattinata con due canzoni e una lettura teatralizzata.

Il dottor Luca Moroni

"Negli anni il nostro Paese ha attraversato una tripla transizione" ha esordito l'ex Primario, che di recente ha raggiunto il traguardo della pensione e anche per questo è stato omaggiato con un piccolo dono in segno di stima e riconoscenza. "La prima è di carattere demografico: si vive di più, ma nelle ultime fasi dell'esistenza si è in una condizione di fragilità, e le nuove traiettorie di malattia chiedono che le strategie di cura si ricompongano in un modo diverso. Ecco, le cure palliative nascono proprio in questo contesto. C'è poi una transizione epidemiologica, per cui oggi si ha a che fare con patologie di una cronicità complessa e avanzata, per cui il focus principale non è più tanto il trattamento in sè ma la persona, motivo per cui è necessario un lavoro di squadra, un approccio sistemico che per esempio a Lecco si è visto, a differenza che altrove".
I temi principali da affrontare, secondo la relazione del prof. Scaccabarozzi, sono dunque la limitazione dell'autonomia della persona, la demenza, il deterioramento cognitivo, la necessità di un sostegno nell'accudimento quotidiano e la vulnerabilità sociale.

L'assessore Franca Maggioni

"Tutto questo ovviamente ha un costo, e non dovrebbe essere lasciato in carico all'ospedale che in questo senso non aggiunge valori, ma solo problemi, causando l'assunto che "si muore male"" ha proseguito il relatore. "In un anno in Italia muore l'1% della popolazione, che da sola assorbe il 20% dei costi ospedalieri: è un'evidente stortura. Non è difficile comprendere, quindi, perché le cure palliative convengano a tutto il sistema". E il territorio lecchese, anche in questo senso, è un esempio virtuoso, in quanto per esempio il tasso di mortalità in casa - con cure palliative - è del 51%, contro il 32% della Lombardia e il 28% di tutta Italia.
La parola è poi passata al dottor Luca Moroni, che si è concentrato sulla storia e lo sviluppo delle cure palliative, mentre il dottor Luca Riva ha affrontato il tema "Nodi della rete delle cure palliative nella provincia di Lecco".

Chiara Conte

A questo proposito, giusto citare qualche numero. Nel 2022 l'Hospice "Il Nespolo" ha accolto 244 persone, per una media di degenza di 17-18 giorni; già 52 i ricoveri in questi primi due mesi del 2023, a ulteriore testimonianza di come il paziente arrivi nella struttura quando è già troppo tardi. Dall'inizio effettivo dell'attività risalente al 7 marzo 2022, invece, "Il Resegone" di Lecco ha preso in cura 247 malati, di cui 227 deceduti e 11 dimessi (per il rientro al domicilio o il trasferimento in altre realtà); 14.3 giorni la degenza media, con 87 persone spirate entro quattro dì.

Filippo Ughi

L'età media all'ingresso è stata di circa 75 anni; 172 pazienti (il 70%) avevano una diagnosi oncologica, ma di questi solo 60 provenivano dal reparto ospedaliero dedicato, tanto che in generale la maggior parte dei ricoveri è avvenuta da degenze nei due presidi dell'ASST di Lecco, dal domicilio, da strutture terze o, per 12 casi, direttamente dal Pronto Soccorso.

Al centro Daina McWilliam, presidente emerita della "Fabio Sassi"

A coadiuvare il personale dell'Hospice nel capoluogo sono i volontari dell'Associazione per la Cura dei Malati in Trattamento palliativo (ACMT) presieduta da Francesca Biorcio Mauri che, come è stato sottolineato quest'oggi, non è di certo in contrapposizione con la "Fabio Sassi" quanto in affiancamento, in un binomio che ha già dimostrato di poter dare ottimi frutti.

Il corso di formazione iniziato sabato mattina, gratuito e aperto a tutti, si concluderà il prossimo 6 maggio: in programma altri sette incontri, che si terranno presso la sala civica di Merate con il patrocinio del Comune, rappresentato ieri dall'assessore Franca Maggioni che ha portato i saluti dell'Amministrazione. Per il programma completo CLICCA QUI.
B.P.
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