Risposta al D.G. dell'ASST Lecco dr.Favini
come semplice cittadino, prima ancora che utente, non posso non essere piacevolmente stupito del fatto che lei abbia voluto rispondere al mio scritto, come anche al documentato articolo di MOL.
Stupito perché le sue/vostre precedenti "latitanze" rispetto ad altrettanti documentati articoli apparsi sullo stesso sito, come anche per vari rilievi critici espressi in diverse lettere dai suoi lettori rispetto ad una serie di insoddisfazioni relative ai Servizi Sanitari Territoriali (che non le saranno di certo sfuggiti), purtroppo non consentivano di darlo come affatto scontato.
Nel merito delle sue gradite ed articolate argomentazioni mi permetto queste ulteriori e pur brevi interrogative considerazioni, suggerendole di integrarle, se vorrà, con i contenuti di questo mio precedente articolo del maggio 2022: https://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=68520&origine=1&t=Quali+i+veri+fondamenti+del+sistema+sanitario%3F
Ma tornando al tema specifico, che pure riveste un valore paradigmatico, come si può conciliare questa sua affermazione " È certo evidente che la strategia aziendale è quella di avere personale dipendente ..." con queste, come altre, scelte passate:
https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=116461&origine=1&t=Mandic%3A+a+%27%27gestire%27%27+il+pronto+soccorso+arrivano+i+medici+privati.+Da+marzo+430+turni+di+12+ore+saranno+in+appalto+a+%27Med+Right%27
"Sull'abbattimento delle liste d'attesa" che (secondo quanto riportato da Merateonline con tanto di riferimenti alla specifica delibera) era alla base del ricorso alle prestazioni libero-professionali delle due anestesiste, come vi si è provveduto e che risultati hanno dato? In particolare con quale personale si sono ricoperte le ore deduttivamente "ordinarie" delle 2 "dipendenti" venute a mancare?
Sulle dichiarata difficoltà a reclutare personale mi limito a riportare uno stralcio di quanto rispondevo in una occasionale interlocuzione con un lettore : " Quindi non ci si può limitare ad esempio a costatare la penuria attuale di medici e infermieri ma occorre far da subito scelte concrete propiziatorie al mantenimento e alla rivalorizzazione del personale pubblico a partire da adeguati riconoscimenti economici ma non solo"
E sul sua affermazione che "Tale situazione, come è noto a tutti, riguarda quasi tutte le Aziende Ospedaliere a livello nazionale" mi permetta quantomeno di suggerirle, per trovare adeguate e concrete soluzioni, di consultare - se non l'avesse già fatto - quelle realtà Ospedaliere dove, anche a suo dire, non si registrano tali difficoltà.
Sull'esistenza o meno di "premi di risultato" per i dirigenti legati alla riduzione dei "costi fissi" (e "al contenimento delle spese sul personale", come lei giustamente puntualizza) mi spiace ma non mi sembra che lei abbia risposto. Idem riguardo al fatto se siano escluse o meno dai parametri, su cui costruire detti premi, le "spese variabili".
Ringraziandola comunque della sua cortese pubblica risposta, prendiamo atto con piacere della sua impegnativa affermazione circa "un forte impegno, almeno di questa ASST, a ricoprire con contratti di dipendenza tutti i posti vacanti".
Converrà che sia giusto sottoporla a costante verifica, anche e soprattutto rispetto a scelte concretamente propedeutiche, da parte della Cittadinanza tutta.