Comodamente seduta/81: siamo nati per rinascere ogni giorno. La vita è...adesso
Giovanna Fumagalli Biollo
Sto parlando di una pianta dal nome lungo e complicato ma che certamente conoscete: Edgeworthia chrysantha, che si chiama così semplicemente perché ha preso il nome dal suo classificatore, il signor Michael Pakenham Edgeworth.
Pensate che, io non lo sapevo, in Italia questa pianta viene chiamata "bastone di san Giuseppe", probabilmente perché fiorisce in questo periodo, molto vicino alla festa di san Giuseppe che si celebra il 19 marzo. Viene chiamata anche pianta dei nodi perché i suoi rami sono talmente flessibili che è possibile piegarli fino ad annodarli senza recarle alcun danno.
Ma la particolarità di questa pianta è data dal profumo intenso e gradevole che i suoi piccoli fiorellini color crema emanano soprattutto durante gli ultimi giorni invernali, quasi a salutare la stagione fredda e prepararsi ad accogliere la primavera.
C'è una poesia di Pablo Neruda che amo molto, e che in questo periodo mi torna sempre alla mente
Nascere non basta
Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.
Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.
Non basta vivere.
Non possiamo accontentarci di ripetere ogni giorno centinaia azioni, di respirare infinite volte, senza fermarci almeno un momento a pensare che stiamo vivendo.
Ogni mattina quando apriamo gli occhi, ci viene offerta la possibilità di dare un senso nuovo a ogni nostro gesto, a ogni parola, a ogni pensiero, ogni giorno è un'occasione preziosa per ricominciare, per rinascere, per non perdere più tempo in cose inutili.
Quante volte ci sembra impossibile fermarci, dire di no, rallentare, domandarci verso cosa stiamo correndo.
Tocca sempre al dolore imporci fermate brusche e improvvise.
Solo di fronte a ostacoli che ci spezzano il cuore, ci costringiamo a fermarci, a rialzarci, non senza prima aver imparato la più importante delle lezioni:
"la vita non è né buona né cattiva.
la vita è
e va apprezzata non per come è
ma perché è"
Laura Campanello
Rinascere ogni giorno
Nessuno ci potrà mai insegnare a vivere, nessuno potrà salvarci dalla nostra fragilità o dal vuoto che portiamo dentro.
Sta a noi, imparare non a rifuggirlo ma a farne uno strumento che ci renda più forti, più consapevoli, più capaci di rinascere e di apprezzare la possibilità di poterlo fare.
Un gesto, una parola, un incontro, un cambiamento, piccole cose che ci dicano che abbiamo il dovere quantomeno di provarci a far funzionare quello che non ci piace e non ci rende felici.
Non ci pensiamo mai a quanto siamo pellegrini su questa terra e a quanto sia prezioso il presente che teniamo tra le mani.
Crediamo di poter gestire il nostro tempo, facciamo progetti a lungo termine e mentre viviamo in attesa di realizzarli, i giorni volano via veloci e silenziosi.
Subiamo un presente che non è quello che avevamo sognato di vivere, in attesa di un futuro che pensiamo bellissimo, ma sul quale non abbiamo garanzia alcuna.
Amiche oggi voglio salutarvi con un video di quella che considero una delle canzoni più belle di tutti i tempi, che non manco mai di ascoltare, soprattutto in quei giorni in cui dimentico con troppa facilità che essere viva è un privilegio.
Sto parlando de La vita è adesso di Claudio Baglioni
In una gioia che fa male
Di più della malinconia
Ed in qualunque sera ti troverai
Non ti buttare via
E non lasciare andare un giorno
Per ritrovar te stesso
Figlio di un cielo così bello
Perché la vita è adesso
https://www.youtube.com/watch?v=QEdgkKWUXvg&t=3s
Una buona domenica a ciascuna di voi, riempitela di cose belle, perché la vita è adesso.
E se leggendo questo articolo, vi è venuta voglia di rinascere, cominciate a farlo.
Come le piante che non si stancano mai di rifiorire.
Come sempre vi aspetto nel mio blog www.comodamentesedute.com per leggere altri articoli e se avete buone storie da raccontare, scrivetemi gio.fumagalli66@gmail.com, le pubblicherò volentieri.
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo