Ambito di Merate, indagine sulla povertà: 467 sostegni per affitti, 230 richieste di case pubbliche, 794 domande di RDC

Assemblea dell’Ambito di Merate ha valutato le proposte per affrontare le situazioni di povertà. Prima di entrare nel vivo della trattazione il presidente dell’Ambito Paolo Brivio ha presentato il dott. Daniele Coppola, che è il referente dell’ASST di Lecco e si rapporterà con l’Ambito anche per lo sviluppo delle case di comunità.

 

Il dottor Daniele Coppola

A parlare di lotta alle povertà è stata la dott.ssa Donatella Barberis, Responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Ambito distrettuale di Merate. Ha spiegato il funzionamento dell’équipe Inclusione sociale, composta da due assistenti sociali “case manager”, da due educatori, un life coach, due operatori per il sostegno alla genitorialità, due figure amministrative, oltre alla stessa Responsabile dell’Ufficio di Piano.



È stata condotto una ricerca per indagare la dimensione della povertà sul territorio. Per farlo sono stati incrociati i dati sul Reddito di Cittadinanza e quelli sulle richieste di alloggi. Un’operazione che tuttavia ha offerto risultati parziali in quanto l’Aler non è riuscita a fornire i codici fiscali degli utenti. Ad ogni modo le domande attive di Reddito di Cittadinanza nel 2022 sono state 794, mentre quelle a sostegno della locazione 467. Tra questi ultimi i morosi dai 3 ai 6 mesi sono stati 134. Le richieste di alloggio pubblico sono state 230.

 

Il dott. Daniele Coppola e Paolo Brivio

È stato inoltre spiegato che il reddito non è l’unico fattore che determina le condizioni di povertà, esistono delle con-cause. Perciò si è pensato di identificare dei cluster in base ai problemi osservati, oltre ai requisiti in sé, in modo da trovare il tipo di intervento migliore da proporre all’assistito. Attraverso la procedura del “triage” si riesce a capire se la persona si trovi nelle condizioni di poter uscire dalla povertà attivando una serie di programmi.



A sostenere le varie azioni ci pensa il Fondo Povertà. Dal triennio 2018-2020 sono avanzati 450.084 euro da spendere. Non ci sono state abbastanza attivazioni in parte a causa della pandemia, in parte per problemi organizzativi, in parte per i vincoli sulla tipologia di interventi finanziabili, e poi per la difficoltà ad intercettare i bisogni, è stato spiegato dalla dott.ssa Barberis. Per potenziare i servizi sociali di base è stato annunciato di voler assumere come Ambito meratese 5 assistenti sociali. La scarsità di queste figure è stata lamentata dall’assessore di Olgiate Molgora Maurizio Maggioni, che ha fatto presente che in alcuni Comuni coprono appena due o tre ore alla settimana. Ha poi puntualizzato che attualmente ne mancano sei a livello di Ambito. Il sindaco di Airuno Alessandro Milani ha inoltre dichiarato che dal 10 marzo il suo Comune non avrà più l’assistente sociale, perché l’attuale ha vinto un concorso con ATS Bergamo. Ha inoltre lamentato il cambio di tre assistenti sociali dal 2019 ad oggi. Quindi l’appello: “Chiedo a voi di intervenire per cercare di potenziare e stabilizzare la presenza di queste figure importanti. Retesalute dovrebbe essere più appetibile”. Su questo aspetto è intervenuto il direttore di Retesalute Luca Rigamonti, che ha ribadito la prossima formalizzazione del nuovo contratto decentrato integrativo, oltre a una serie di benefit per i dipendenti tra cui i ticket restaurant.

 

La dott.ssa Donatella Barberis

Il Fondo Povertà ha anche molte altre tipologie di intervento da coprire: tirocini, sostegni socio-educativi domiciliari o territoriali, assistenza domiciliare e servizi di prossimità, sostegno alla genitorialità, mediazione culturale, pronto intervento sociale. Sulla sfera lavorativa, è stato creato un servizio di life coach a gruppi di 4-5 persone per imprimere maggiore fiducia in se stessi e nei propri mezzi. Quanto ai tirocini l’Ambito ha creato delle sinergie con Mestieri Lombardia e GiGroup. I Comuni sono state sollecitati a mettere a conoscenza dei propri residenti senza occupazione di queste opportunità. Barberis ha informato che sono stati attivati 61 patti, di cui 50 di persone classificate nella fascia intermedia, quindi “riattivabili” nel mondo del lavoro, per uscire dallo stato di povertà e di isolamento sociale.

 

È stato poi approvato di avviare la procedura per un accordo di sistema coordinato a livello regionale di Informagiovani, che offre opportunità di formazione, consulenza, servizio di banche dati per condividere i curricula con le imprese.
M.P.
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