Risposta al Sig. Mastropaolo

Buongiorno Direttore.
Io me ne sarei stato zitto e muto ma visto che, gentilmente, il Sig. Mastropaolo mi ha improvvidamente chiamato in causa mi vedo costretto a replicargli. Probabilmente Sig. Mastropaolo quando ha scritto era ancora obnubilato dagli effetti per la sbornia che ha preso per la vittoria della nuova " passionaria" della sinistra italiana, al secolo quella Elly Schlein con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera figlia di un noto politologo di origine ebrea e di una madre non di certo di inferiore rango nata e vissuta nella bambagia che adesso fa con orgoglio la paladina dei diritti dei più deboli sia economicamente che socialmente e sessualmente.
Caro Sig. Mastropaolo io mi sono limitato a rispondere a due quesiti, peraltro assurdi, del Sig. Bosisio e mi devo sorbire un " pistolotto" dove lei mi accusa di cose non dette e di situazioni deficitarie nel campo della sanità manco fossi io il responsabile di questa situazione. Ropp de matt. Cit: Non mi venga a dire che con un sistema del tutto privatistico e con l'ingresso di Cooperative si riusciranno a risolvere gli annosi problemi legati alla Sanità Pubblica. E chi lo ha mai detto ?. Cit: Il nostro paese negli ultimi 30 anni non ha mai fatto dei seri investimenti nell'ambito sanitario, destinando sempre di più meno fondi e risorse per rilanciare le strutture sanitarie pubbliche.
Giustissimo. Incominci quindi a ringraziare i governi Monti-Letta-Renzi che hanno contribuito pesantemente a siffatta situazione. Caro Sig. Mastropaolo ce ne sarebbero tante di cose da obiettare su quanto da lei scritto, ma penso di aver già dato abbastanza risalto sulle assurdità da lei scritte .Come si suol dire " lei se la suona, lei se la canta, lei se la balla".
Sul fatto che io menta spudoratamente mi farebbe tanto piacere sapere " con esattezza" dove, come, quando. A lei, ed a tutti i suoi amici di merenda della sinistra italiana, dico che con questo vostro comportamanto si capisce la " pochezza" del vostro essere. Mi spiego meglio.
Da bravi " kompagni" non avete capito che questa " rivoluzione" che si sta verificando nella sanità va a favore NON di quella privata ma di quella pubblica. I medici " scappano" dagli ospedali, per poi tornarvi sotto forma di operatori di cooperative, sta obbligando lo Stato a rivedere i trattamenti, soprattutto economici, da riservare ai medici proprio per impedire che poi sia costretto a pagarli enormemente di più per fargli fare le medesime mansioni. Sig. Mastropaolo non ci voleva una grande intelligenza per capirlo. Ma no. Voi non riuscite a vedere oltre il vostro naso, ma soprattutto vi girano i " trigliceridi" quando sentite parlare di MAGGIORI GUADAGNI.
E allora ecco che le/vi arriva il famoso " carico da 11 ". Poniamo che lei sia un operaio che lavora per uno stipendio mensile di € 1.450 e la sua azienda si veda costretta ad assumere nuovo personale tramite una cooperativa. La stessa la contatta proponendole di licenziarsi e pur rimanendo nella stessa azienda, con le stesse mansioni, con la stessa qualifica, di lavorare per loro ma non a € 1.450 ma a 2.070 €. c@@@u - c@@@u come direbbe Cetto La Qualunque lei che cosa farebbe? Rimarrebbe da stoico kompagno fedele al suo datore di lavoro rinunciando ad un più lauto stipendio oppure " se ne fregherebbe ed " intuc@@u" ( sempre alla Cetto
La Qualunque )al proprio datore di lavoro accetterebbe ? Cari compagni, care compagne ambire ad una vita più agiata non è un delitto, lo ha detto anche il vostro amico Soumahoro che riferendosi a sua moglie ha affermato " i suoi abiti di lusso ? Esiste un diritto all'eleganza " e secondo lei con cosa si comprano i vestiti di lusso, o meglio ancora non di lusso, con la fede politica o con il " vil denaro "?. Compagni, compagne la tanto odiata " competizione " è il motore della vita e del progresso e non è rimanendo arroccati a sterili e puerili ideologie Marxiste che il mondo progredisce.
La dove vi è corretta competizione non si può trovare che linfa vitale per tutti mentre l'appiattimento, la mancanza di " iniziativa personale" fa male non solo a se stessi ma al mondo intero.
La vita è un treno in movimento, se non ci sali resti a piedi.

Grazie a chi avrà avuto la volontà di leggermi fino alla fine ed adesso spero veramente di non postare più per un discreto periodo di tempo. Ma.............non mi dovete provocare.
Emilio
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