Cernusco: il sindaco revoca l'assessorato a Fiocchi. Lo sfogo: ''mi ha usata e buttata''

Non è durato nemmeno un anno e mezzo l’idillio tra il sindaco Gennaro Toto e la sua assessore Daniela Fiocchi. La revoca non è stata ancora formalizzata per iscritto, ma è ormai cosa certa. Dopo oltre due mesi di chiacchiericci e pettegolezzi a Cernusco Lombardone, il momento è arrivato. A Fiocchi saranno ritirate le deleghe ai Servizi finanziari, alle Società partecipate e alla Gestione del personale. Rimarrà consigliera comunale semplice.


L’informativa verbale del primo cittadino alla diretta interessata è arrivata soltanto lunedì sera, 27 febbraio, in sede di Giunta, dopo la trattazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno. La comunicazione è avvenuta filtrata attraverso uno schermo, lei era infatti collegata da remoto in video-conferenza. Domani mattina, 2 marzo, è fissato l’incontro de visu tra i due ex sodali.


Fino a due giorni fa il sindaco, a domanda specifica, ci continuava a ribadire che lui non avrebbe mai tolto la delega a nessuno dei suoi assessori o consulenti che aveva scelto, ma che avrebbe eventualmente preso atto delle dimissioni degli uni o degli altri accettandole senza che potessero condizionare il mandato amministrativo. Uniche due condizioni per gli assessori poste nell’ultimo colloquio che abbiamo avuto con Toto sul tema, pena la revoca, l’iscrizione a un partito o l’intenzione di candidarsi altrove.


L'avv. Daniela Fiocchi
 
Abbiamo contattato l’assessore Fiocchi per chiedere conferma di quella che non è più un’indiscrezione: “Confermo che il sindaco mi ha comunicato l’intenzione di togliermi la delega, diversamente dalle rassicurazioni che mi aveva dato nelle scorse settimane. Non mi ha fornito motivazioni rimandando a un successivo momento di affrontare la questione. È stata per me una doccia fredda. Nemmeno il capogruppo di maggioranza Gerardo Biella mi ha anticipato nulla”.


All’assessore uscente abbiamo domandato se permarrà in Consiglio comunale e lei si è dimostrata molto sicura: “La circostanza che si è venuta a creare dipende da una unilaterale scelta di opportunismo politico esclusivamente del sindaco, non condivisa dalla sottoscritta. Rimarrò in Consiglio comunale per continuare a rispettare la fiducia accordatami dagli elettori che mi hanno votata. La mia porta sarà sempre aperta a tutti i cittadini cernuschesi che trovano in me un punto di riferimento”.


A cosa fa riferimento, l’assessore Fiocchi, quando parla di “opportunismo politico”? È lei stessa a declinare ulteriormente l’espressione: “Trovo che sia stato un bieco e incoerente comportamento del sindaco su pressione di figure che ruotano attorno al municipio. Mi ha usata in campagna elettorale e buttata via. Un gesto che mi turba e ferisce”.


Cercando di andare a fondo circa le motivazioni che hanno comportato la revoca in via di formalizzazione, facciamo notare all’intervistata che il suo avvicinamento a Fratelli d’Italia potrebbe aver generato dei malumori nel gruppo Identità e Futuro Nostro Cernusco. Pare che sia stato accolto con una certa diffidenza e un certo fastidio nella compagine di maggioranza la sua operosità nell’organizzare per i primi di gennaio a Osnago un evento per la campagna elettorale delle Regionali a favore di Fabio Pio Mastroberardino. Un’irritazione spiegata dal sostegno di Toto al viandante della politica lecchese Mauro Piazza, attualmente domiciliato in casa Lega, e dai rapporti di amicizia con il gruppo Orgoglio Osnago, che si è visto usurpato di uno spazio politico fino a quel momento privo di altri contendenti.


“Non nascondo che ho maturato un’affinità politica con Fratelli d’Italia, ma voglio sottolineare che ad oggi io non sono tesserata al partito. Se questa fosse la motivazione, sarebbe evidente che si tratti di un mero pretesto per riorganizzare l’organigramma. Anche a livello nazionale FdI ha sempre fatto parte dell’alleanza di centro-destra, come dimostrato dal Governo attuale” commenta Daniela Fiocchi. Perché si sente strumentalizzata? A precisa domanda risponde: “Il sindaco era al corrente di tutto. Prima di Natale gli avevo comunicato l’intenzione di sostenere il candidato Mastroberardino. Lui mi aveva comunicato che non mi avrebbe ostacolato e non avrebbe detto nulla in contrario. Anzi, testimone Mastroberardino che era con me, il sindaco mi aveva finanche suggerito il locale di Osnago dove organizzare l’iniziativa elettorale e che poi abbiamo scelto, un posto in cui io nemmeno ero mai stata fino a quel momento”.


Una circostanza che, se fosse vera, avrebbe del clamoroso data l’ingerenza che è stata vissuta da Orgoglio Osnago. A proposito del paese limitrofo, a Cernusco non avranno preso bene le voci su una sua possibile candidatura a sindaco di Osnago nel 2024, con una lista targata FdI. Con tono stupito lei minimizza: “Non penso che possa essere questa la ragione. Come può il gruppo di maggioranza di Cernusco dare credito a delle semplici dicerie. Non ho fatto nessuna mossa, nemmeno mezza, volta alla creazione di una lista a Osnago per le elezioni amministrative dell’anno prossimo”.
M. P.
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