Osnago: 141 reati commessi nel 2022, con 99 furti. Dalla P.L. 60mila euro di sanzioni

 

In leggera flessione l'andamento dei reati ad Osnago. In Consiglio comunale, mercoledì 22 febbraio, il sindaco Paolo Brivio ha mostrato i dati riferiti all'anno 2022, forniti dalla Prefettura di Lecco, che per la prima volta li ha disposti in una forma aggregata. I furti sono passati da 78 a 99. Il capogruppo di minoranza Marco Riva ha lamentato che si tratta di circa due episodi alla settimana in media. Una frequenza assi elevata secondo Riva. Delle svariate sottocategorie questa volta si conoscono soltanto i dettagli per quelli in abitazione (34) e di veicoli (3). Dei restanti 62 non è possibile conoscere le specifiche. Da questi dati è comunque ravvisabile un parziale trend in aumento dei ladri da appartamento. Le denunce sono passate dalle 20 del 2020 alle 27 del 2021 ad infine le 34 del 2022, come detto. Numeri comunque inferiori rispetto al 2018-2019 quando si erano registrati 38-40 casi, per non parlare del 2014 quando si era raggiunto il picco dei 63 furti in casa. Tornano sulla media i reati informatici. Dopo aver toccato i 28 casi nel 2021, il quadro si è ristabilito sui 15 fenomeni di questo tipo. 14 sono state anche le truffe accertate nello scorso anno. I danneggiamenti sono stati 10, in linea con la progressione storica.

 

Il sindaco ha inoltre informato che circa un mese fa, il 10 gennaio per l'esattezza, si sono concluse le operazioni di installazione delle telecamere del sistema di videosorveglianza sovracomunale. Solo alcune sono però entrate in funzione. "Si attende l'allacciamento e connessione con i sistemi informatici che tramite il Comune di Lecco ci mettono in collegamento con i database nazionali e della Questura che consentono di attivare gli alert in tempo reale rispetto a veicoli sospetti" ha dichiarato il primo cittadino. Non sono state fornite date certe per il completamento dell'attivazione del sistema che, dopo una serie di lungaggini e vicissitudini, andrà a circoscrivere un perimetro di monitoraggio elettronico del territorio meratese.

 


Da un paio di anni, ai dati forniti dalla Prefettura vengono aggiunti nell'esposizione del sindaco anche quelli prodotti dalla Polizia locale, sotto il comando di Ronny Papini, tratti dal report annuale che riguarda sia Osnago che Lomagna, Comuni associati per la gestione del servizio di PL. Per quanto riguarda le attività di pattugliamento e controllo, a Osnago i posti di controllo della Polizia sono stati 46; i servizi appiedati 30; i veicoli controllati su strada sono stati 288, mentre quelli controllati mediante banche dati sono stati 336. I numeri sono di poche unità superiori a Lomagna. Sono stati invece nettamente a favore di Osnago gli interventi a seguito di segnalazioni, 236 a Osnago contro i 181 di Lomagna.


Le violazioni accertate al Codice della strada sono state 403 a Osnago, per un importo accertato di 61.300 euro. A Lomagna il numero di sanzioni è stato superiore, ma dal più tenue valore economico: 457 violazioni per complessivi 44.803 euro. A Osnago la principale infrazione ha riguardato il divieto di sosta (160), mentre a Lomagna il disco orario (143). Le più nette discrepanze tra i due Comuni, tra le tipologie di infrazioni, interessano le violazioni dei trasporti internazionali (26 a Osnago e appena 3 a Lomagna) e l'inosservanza ai divieti indicati dalla segnaletica stradale (15 a Osnago e 70 a Lomagna). Quest'ultima differenza è probabilmente dovuta ai controlli mirati in via XXV Aprile a Lomagna.

Sul fronte ambientale e dell'edilizia, la PL ad Osnago ha effettuato 18 controlli sul conferimento dei rifiuti (13 a Lomagna), mentre le sanzioni effettuate su questo versante sono state 12 a Osnago, più disciplinati i "cugini" lomagnesi sanzionati appena 4 volte. I sopralluoghi edilizi svolti insieme all'Ufficio tecnico sono stati 8 a Osnago e 10 a Lomagna.

 

Tanti i sopralluoghi, spesso richiesti dalla Questura, per accertare le informazioni anagrafiche date dai residenti. Le uscite sono state ben 235 a Osnago (219 a Lomagna). C'è poi l'attività straordinaria che, oltre ai servizi istituzionali, conta di 39 pattugliamenti (tra Osnago e Lomagna) di perlustrazione del territorio, anche serali, per prevenire i furti. In collaborazione con l'autorità giudiziaria, ci sono state a Osnago 133 richieste di accesso al controllo dei sistemi di videosorveglianza da parte delle Forze dell'ordine (145 a Lomagna). "Quale sistema, visto che purtroppo non lo abbiamo?" ha domandato Marco Riva. Il sindaco ha spiegato che il Comune è in possesso di telecamere mobili. Il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi ha messo il dito nella piaga, sostenendo che l'amministrazione comunale ha cambiato posizione sull'uso delle telecamere dopo aver per lungo tempo negato l'utilità delle stesse, probabilmente alludendo a quando il sindaco chiedeva di dimostrare con dati certi la riduzione degli episodi di furti in presenza degli impianti di videosorveglianza. I 133 controlli delle forze dell'ordine alle immagini registrate sarebbero la prova, secondo Riva, che sono le stesse autorità superiori ad avere bisogno di più dispositivi elettronici.

"Non c'è un pregiudizio ideologico, c'è una valutazione del rapporto costi-benefici degli investimenti che si vanno facendo su questo settore. C'è stata una scelta di gradualità" ha ribadito il primo cittadino. Riva ha allora domandato se il Comune si è candidato al bando statale per implementare gli impianti di telecamere. Paolo Brivio ha risposto in senso negativo, facendo riferimento ai costi di manutenzione e di gestione degli apparecchi di videosorveglianza e dei relativi software informatici.

M. P.
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