Educativa Scolastica: i nostri figli fragili non possono perdere la figura con cui avevano costruito un rapporto speciale

Egregio direttore,

nei giorni scorsi, ho letto con grande sorpresa, la lettera di Confcooperative dell'Adda, a firma del presidente Gabriele Marinoni, con la quale viene annunciato che, per attriti e incomprensioni con Retesalute, la cooperativa ha rinunciato a partecipare al bando di gara per l'assegnazione dei servizi di Educativa Scolastica.

Una notizia che probabilmente ha lasciato indifferenti numerosi cittadini, ma per noi, genitori di "bambini fragili", è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Con poche parole, con ancor più pochi giorni di preavviso, abbiamo appreso (dagli educatori e non da chi gestisce il servizio) che i nostri bambini dal primo marzo si troveranno senza educatore a scuola o, nella migliore delle ipotesi, si ritroveranno con nuove figure, preparate, speriamo, ma completamente ignare e all'oscuro delle loro storie, perdendo di colpo la figura con la quale si era costruita un'intesa, un rapporto "speciale" e un percorso didattico di anni, in alcuni casi.

Questi bambini rischiano quindi di vedersi privare all'improvviso di figure di riferimento importantissime per il loro equilibrio e di dover "convivere" con figure a loro fino a quel momento sconosciute, ammesso e non concesso che la sostituzione di persone così significative per i nostri figli, avvenga.

Senza voler entrare nelle vicende legate ad appalti e bandi di gara, mi vorrei soffermare sulle ricadute umane che questa scelta, inevitabilmente, avrà per tutti questi bambini. Un aspetto che, a quanto pare, non sta a cuore a nessuno degli attori di questa vicenda, al punto che noi genitori, le uniche informazioni che abbiamo, sono quelle riportate dalla stampa locale.

Certo, se noi genitori fossimo stati minimamente coinvolti, avremmo certamente suggerito di prorogare l'attuale servizio fino al termine dell'anno scolastico, per evitare un "trauma" a questi bambini che a quanto pare consideriamo "fragili" solo di nome. Si trattava del resto di "resistere" solo per alcuni mesi.

A questo punto vorrei richiamare l'attenzione dei sindaci del territorio, di Retesalute e delle Cooperative affinché valutino le ricadute umane che questa scelta inevitabilmente avrà sui nostri figli e sulle nostre famiglie, già duramente provate.

Del resto, anche di fronte a un pacco con la scritta "fragile" si presta maggior attenzione, forse anche i nostri figli meritano di essere maneggiati con maggior cura.

Una mamma
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