La schifosissima riforma fiscale del governo Meloni

Egregio Direttore, mi auguro che almeno in questa occasione troverà il tempo per rispondermi su un tema cosi scottante di attualità, descritto in oggetto.
Al mio paese di origini meridionali, per la precisione Campobasso, una ridente ed accogliente città capoluogo molisana, si usa dire " quà nisciun è fess!".
Vengo al dunque con uno specchietto riepilogativo delle vecchie e nuove aliquote fiscali IRPEF, applicate sui redditi delle persone fisiche e dei pensionati, così tanto per darle un'idea del catastrofismo Meloniano.
VECCHIE ALIQUOTE :
fino a 15.000€ 23% da 15.001 a 28.000€ da 27 a 25%
da 28.001 a 50.000€ 35%
oltre 50.000€ 41%

NUOVE ALIQUOTE DA MARZO 2023
fino a 15.000€ 23% da 15.001 a 28.000€ 25%
da 28.001 a 50.000€ 35%
oltre 50.000€ 43%
Lei, egregio Direttore, comprenderà che una simile riforma penalizza essenzialmente il ceto medio-basso e che da un'aliquota dell'ex 27% si era giunti al 25% con un provvedimento del Governo DRAGHI, ma con la MELONI i lavoratori ed i pensionati della fascia intermedia, ad iniziare dai 28.001€ si sono ritrovati con un aggravio d'imposta IRPEF al 35%,anche per pochi centesimi di sforamento della soglia reddituale, quando la precedente aliquota progressiva era già stata ridotta dal 38 al 35%. A CHE GIOCO GIOCHIAMO? E'mai possibile che devono essere sempre i soliti indifesi a rimetterci, inclusa la categoria intermedia dei pensionati che continuano a versare oltre all'IRPEF, una quota per le ritenute previdenziali, pur essendo già collocati in quiescenza.
Nessuno dice nulla, stanno stravolgendo tutto ciò che i Governi precedenti stavano cercando di fare.
Mi faccia capire il suo parere e vedrò di approfondire l'intera questione, che appare molto discutibile ed ingiusta.
Questo continuo saliscendi è improduttivo, bisogna ridurre tutte le aliquote fiscali di almeno 3 punti in percentuale per far rilanciare la nostra economia e pensare di allineare anche l'imposta IVA sui beni di consumo, alla pari degli altri Paesi MEMBRI COMUNITARI, oltre alle accise sui carburanti che si rifanno ai tempi che furono.
Non occorrono grandi esperti ed economisti, ma semplicemente una buona ed attenta politica più vicina alle esigenze dei cittadini e delle medie e piccole imprese.
Cordiali saluti
Francesco Mastropaolo
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.