A proposito dell' anarchico Pinelli
Buonasera
ho letto il resoconto dell'incontro avvenuto pochi giorni fa tenuto dalla Signora Silvia Pinelli ed alcuni componenti dell'ANPI ed a riguardo mi permetto, sia pure in punta di piedi, di voler precisare alcune cose.
" Dobbiamo far di tutto per abolire la strategia della tensione, spesso utilizzata per incutere tensione nell'opinione pubblica. E' invece necessario impegnarsi a tutela della Costituzione, diffondendo i suoi valori di libertà e democrazia su tutto il territorio............Purtroppo il fascismo non è morto e ce ne rendiamo conto anche oggi". Queste sono le parole con cui si è espressa la Signora Silvia Pinelli. Francamente non so se scuotere la testa o incazzarmi. Ebbene si. Leggere queste affermazioni, almeno a me, crea un grossissimo disagio. Leggere da parte della figlia di un " anarchico" simili affermazioni mi sembra una presa per i fondelli ( per non essere volgare ). Quindi secondo la Signora Pinelli e i soliti rappresentanti dell'ANPI ci si deve preoccupare perchè il " fascismo non è morto e ce ne rendiamo conto anche oggi" e NON essere seriamente preoccupati per l'escaletion dei FATTI INTIMIDATORI messi in atto da ANARCHICI e non ultimo la minaccia di morte al Dottor Nordio Ministro di Giustizia dell'attuale governo, ma questo solo per citare uno degli ultimi e forse il più sprezzante . Francamente mi sento basito. Non pensavo, o forse non mi auguravo, che l'insolenza di certe persone potesse arrivare a tanto. Ma certo che stupido. E' ovvio che gli atti perpetrati dai " fascisti", ma quelli veri debbano essere stigmatizzati " senza se e senza ma " mentre tutto ciò che avviene per mano di esponenti di ideologia di sinistra debba sempre essere " contestualizzato". Contestualizzato, questa la nuova parola che la sinistra italiana ha deciso di fare sua. Ovviamente solo se si parla di " foibe" dove quanto avvenuto per opera dei comunisti titini" non deve essere riconosciuto, al pari di quanto fatto dai fascisti, come atti di vile terrorismo ma............. contestualizzati in una più generale " revisione" di quanto precedentemente fatto da quegli sporchi fascisti che ha portato a dover se non proprio scusare quanto fatto almeno cercare di inquadrare in un comportamento indotto da quanto precedentemente subito. A nulla valgono le testimonianze di chi, prima imprigionato dai fascisti e poi stato ucciso dai comunisti perchè se anche vero va " contestualizzato" o almeno questo in sintesi il contenuto dell'intervento di pochi giorni fa di un rappresentante dell'ANPI di Lecco. Ma torniamo per un momento sulle parole della Signora Pinelli e cerchiamo di " contestualizzare " chi siano i famosi ANARCHICI. la parola anarchico deriva dal termine " anarchia". Allora vediamo che cosa ci riporta il sempre verde " vocabolario della Lingua italiana". Da Lo Zingarelli . Anarchia - concezione e movimento politico sorti nella seconda metà dell'Ottocento, che propugnano un ordine fondato sull'autonomia e la libertà degli individui CONTRO OGNI FORMA DI STATO E DI POTERE COSTITUITO ( anarchico : relativo all'anarchia o agli anarchici, disordinato caotico ).Ma vediamo a proposito come si esprime il motore di ricerca Wikipedia - l'anarchia è la tipologia d'organizzazione sociale agognata dall'anarchismo, basata sull'ideale libertario di un ordine fondato sull'autonomia e la libertà degli individuai, contrapposto a ogni forma di potere costituito, compreso quello statale. OK allora c'è uniformità di concetto. Non capisco. Si parla di " impegnarsi a tutela della Costituzione", ma....................cosa c'è di più POTERE COSTITUITO della Costituzione come " legge fondamentale del nostro Stato, che sancisce le regole della vita sociale e le norme dell'ordinamento dello Stato". Ed a farci la lezioncina è la figlia del più famoso anarchico italiano ( Alfredo Cospito mi perdoni ) che invece di dissociarsi da quanto fatto e detto da anarchici ci viene a propugnare che il fascismo non è morto. Francamente sono basito. Incredulo. Insomma mi verrebbe da dire " il bue che dice cornuto all'asino ".
Non ho altro da aggiungere e lascio a chi avrà avuto la pazienza di leggermi ogni commento ogni riflessione.
Emilio