Rocchetta: vandali invitano don Emidio ad andarsene

"Don Emidio vattene". La scritta è comparsa a caratteri cubitali su un armadio in acciaio, di quelli che contengono generalmente i contatori di acqua o energia elettrica, che si trova ai piedi del santuario della Rocchetta. A trovarla è stato questo pomeriggio Luigi Gasparini di Solleva che, transitando davanti alla scalinata, ha notato il graffito.


"Il fatto è successo oggi e mi sono accorto personalmente verso le 15 perché mi sono spinto lungo il prato per controllare la crescita delle piantine messe a dimora nell'autunno 2021. Ho subito sentito gli operatori dello stallazzo e i volontari presenti che hanno dichiarato che alle 10 della mattina tutto era in ordine" ha spiegato "Insozzare muri e cose altrui è una pratica particolarmente odiosa, irrispettosa. È una violenza gratuita all'ambiente protetto del parco che prende origine da un'invettiva sterile che non condividiamo. Abbiamo provveduto a dare informazione a comune di Paderno d'Adda e Parco Adda Nord per valutare eventuali provvedimenti formali".
A chi sia rivolto pare abbastanza, chiaro. Quantomeno anche il nome non comune del sacerdote, lascia poco spazio a fraintendimenti. Don Emidio Rota è il parroco di Cornate che nell'autunno del 2021 era finito al centro delle cronache, anche nazionali, per avere "allontanato" l'allora custode del sito Fiorenzo Mandelli, suscitando un'ondata di polemiche con tanto di raccolta firme e una interrogazione alla Camera, focalizzata sulla tutela del patrimonio e la loro valorizzazione.
Le coincidenze, il luogo e il nome del sacerdote, farebbero dunque pensare ancora a un collegamento con questa ormai vecchia vicenda.
S.V.
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