Merate: 35enne condannato per il furto di cellulari giocattolo
È stato condannato alla pena di dieci mesi e al pagamento di una multa di 200 euro il 35enne ritenuto l'autore di un duplice furto messo a segno fra le corsie dell'allora ipermercato Auchan di Merate.
I fatti discussi quest'oggi in tribunale a Lecco al cospetto del giudice in ruolo monocratico Martina Beggio risalgono al gennaio 2018 quando presso l'esercizio commerciale di Via Bergamo si era registrato il furto di alcuni telefoni cellulari per bambini. Apparecchi giocattolo, ma dal valore che si aggirava fra i 150 e i 200 euro.
Gli accertamenti condotti dal personale dell'istituto di vigilanza che prestava servizio all'Auchan aveva portato alla denuncia di un soggetto già noto alle forze dell'ordine. A.D.B., classe 1987, era ritenuto infatti dalla Procura l'uomo che le telecamere avrebbero immortalato mentre entrava nel camerino dove erano state poi rinvenute le custodie vuote dei telefoni asportati.
I filmati della videosorveglianza però, non lo avevano colto sul fatto; a lui i vigilantes sono arrivati per deduzione, essendo stato l'ultimo ripreso mentre varcava l'ingresso del minuscolo locale munito di cestino per la spesa all'interno del quale avrebbe occultato i telefoni, nascondendoli sotto alcuni capi di abbigliamento.
Stamani l'istruttoria è giunta al termine dopo l'audizione del vigilantes che aveva condotto le indagini interne al supermercato, sfociate poi nella denuncia del soggetto da parte dei carabinieri. Al teste il giudice Beggio ha posto una serie di domande volte ad appurare le modalità attraverso le quali si è giunti alla sua identificazione.
Se il vpo Caterina Scarselli - chiamata quest'oggi a rappresentare la Procura - ne ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi oltre a 400 euro di multa, si è battuto per l'assoluzione il difensore d'ufficio Carlo Gibertini che ha evidenziato quelle che a suo avviso rappresenterebbero a tutti gli effetti delle carenze in fase d'indagine, ritenendo non fosse stata raggiunta la prova certa in ordine alla colpevolezza del proprio assistito.
Ritiratasi in camera di consiglio, il giudice Beggio ha invece sentenziato la condanna del 35enne alla pena di dieci mesi e al pagamento di una multa di 200 euro.
I fatti discussi quest'oggi in tribunale a Lecco al cospetto del giudice in ruolo monocratico Martina Beggio risalgono al gennaio 2018 quando presso l'esercizio commerciale di Via Bergamo si era registrato il furto di alcuni telefoni cellulari per bambini. Apparecchi giocattolo, ma dal valore che si aggirava fra i 150 e i 200 euro.
Gli accertamenti condotti dal personale dell'istituto di vigilanza che prestava servizio all'Auchan aveva portato alla denuncia di un soggetto già noto alle forze dell'ordine. A.D.B., classe 1987, era ritenuto infatti dalla Procura l'uomo che le telecamere avrebbero immortalato mentre entrava nel camerino dove erano state poi rinvenute le custodie vuote dei telefoni asportati.
I filmati della videosorveglianza però, non lo avevano colto sul fatto; a lui i vigilantes sono arrivati per deduzione, essendo stato l'ultimo ripreso mentre varcava l'ingresso del minuscolo locale munito di cestino per la spesa all'interno del quale avrebbe occultato i telefoni, nascondendoli sotto alcuni capi di abbigliamento.
Stamani l'istruttoria è giunta al termine dopo l'audizione del vigilantes che aveva condotto le indagini interne al supermercato, sfociate poi nella denuncia del soggetto da parte dei carabinieri. Al teste il giudice Beggio ha posto una serie di domande volte ad appurare le modalità attraverso le quali si è giunti alla sua identificazione.
Se il vpo Caterina Scarselli - chiamata quest'oggi a rappresentare la Procura - ne ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi oltre a 400 euro di multa, si è battuto per l'assoluzione il difensore d'ufficio Carlo Gibertini che ha evidenziato quelle che a suo avviso rappresenterebbero a tutti gli effetti delle carenze in fase d'indagine, ritenendo non fosse stata raggiunta la prova certa in ordine alla colpevolezza del proprio assistito.
Ritiratasi in camera di consiglio, il giudice Beggio ha invece sentenziato la condanna del 35enne alla pena di dieci mesi e al pagamento di una multa di 200 euro.
G. C.