Cernusco: cartelli di protesta per gli alberi abbattuti in p.zza Vittoria. E UPAI interroga

Monta la polemica a Cernusco Lombardone per sei alberi abbattuti. L'operazione più vistosa è stata eseguita al parco Mercurio, in piazza della Vittoria, di fronte al plesso scolastico della primaria "Gianni Rodari". Il Comune ha provveduto a far rimuovere lunedì 13 febbraio nell'area verde quattro pini e un cipresso. Inoltre due settimane fa era stato rimosso il tiglio centenario che aveva messo radici nei pressi della stazione ferroviaria. L'incarico all'agronomo per l'anno 2023, pubblicato all'albo pretorio in data odierna, 18 febbraio, è datato 14 febbraio.

Questa mattina sono apparsi dei cartelli sulla legna ancora rimasta accatastata sul suolo dopo il taglio o sui tronchi di altre alberature. Queste le scritte che si possono leggere "I tagli selvaggi della Giunta" o ancora "che rumore fa un albero che cade a Cernusco?". Su altri arbusti potati ancora più di recente in maniera aggressiva in piazza della Vittoria si legge: "Grazie per questo scempio". Un'azione dimostrativa, senza rivendicazioni, in cui viene chiamata direttamente in causa l'amministrazione comunale guidata da Gennaro Toto. Pare che questa volta non ci sia dietro al gesto di protesta la mano del comitato "La Vittoria del Parco". Sembra piuttosto una provocazione anche per fare il verso al comitato che nel dicembre 2020 aveva appeso dei cartelli simili contro la rimozione dei tigli di piazza della Vittoria, poi rimasti al loro posto [clicca QUI]. Alla protesta di due anni fa si era unito l'allora gruppo di minoranza Cernusco Lombardone Bene Comune guidato da Salvatore Krassowski, ora consulente esterno della Giunta Toto.

Intanto il gruppo di minoranza Un Passo Avanti Insieme cavalca la vicenda con un'interpellanza depositata nella mattinata di oggi in cui si mette in dubbio la legittimità della scelta di rimuovere le piante. Censimento del patrimonio arboreo alla mano, viene evidenziato che non più tardi di due anni fa le piante abbattute non venivano segnalate come malate o pericolose. UPAI domanda al sindaco quali siano le motivazioni che hanno condotto l'amministrazione ad optare per gli abbattimenti, quali siano i costi economici degli interventi. In prospettiva, la minoranza si premura di richiedere quali siano le future scelte del Comune in materia di potatura-rimozione di alberi e se saranno coerenti con il documento sopracitato, che era stato a suo tempo sollecitato dal comitato La Vittoria del Parco e dalla Consulta Ecologia, per poi essere concretizzato dall'assessorato all'Ecologia, la cui delega era stata affidata a Roberta Cereda.

Il deposito dell'interpellanza è stato accompagnato da un comunicato stampa in cui UPAI esprime le proprie rimostranze con toni ancora più netti. Il taglio sarebbe avvenuto senza che fosse coinvolta la Consulta Ecologia, senza che fosse comunicata sul sito internet del Comune. "Ci chiediamo come, in soli due anni, vi sia stato un tale ed improvviso deterioramento, da essere definiti pericolosi e malsani, quindi da eliminare in tempi rapidi. Tutto questo mentre i pioppi siti in via Sant'Ambrogio, per i quali si richiedeva ‘seria riflessione sulla loro sostituzione', sono ancora al loro solito posto. L'auspicio è che si sia almeno ripetuta la valutazione di questi alberi per capire cosa farne in un futuro prossimo". La minoranza parla espressamente di "scempio" e di "altro verde perso". Quindi l'attacco a "La Vittoria del Parco" e "L'altra città" per un "silenzio di noti comitati cittadini che solo pochi anni fa si erano accaniti, incatenati alle piante, prodigati in raccolte di firme contro abbattimenti indispensabili e suggeriti da esperti del settore". Infine un riferimento a Salvatore Krassowski, pur non citato espressamente: "È però ormai cosa nota, nostro malgrado, che le ideologie siano a volte troppo deboli e labili di fronte alle ambizioni personali".

 

CLICCA QUI per l'interpellanza

CLICCA QUI per il comunicato

M. P.
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