Regionali, Salvioni (PD): a Merate 1° partito. La strada: ''tandem'' giovani-risorse interne
Mattia Salvioni
Il primo dato che commenta Salvioni è però relativo al forte astensionismo: "Tutte le forze politiche dovrebbero fare una seria valutazione e capire il perché di un netto calo di affluenza. L'astensione è un'indicazione chiara della non rappresentatività agli occhi dei cittadini delle proposte elettorali. È possibile che ci sia una disaffezione di fondo nella politica e che la Regione non venga percepita come un'istituzione strategica per la gestione di alcune competenze chiave come la sanità e i trasporti". Sempre sull'affluenza Mattia Salvioni aggiunge: "La sensazione riscontrata ai seggi è che pochi giovani siano andati a votare, scarsa anche la partecipazione della fascia tra i 40 e i 60 anni, mentre rimangano fedeli gli anziani all'appuntamento elettorale".
Salvioni si concentra poi su Merate, dove il PD si attesta al 25,37%, in linea con il voto alle Regionali del 2018 (25,08%), mentre è migliorato rispetto alle recenti politiche di settembre (21,92% alla Camera e 22,27% al Senato). "Forse è un segnale del lavoro che stiamo facendo come circolo e come circondario per aprire una nuova pagina e fare un tandem generazionale esponendo dei giovani a ruoli importanti, complementari a chi ha già una certa esperienza alle spalle" commenta Salvioni, che ricorda il percorso avviato post-pandemia per portare all'attenzione temi locali
Vengono citati anche gli sforzi messi in campo per una ricostituzione dei Giovani Democratici Meratesi: "C'è un gruppo di 10-15 ragazzi che si sta attivando. Di recente hanno lanciato un sondaggio sul trasporto, la viabilità e le infrastrutture nei pressi del polo scolastico del Viganò e dell'Agnesi. Hanno risposto circa 800 studenti su una popolazione scolastica complessiva di circa 2000 alunni. Presenteranno i risultati tra fine febbraio e inizio marzo, ma questo coinvolgimento attraverso il questionario è già indicativo del fatto che la politica deve trovare anche gli strumenti adeguati con cui rivolgersi ai giovani"
Tornando ai risultati di Merate, il segretario dem Salvioni prosegue: "Il PD è il primo partito e anche da noi il Terzo polo non ha drenato voti. Lo scompiglio creato da una terza figura non ha funzionato, non ha spostato un voto. Azione-Italia Viva ha preso appena l'8% a Merate. Forse rifletteranno sul fatto che può essere stata un'occasione persa".
Restando fedeli ai numeri, evidenziamo che Fontana ha dimostrato di sapersi riconfermare pienamente a Merate così come in Lombardia in generale, con un netto distacco rispetto al centro-sinistra. Replica così Salvioni: "Probabilmente i problemi che abbiamo in Lombardia non vengono percepiti come tali da una fetta dell'elettorato. Al contempo ci potrebbero essere altre esigenze che da parte nostra non siamo stati in grado di intercettare. Per questo ripeto che fondamentale è l'ascolto e la capacità di spiegare. Dobbiamo essere più incisivi ed efficaci. In Regione lo potremo fare con una ferma opposizione. Majorino ha deciso di lasciare l'Europarlamento per dedicarsi alla Lombardia, mentre la Moratti non siederà nemmeno in Consiglio regionale. Anche per il Lecchese sono sicuro che il nostro consigliere Fragomeli, unica figura locale all'opposizione, saprà rappresentare le istanze del territorio".
Come primo passo post-Regionali il segretario meratese del PD Salvioni invita gli elettori di centro-sinistra a partecipare alle primarie del Partito Democratico che si terranno il 26 febbraio.
M. P.