Merate: Noi Moderati exploit con Procopio. Estinti FI e M5S. Lega dimezzata. Fdi in calo
Attualmente governa una coalizione di centrodestra con il sindaco Massimo Augusto Panzeri della Lega. A sostenere la campagna di Mauro Piazza, leghista, oltre ai "colonnelli" del Sindaco, in prima fila l'assessore Alfredo Casaletto che, in caso di ricandidatura di Panzeri, sarà senz'altro al suo fianco.
Più defilati Fabio Tamandi, Franca Maggioni e Fiorenza Albani. Giuseppe Procopio ha fatto corsa a sé come candidato di Noi Moderati-Rinascimento Sgarbi. Difficile che nel 2024 Procopio possa essere ancora al fianco di Massimo Panzeri che, anziché sostenere il suo vice si è impegnato a favore di Piazza.
Una faglia all'interno della Giunta che indica la direzione di marcia in vista della tornata delle amministrative 2024.
Ma andiamo all'analisi del voto, partendo proprio da Giuseppe Procopio. Con 267 preferenze in città ha confermato il suo "appeal" mostrato nelle elezioni comunali precedenti. E molti voti sono stati annullati perché l'elettore ha scritto il nome Procopio accanto al simbolo Fontana invece che accanto al simbolo Noi Moderati. Tuttavia anche in presenza di questa circostanza negativa Procopio ha portato il partito al 7.23% con 359 voti a fronte di una media provinciale dell'1.71% e regionale dell'1.29%. Con un simile risultato il vice sindaco ha le carte in regola per la candidatura alla prima carica della città.
La Lega Salvini premier invece rispetto alla tornata 2018 ha dimezzato i voti passando dal 26.38% al 13.02%. Peggio aveva fatto solo alle politiche del 2022 con un 11.36%. Il carroccio meratese si colloca ben 7 punti sotto la media provinciale e 3,5 punti sotto la media regionale. I dirigenti locali dovranno aprire una profonda riflessione per comprendere le ragioni di un voto così basso nonostante l'eccezionale campagna svolta anche a Merate dal trionfatore Mauro Piazza.
Forza Italia si avvia verso l'estinzione. Nel 2018 aveva ottenuto il 15%, crollati al 6.99 alle politiche del 2022. Ora si attesta al 4%. Il partito del resto è abbandonato a se stesso, senza dirigenti, con un coordinatore provinciale, Davide Bergna che sembra più funzionale alla Lega che agli Azzurri.
Fratelli d'Italia ha compiuto il balzo ma senza strafare. Partiva da un 2.46% del 2018 e già alle politiche schizzava al 23.72%. Alle regionali del 12 e 13 febbraio ha fatto segnare una prima flessione non proprio irrilevante con un 17.83% e quindi un calo di 6 punti.
Partito Democratico ha di fatto operato un'azione di cannibalismo nei confronti dell'alleato (alle regionali) il Movimento 5 Stelle. Il PD è largamente il primo partito in città col 25.37%, il miglior risultato degli ultimi 5 anni. Nel 2018 aveva ottenuto il 25.08%, alle politiche del 2022 il 21.92%.
Movimento 5 Stelle, altro partito avviato all'estinzione. Nel 2018, il 4 marzo, aveva ottenuto il 14.25%. Allora si votava anche per le politiche e l'ottimo risultato conseguito assieme a quello della Lega aveva dato vita al Conte 1, il governo gialloverde. Ma già alle politiche del 2022 il crollo: 5.49%. Il trend negativo è continuato anche alle passate regionali col partito attestato al 3.16%. Sostanzialmente in linea col dato provinciale e di quasi un punto sotto la media regionale.
Infine la Lista Moratti col terzo polo di Calenda e Renzi. A Merate la formazione Italia Sul Serio (Calenda + Italia Viva) aveva ottenuto alle politiche del 2022 il 15.59%. Alle regionali ha fatto ancora meglio arrivando al 16.26% contro una media provinciale del 10.72% e regionale del 9.55%.