Il mastrogiardiniere/43: ecco come fare un innesto di successo. Consigli e un video
diddscalia
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Buongiorno, oggi parleremo di INNESTO.
Anticipo la spiegazione per prepararvi al periodo favorevole all'esecuzione, che normalmente è a fine febbraio inizio marzo, cominciamo.Facciamo una breve premessa...
COME NASCE UNA PIANTA?
A questa domanda la risposta che viene immediata è: da un seme.
È vero, il seme è quella parte che la natura ha predisposto per assicurare la perpetuazione della specie.Con questo metodo, la riproduzione, noi riusciamo a produrre nuovi esemplari utilizzando il seme da un atto sessuale, utilizzato per molte specie erbacee, in quanto si riesce a riprodurre piante del tutto simili a quelle della pianta madre da cui sono stati prelevati i semi.
Tuttavia, l'uomo ha individuato, attraverso i tempi altri modi possibili, diversi dalla semina.
Per esempio, ha pensato di utilizzare dei rami che spuntavano da terra intorno ad un albero, i così detti polloni con radici, poi si è accorto che, un tralcio di vite adagiato per terra, emetteva radici dando origine ad un'altra vite così con il passare dei secoli pensò bene di sfruttarli.
Con moltiplicazione, viene sfruttata la capacità di molte piante di fare radici anche dopo averle tagliate e tolte dalla sua pianta madre, servendosi di una qualunque parte (gemma ,germoglio ,ramo ,radice) che, messa in favorevoli e particolari condizioni, riusciamo a far generare nuove radici. Quindi, le giovani piante crescendo mantengono le stesse caratteristiche della pianta madre da cui la parte è stata prelevata.
PROPAGAZIONE PER UNIONE DI DUE INDIVIDUI O INNESTO
Questo tipo di propagazione è sicuramente un metodo più complesso. Vi si ricorre per la moltiplicazione di specie che non si propagano facilmente con altre tecniche.
- Per fornire a una pianta un apparato radicale più conveniente.
- Per problemi di impollinazione.
- Per risolvere i problemi di malattie tipo la fillossera della vite.
La pratica dell'innesto consiste nell' "unire" due parti di piante diverse ottenendone un unico soggetto vegetale.
In natura possono avvenire naturalmente, l'uomo ha imparato nei secoli a sfruttare questa capacità delle piante a fini produttivi.
La moltiplicazione per innesto consiste nel fare in modo che le parti di due piante "biondi", opportunamente accostate fra loro o inserite l'una nell'altra, si colleghino stabilmente per costituire una nuova pianta.
La pianta che fornisce la futura chioma viene chiamata Marza, nesto o gentile.
La pianta che fornisce le radici viene chiamata soggetto o portainnesto.
Scelta della MARZA
La scelta delle marze è importante, devono essere prelevate marze ben formate su un ramo di normale vigore con legno compatto e appartenente ad una pianta di età media. Generalmente si scelgono rametti apicali sani e di sviluppo medio formatisi nell'anno precedente. In ogni caso devono essere prelevate da piante sane che si caratterizzano per una buona e abbondante produzione.
Raccolta e conservazione delle marze prima dell'innesto:
Per eseguire innesti primaverili è bene raccogliere la marza poco prima del momento dell'innesto, 15 giorni circa. Devono essere conservate, evitandone la disidratazione e il precoce germogliamento in un panno bagnato e messe al fresco o meglio conservate nel frigo.Condizioni per la buona riuscita: AFFINITA'
La buona riuscita di un innesto è legata all' affinità tra la marza e il portainnesto; questo avviene quando appartengono alla stessa specie botanica. Es. pesco su pesco. In alcuni casi si hanno affinità anche tra piante che non sono della stessa specie ma appartengono allo stesso genere. Es. tutti gli appartenenti al genere Citrus (limoni, aranci, ecc.) o Albicocco su mirabolano. In altri casi si hanno affinità anche tra piante che appartengono a generi diversi ma alla stessa famiglia. Es. pero su cotogno.
Condizioni per la buona riuscita: SOVRAPPOSIZIONE DELLE ZONE CAMBIALI
Per fare sì che l'innesto avvenga è necessario che il cambio dei due simbionti sia in contatto; maggiore sarà l'area di contatto maggiore sarà la possibilità di attecchimento. È fondamentale fare tagli netti e precisi.
EPOCA D'INNESTO
Quelli più preferiti sono quelli eseguiti verso fine febbraio, principio marzo; innesto a spacco inglese -diametrale -laterale, innesto a triangolo.
Vi lascio un link rubato, dove un professionista vi farà vedere come eseguire in modo pratico gli innesti più comuni, vi aiuterà a capire al meglio come eseguirli, anche se ci vorrebbe un corso pratico per poter utilizzare il coltello da innesto al meglio senza rischiare di tagliarsi e per riuscire ad assicurare al meglio l'attecchimento e la riuscita dell'innesto.
Consapevole della difficoltà, spero che le mie spiegazioni vi siano utili per la realizzazione.
Buon lavoro!PER VISUALIZZARE LE PUNTATE PRECEDENTI CLICCA QUI
Il Mastrogiardiniere