Risposta generale alla sinistra

Buonasera Direttore.
Mi dispiace ma non posso mantenere l'impegno preso di non postare più. Sono ormai parecchi giorni che mi " prudono" le mani oltre ad un principio di orchite leggendo proclami da parte di tutti i rappresentanti della sinistra locale nessuno, o quasi, escluso. Avrei da dirne per pagine e pagine, soprattutto sulle " foibe", ma francamente non me la sento. Mi limiterò solo a fare alcune precisazioni in merito alla sanità lombarda. Da giorni leggo attacchi al Direttore Favini da parte, ovviamente, di tutta la sinistra e poi quando si permette di rispondere per dare dati " certi" viene attaccato per aver parlato a pochi giorni dalle lezioni quando proprio a ridosso delle stesse è stato chiamato in causa. Quando avrebbe dovuto farlo dopo ? Ma fatemi il piacere e soprattutto fatevi un esame di coscienza. Volendo invece approfondire la cronica mancanza di medici NON in Lombardia ma in Italia, non essendo capace di postare ( che ignorante che sono ) l'articolo scritto dalla Fascista Orbanista Leghista Sovranista MILENA GABANELLI ne riporto i concetti principali.
GLI ERRORI DEL PASSATO - siamo scivolati in questo colabrodo per due ragioni. La prima : le corsie si sono via via svuotate per il blocco del turnover scattato nel 2005 ( art.1 comma 198 ) con il governo Berlusconi 2 e proseguito con il Prodi 2, Berlusconi 3, Monti, Letta, Renzi. Come media nazionale su 100 medici andati in pensione, 10 non sono stati sostituiti. Ma in regioni come il Lazio, la Sicilia e la Campania il numero sale a 31.
CATTIVA PROGRAMMAZIONME - Negli anni i ministeri preposti non hanno tenuto conto di quanti medici uscivano dal sistema sanitario nazionale per andare in pensione formandone altrettanti in grado di entrare. Risultato TRA IL 2015 ED IL 2022 IL SALDO NEGATIVO TRA PENSIONATI E NUOVI SPECIALISTI E' STATO DI 15.585.
Il ministero della Salute corregge il tiro a partire dal 2019, quando il ministro Giulia Grillo sblocca i turnover ( portando le assunzioni possibili a più 10% ) e aumenta il numero dei posti per le scuole di specializzazione. Siccome per formare uno specialista sono necessari 4-5 anni, almeno fino al 2024 sconteremo gli effetti della programmazione sbagliata. Per il 2022 e il 2023 il saldo tra pensionabili e nuovi specialisti è ancora negativo : meno 189.
PREVISIONI PER IL FUTURO - Quanti nuovi specialisti saranno formati dalle scuole di Specialità? Siccome per formarli ci vogliono 4-5 anni, dobbiamo prendere i contratti di specialità messi a disposizione tra il 2017/2018 e il 2021/2022 ( passati da 6.200 a 14.738 l'anno ). In totale sono complessivamente 62.350. Tenuto conto che il 10% non finisce gli studi e il 25% non resta a lavorare al Sns, vuol dire che per gli ospedali pubblici saranno pronti, nel 2027 42.086 specialisti. LE ENTRATE E LE USCITE SONO IN EQUILIBRIO .Va inoltre calcolato che con gli interventi straordinari per la pandemia sono stati assunti a tempo indeterminato 1.350 medici e altri 9.409 a tempo determinato fino a dicembre 2022 e se saranno confermati daranno una boccata d'ossigeno per arrivare al 2027.Tutto a posto quindi. No, per cercare di risolvere veramente la situazione si deve lavorare per " veicolare" i nuovi medici verso quelle specializzazioni in cui c'è bisogno. In Medicina d'emergenza il 57% dei posti non è coperto. In anestesia e rianimazione il 17% in Radioterapia il 74% . La lista sarebbe lunga. Oggi il 71% dei primi 1.000 in graduatoria che hanno passato il concorso scelgono 7 specialità su 51, ossia quelle con più appeal: cardiologia-dermatologia,pediatria,neurologia,oculistica,endocrinologia e chirurgia plastica. Per risolvere il, problema chi fa programmazione ( il ministro della Salute ) e chi bandisce i posti nelle scuole di specializzazione ( il Miur ) deve bilanciare l'offerta riducendo i posti nelle specialità più richieste. Solo così è possibile andare a coprire le reali esigenze del Sns. Qui finisce l'intervento della Gabanelli. Pertanto queste sono le motivazioni principali della cronica mancanza di medici e non la cattiva gestione della giunta Fontana & C. Quindi dobbiamo aspettare che i medici vengano formati e magari nel frattempo pensare di retribuirli meglio incentivandoli a preferire gli ospedali alle cliniche o alle coperative private tanto odiate. Tutto il resto è propaganda bla-bla-bla ed in questo la sinistra è maestra. Pertanto anche io invito tutti i cittadini ad andare a votare, per chi meglio si crede, ben sapendo che è con il nostro voto che possiamo decidere chi dovrà governarci.
Emilio
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