L'accorata filippica del dg Favini testimonia l'asservimento dei vertici ASST al potere politico
Caro Direttore,
la accorata ''filippica" del DG della azienda sanitaria lecchese, a tre giorni dal voto regionale, testimonia il totale asservimento di questi vertici aziendali al gioco di potere della politica. Per la nostra Regione e sopratutto per il nostro territorio parlano i fatti e non una manciata di morti in più (tutti da verificare) della "rossa" Piacenza. Il Pio Albergo Trivulzio e le sue famigerate diramazioni dove erano? Sulle sponde dell'Adriatico?
La incapacità, di cui la regione lombarda è stata capofila, nell' eseguire il tracciamento dei casi nella prima ondata ha portato ad una impennata di contagiati e morti, di cui una parte mai registrati come tali, e che pertanto non compaiono nei dati ufficiali. Alcune prestigiose università europee e statunitensi hanno evidenziato come il mancato tracciamento è alla base della non autenticità dei dati ufficiali. Non sarà d'altra parte un caso se il tristemente noto assessore Gallera, molto vicino a quanto sappiamo al DG, abbia deciso, ad un certo punto, di gettare la spugna. Chiunque abbia operato nel settore sanitario, dai primi mesi del 2020 in poi, creda abbia un ricordo indelebile di quanto è accaduto. Nello specifico per quanto attiene alla provincia di Lecco, alla fine di marzo 2020, un terzo dei contagiati totali erano dipendenti delle strutture ospedaliere di Lecco Merate e Bellano; basterebbe incrociare i dati che erano pubblici (contagiati totali) con quelli mai trasparenti, ma che ben conosciamo, dei contagiati tra i dipendenti sanitari e vedremmo che sono da record nazionale se confrontati al totale dei dipendenti. Credo che sia innegabile che da quei mesi in avanti il declino del Mandic, già iniziato in sordina da anni, abbia ricevuto un'accelerazione straordinaria. Sarebbe sufficiente confrontare i dati sulla attività chirurgica degli ultimi tre anni con quelli del passato per avere un quadro chiaro ed inequivocabile della " evoluzione " subita dal Mandic. In conclusione, la vicenda della nostra sanità sembra essere molto simile a quella della Shoah, se si perde la memoria di quanto è accaduto, in un più o meno recente passato, qualcuno può arrivare a negare, senza paura di essere smentito, anche lo sterminio di massa.
la accorata ''filippica" del DG della azienda sanitaria lecchese, a tre giorni dal voto regionale, testimonia il totale asservimento di questi vertici aziendali al gioco di potere della politica. Per la nostra Regione e sopratutto per il nostro territorio parlano i fatti e non una manciata di morti in più (tutti da verificare) della "rossa" Piacenza. Il Pio Albergo Trivulzio e le sue famigerate diramazioni dove erano? Sulle sponde dell'Adriatico?
La incapacità, di cui la regione lombarda è stata capofila, nell' eseguire il tracciamento dei casi nella prima ondata ha portato ad una impennata di contagiati e morti, di cui una parte mai registrati come tali, e che pertanto non compaiono nei dati ufficiali. Alcune prestigiose università europee e statunitensi hanno evidenziato come il mancato tracciamento è alla base della non autenticità dei dati ufficiali. Non sarà d'altra parte un caso se il tristemente noto assessore Gallera, molto vicino a quanto sappiamo al DG, abbia deciso, ad un certo punto, di gettare la spugna. Chiunque abbia operato nel settore sanitario, dai primi mesi del 2020 in poi, creda abbia un ricordo indelebile di quanto è accaduto. Nello specifico per quanto attiene alla provincia di Lecco, alla fine di marzo 2020, un terzo dei contagiati totali erano dipendenti delle strutture ospedaliere di Lecco Merate e Bellano; basterebbe incrociare i dati che erano pubblici (contagiati totali) con quelli mai trasparenti, ma che ben conosciamo, dei contagiati tra i dipendenti sanitari e vedremmo che sono da record nazionale se confrontati al totale dei dipendenti. Credo che sia innegabile che da quei mesi in avanti il declino del Mandic, già iniziato in sordina da anni, abbia ricevuto un'accelerazione straordinaria. Sarebbe sufficiente confrontare i dati sulla attività chirurgica degli ultimi tre anni con quelli del passato per avere un quadro chiaro ed inequivocabile della " evoluzione " subita dal Mandic. In conclusione, la vicenda della nostra sanità sembra essere molto simile a quella della Shoah, se si perde la memoria di quanto è accaduto, in un più o meno recente passato, qualcuno può arrivare a negare, senza paura di essere smentito, anche lo sterminio di massa.
Pietro C.