Similitudini stupefacenti
Ho letto con stupore il pensiero bizzarro di chi paragona gli accadimenti avvenuti a Washington e Brasilia con quanto successo nelle nostre aule parlamentari.
Confronti che fanno a pugni con il buon senso e che cercano forse di emulare miseramente una strategia politica ben precisa: parlare di altro, montare polemiche inutili che distolgono dalle problematiche reali.
Le similitudini proposte da R.C. evidenziano e riscontrano una parte di classe dirigente con una chiara mancanza di senso dello Stato e inadeguatezza a ricoprire incarichi nevralgici. Rendere note informative sensibili, leggendo i virgolettati di diverse conversazioni, per attaccare la controparte politica è una modalità indecente che ha ben qualificato i promotori, ora peraltro indagati per rilevazione di segreto d'ufficio. Visitare detenuti comuni e reclusi in regime speciale ex art. 41bis è un dovere, oltre che un diritto, dei parlamentari e indicare come servitori dei mafiosi chi si spende per questo ha una visione miope e inappropriata. La destra italiana, attraverso propri parlamentari, ha visitato nelle carceri mafiosi del calibro di Provenzano e Brusca e nessuno si è sentito in diritto di accusare chicchessia di inchini alle mafie. Il risultato delle elezioni politiche è stato chiaro: Fratelli d'Italia ha avuto un successo considerevole (+5,9 mln di voti) al contrario di Lega e Forza Italia (rispettivamente -3,2 mnl e -2,3 mln voti persi) e la coalizione ha legittimamente vinto per governare il nostro Paese. Che governino,senza demagogia!!! È utile però ricordare che, il percorso repentino, passando da una opposizione sovranista dura e pura al governo del Paese è risultato e risulterà parecchio complicato. Oltretutto nell'era dei social media tutto quello che si è detto e promesso rimane.
Come il filmato della nostra Premier che prometteva il taglio delle accise sui carburanti contro uno Stato usurpatore ed ora, al Governo, di quelle entrate non ne può fare a meno o l'astio più volte espresso nei confronti della Germania che l'ha imbarazzata non poco durante la conferenza stampa a seguito dell'incontro con il Cancelliere tedesco.
Non mi dilungo con ulteriori esempi a riguardo.
Come diceva la nostra Premier dopo il suo insediamento "la pacchia è veramente finita".
Confronti che fanno a pugni con il buon senso e che cercano forse di emulare miseramente una strategia politica ben precisa: parlare di altro, montare polemiche inutili che distolgono dalle problematiche reali.
Le similitudini proposte da R.C. evidenziano e riscontrano una parte di classe dirigente con una chiara mancanza di senso dello Stato e inadeguatezza a ricoprire incarichi nevralgici. Rendere note informative sensibili, leggendo i virgolettati di diverse conversazioni, per attaccare la controparte politica è una modalità indecente che ha ben qualificato i promotori, ora peraltro indagati per rilevazione di segreto d'ufficio. Visitare detenuti comuni e reclusi in regime speciale ex art. 41bis è un dovere, oltre che un diritto, dei parlamentari e indicare come servitori dei mafiosi chi si spende per questo ha una visione miope e inappropriata. La destra italiana, attraverso propri parlamentari, ha visitato nelle carceri mafiosi del calibro di Provenzano e Brusca e nessuno si è sentito in diritto di accusare chicchessia di inchini alle mafie. Il risultato delle elezioni politiche è stato chiaro: Fratelli d'Italia ha avuto un successo considerevole (+5,9 mln di voti) al contrario di Lega e Forza Italia (rispettivamente -3,2 mnl e -2,3 mln voti persi) e la coalizione ha legittimamente vinto per governare il nostro Paese. Che governino,senza demagogia!!! È utile però ricordare che, il percorso repentino, passando da una opposizione sovranista dura e pura al governo del Paese è risultato e risulterà parecchio complicato. Oltretutto nell'era dei social media tutto quello che si è detto e promesso rimane.
Come il filmato della nostra Premier che prometteva il taglio delle accise sui carburanti contro uno Stato usurpatore ed ora, al Governo, di quelle entrate non ne può fare a meno o l'astio più volte espresso nei confronti della Germania che l'ha imbarazzata non poco durante la conferenza stampa a seguito dell'incontro con il Cancelliere tedesco.
Non mi dilungo con ulteriori esempi a riguardo.
Come diceva la nostra Premier dopo il suo insediamento "la pacchia è veramente finita".
Francesco