Cernusco: la Comunità energetica partirà da 3 strutture pubbliche e 2 parrocchiali


Nuovi aggiornamenti sulla comunità energetica che il Comune di Cernusco Lombardone ha intenzione di istituire in paese. Il sistema si basa sul concetto di autoconsumo diffuso, da realizzarsi costituendo una rete di produttori, consumatori o "prosumer" di energia elettrica condivisa per lo più istantaneamente.

L'assessore Andrea Passavanti

A fornire nuovi dettagli è stato l'assessore alla Transizione Ecologica, all'Ambiente e allo Sviluppo sostenibile Andrea Passavanti. Era attesa infatti la delibera di Arera, pubblicata il 27 dicembre scorso, che riconosce come unità di misura per determinare le aree di una comunità energetica non più le cabine di media tensione, bensì di alta tensione. Secondo la precedente fattispecie sarebbe stato difficile tecnicamente mettere in gruppo le utenze, se si pensa che a Cernusco sono presenti 19 cabine secondarie. La condizione di appartenenza alla stessa cabina primaria non rappresenta un problema per Cernusco, dal momento che è noto che l'intero territorio comunale ricade sotto la cabina dell'Oltrestatale (zona Ellisse).

Cerchiata in rosso l'area servita dalla cabina di alta tensione di Cernusco Lombardone

La mappatura ufficiale fornita dall'autorità competente sarà disponibile tuttavia dalla fine del mese di febbraio, in tempo per poter aderire alla manifestazione d'interesse indetta da Regione Lombardia, la cui scadenza è stata prorogata dal 31 dicembre alla fine di aprile.


Grafici tratti dallo studio di fattibilità per installare pannelli fotovoltaici

L'amministrazione comunale si farebbe promotrice di una comunità energetica, in cui il solo Ente locale riuscirebbe a produrre complessivamente 335 kwh. L'installazione degli impianti fotovoltaici verrebbe suddivisa però in tre lotti. Anche l'aggancio delle utenze avverrebbe in proporzione alla capacità di alimentare la Comunità energetica stessa. Ai due siti del parcheggio della stazione ferroviaria e del centro sportivo già individuati (con un costo stimato di 892 mila euro) nello studio di fattibilità per la programmazione degli interventi di realizzazione di impianti fotovoltaici su immobili comunali, ai fini del bando Energia rinnovabile, è stato aggiunto un altro punto: il tetto della biblioteca in piazza della Vittoria.



Rendering degli impianti fotovoltaici al parcheggio della stazione (sopra) e del centro sportivo (sotto)

È proprio questo luogo, la biblioteca, ad essere stato riconosciuto dalla Giunta come il nucleo di partenza della Comunità energetica di Cernusco, con i suoi 30 kwh previsti. Da quanto è emerso in Consulta, l'amministrazione darà la precedenza alla parrocchia nella partecipazione all'embrionale Comunità energetica. Le utenze connesse ad essa sarebbero infatti tre strutture pubbliche (il centro sportivo, il Municipio e l'ex Municipio) e due dell'ente privato religioso, la chiesa e l'oratorio. Il Comune punterà poi a coinvolgere una 50 di utenze domestiche.


La Comunità energetica partirebbe in punta dei piedi. Per Passavanti il modello di sviluppo potrebbe essere simile a quello di una start-up: "Se riusciamo a dimostrare che nel piccolo si possa fare, forse avremo la possibilità di convincere molti più privati ad entrare nel progetto". Angelo Guglielmo, vice presidente della Consulta Urbanistica, ha letto tra le righe uno scarso convincimento sul successo dell'iniziativa: "Non penso che il cittadino non trovi interesse in una Comunità energetica municipalizzata. È una garanzia per il cittadino, avendo il controllo su quello che consuma".


L'assessore ha dunque dettagliato: "Penso anch'io che l'unica strada sia quella di incaricare l'amministrazione comunale a portare avanti il progetto, vagliandoli in tutte le sue sfaccettature senza un secondo interesse. E penso che ciò sia una garanzia per il cittadino. Preferisco però un approccio cauto, non sapendo ancora a quanto ammonteranno i fondi e quale sia la consistenza della domanda. A differenza di una certa campagna informativa, noi sappiamo che non si annulleranno le bollette elettriche". Passavanti ha illustrato che la Comunità energetica generebbe tre flussi di ricavi: il risparmio sui costi di trasporto della materia energia, la valorizzazione della corrente immessa in rete, la percentuale di condivisione. Sarà poi il soggetto giuridico creato per gestire la Comunità energetica a stabilire in che misura suddividere o impiegare i ricavi.



Esempi di pensiline per parcheggi ricoperte da pannelli fotovoltaici

Tante le domande di chiarimento per un tema che ha suscitato molto interesse nei componenti delle due Consulte Urbanistica ed Ecologia. È stato chiesto come mai non coinvolgere fin da subito il privato. Giovanni Zardoni, presidente della Consulta Urbanistica, lo ha fatto in particolare in riferimento all'individuazione di un sito alternativo al parcheggio della stazione dove ci sono diversi alberi che andrebbero abbattuti, oltre che per l'impatto paesaggistico. "Perché non pensare al posteggio dell'Esselunga?" ha suggerito Zardoni. Passavanti ha risposto che questo passaggio ancora non è stato fatto. "In questa fase preferisco che il meccanismo funzioni nel piccolo" ha dichiarato l'assessore Passavanti.
M. P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.