Montevecchia: ''bilancio timido e scarno''. Il neo consigliere La Torre entra col botto
Non è un caso che sia stato il Consiglio comunale più lungo degli ultimi anni, durato circa due ore e mezza, rompendo la consuetudine già in corso nel precedente mandato di assisi lampo con discussioni ridotte al minimo. La Torre è infatti riuscito a trascinare anche la capogruppo Carmela Palella e la consigliera Claudia Zamarian, finora rimaste all'ombra di una fase di ambientamento.
Il consiglio comunale riunito a Montevecchia
Il primo intervento di La Torre è stato di tipo propositivo e dal taglio politico: innalzare a 18 mila euro la soglia di esenzione della quota comunale dell'addizionale IRPEF fissata a 15 mila euro. La proposta è stata motivata dalla volontà di aiutare le fasce meno abbienti della popolazione e i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Una richiesta ragionevole sotto il profilo della tenuta dei conti, seppur fuori tempo massimo. L'addizionale IRPEF porta nelle casse dell'Ente locale 3 mila euro l'anno, dunque innalzare la soglia di esenzione a 18 mila euro significherebbe rinunciare a un'entrata davvero risibile.
Il sindaco Ivan Pendeggia ha apprezzato l'intento, rimandando però l'eventuale modifica al futuro: "Faremo un esercizio per vedere se si può aprire una finestra. È un tema che sta a cuore anche a noi e, se sarà possibile, lo terremo in considerazione. Anticipo già quello che dirò al prossimo punto, tenete conto che il bilancio è flessibile e sarà in continua evoluzione". In realtà la determinazione sull'addizionale IRPEF si stabilisce una volta all'anno e non si può trattare come se fosse una qualsiasi variazione al bilancio. Più puntuale la replica del Responsabile del Servizio finanziario Simone Gambirasio (presente in aula in qualità di vice segretario reggente), il quale ha precisato che la modifica della soglia di esenzione andrebbe a compromettere gli equilibri di bilancio. Sul punto la minoranza si è astenuta. Voto di astensione ribadito anche sull'elenco dei beni immobili da alienare (un alloggio in via Belvedere), dopo diverse richieste di chiarimento su cui ha voluto indugiare La Torre.
I consiglieri di minoranza Carmela Palella, Carmelo La Torre, Claudia Zamarian
Le critiche più forti sono arrivate sul DUPS, lo strumento di programmazione triennale, e sul bilancio di previsione. "Ci sarebbe piaciuto vedere investimenti più a lungo termine in conto capitale. Servirebbe anche a noi per valutare nel tempo gli impegni dell'amministrazione rispetto a quanto promesso nel programma elettorale" ha commentato la consigliera di minoranza Claudia Zamarian. "Sono capitati degli avvenimenti che non ci hanno permesso di pianificare dal punto di vista strategico" si è difeso il sindaco citando la cronica carenza del personale, la disputa legale per via degli Artigiani, la conclusione anticipata della gestione della Casetta e, anche, l'ex segretario comunale Giovanni Balestra ("Fino al 28 febbraio 2022 abbiamo continuato ad avere quel segretario e non abbiamo potuto cambiare tante cose"). Il vice sindaco Davide Blatti ha aggiunto: "15 mesi fa abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione tante idee, ma anche tanta confusione. Non era colpa di Franco [l'ex sindaco Carminati, ndr], che non aveva sufficiente aiuto per la scarsità del personale. Avevamo tre consulenti al posto di dipendenti e il segretario non era in sintonia con il nostro sindaco. La prudenza è un atto di responsabilità, non è che non ci sia visione. Nessuno ha la volontà di castrarsi. Meglio fermarsi, strutturarsi e poi andare avanti". Il DUPS è stato approvato a maggioranza, con l'astensione di Palella e La Torre e il voto contro di Zamarian.
Ad essere oggetto di pesanti critiche è stato il bilancio di previsione, che non introduce particolari novità se non l'intenzione di dotarsi di un servizio di car sharing (per 9 mila euro circa). Carmelo La Torre ha iniziato il suo intervento dal parere del revisore dei conti che, pur esprimendosi favorevolmente, evidenzia la mancata approvazione del Piano Economico Finanziario per la determinazione del gettito della TARI. L'Ente non ha approvato nemmeno il Piano Triennale Fabbisogni del Personale e non ha accantonato risorse per gli aumenti contrattuali del personale dipendente CCNL 2022-2024. Dal parere risulta inoltre che il Comune non è dotato di un regolamento per l'affidamento degli incarichi di collaborazione autonoma. Tutti aspetti che hanno lasciato perplesso La Torre.
Il sindaco Ivan Pendeggia
Il consigliere di minoranza ha poi espresso una valutazione impietosa sul bilancio di previsione: "Mi sembra un documento piuttosto scarno, timido, lo definirei quasi di ordinaria amministrazione. Vedo un elenco tecnico di numeri, ma poca progettualità. Capisco le motivazioni che avete già dato, ma lo trovo un po' povero. Siete ormai nell'amministrazione da un anno e mezzo, questo è il vostro secondo bilancio e sulle opere pubbliche vedo solo l'intervento antisismico sulla scuola con contributo statale, e ci mancherebbe altro". La Torre ha aggiunto che il bilancio di previsione è l'atto politico per eccellenza, in cui si trasferiscono i programmi dell'amministrazione. Ha poi commentato: "Questo concetto di bilancio flessibile mi è nuovo, non mi è congeniale e non mi ritrovo rispetto alla miei esperienza". Insomma, un giudizio negativo a 360 gradi. Il consigliere non ha perso l'occasione per sottolineare l'assenza di progettualità sul polo della nuova biblioteca, progetto abortito di Carminati. Il bilancio di previsione è stato approvato con i tre voti contrari di Montevecchia Sempre Insieme.