Airuno: discarica in paese? No, grazie. I cittadini bocciano l’idea della Giunta
Tutto è scaturito dal fatto che Brivio lo scorso dicembre ha approvato un recesso unilaterale dalla convenzione che lo vede impegnato con Airuno nell'utilizzo congiunto del centro raccolta rifiuti sito nell'area industriale briviese. "L'attuale convenzione scadrà alla fine del 2024 - ha spiegato il sindaco Alessandro Milani. - Ora si tratta di prendere una decisione".
Le opzioni sarebbero due. O si scrive un nuovo testo di convenzione con Brivio - cosa a cui il sindaco Federico Airoldi si è detto favorevole - oppure Airuno realizza un proprio centro raccolta. Prima di arrivare alla proposta, l'assessore Adriana Rossi ha fornito qualche dato relativo all'attuale convenzione, sottoscritta nel 2015 e valida fino al 2029, ma con possibilità di recesso dopo 7 anni. La spesa di avviamento a carico di Airuno è stata di 25mila euro. Il canone, dal 2019 è stato di 4.000 euro all'anno ed è stato definito per il 70% sul numero degli abitanti e per il 30% sulla quantità di conferimento basata su dati del 2012. In sintesi, il 44% delle spese è in capo ad Airuno e il 56% a Brivio. Nel 2019 - è stato spiegato - c'è stato un incontro tra le amministrazioni durante il quale ad Airuno è stato chiesto un contributo di 15mila euro per l'asfaltatura e uno ulteriore per l'assunzione di due operatori. "Gli airunesi che nel 2019 sono stati al centro raccolta però sono solo il 31% degli accessi - ha segnalato l'assessore Claudio Rossi. - Questo è il dato alla quale ci siamo attaccati per evitare ulteriori aumenti".
Il banco della minoranza: i consiglieri Thierry Averna, Aadele Gatti e Gianfranco Lavelli
E così la Giunta Milani si è rivolta a Silea per capire cosa comporterebbe realizzare un proprio centro raccolta. L'assessore Claudio Rossi ha illustrato i punti della ipotetica convenzione. In sintesi, a Silea verrebbero concessi i 25.000 metri quadri dell'area Petrol Dragon e su 4.000 di questi l'azienda realizzerebbe a suo spese un centro raccolta che costerebbe 760mila euro. Nella restante parte potrebbero trovare posto "eventuali strutture a servizio delle attività, quale ad esempio un deposito mezzi per la raccolta dei rifiuti".
Ma cosa succede se quello che vuole realizzare Silea al Comune non piace? "Nell'ipotesi in cui l'iter amministrativo per la concessione dei permessi e delle autorizzazioni, nonché del parere del Comune, necessari alla realizzazione degli impianti di trattamento e strutture affini e pertinenti, avesse esito negativo - recita il testo della convenzione, - il Comune si obbliga a riconoscere a Silea, all'interno del canone di gestione del Centro di Raccolta, l'importo degli investimenti effettuati relativi alla realizzazione del Centro stesso".
L'assessore Claudio Rossi
L'assessore Adriana Rossi e il sindaco Alessandro Milani
È stato a questo punto che il capogruppo di maggioranza Bruno Ferrario ha fatto una precisazione: "Faccio parte dell'amministrazione, ma io e i consiglieri Simone Tavola, Cinzia Soldo e Donatella Balasso abbiamo mostrato perplessità su questo progetto. Ci sono dei punti oscuri. Silea non ci dice in partenza cosa vuole fare nella restante parte dell'area. Se fosse vera l'ipotesi del deposito veicoli si tratterebbe di decine di macchine e camion in entrata e in uscita, un problema per chi abita in via Consorziale, via Isonzo etc. Andrebbe prevista una strada alternativa". Ferrario, pur ammettendo che il centro raccolta rifiuti era un obiettivo del gruppo, ha spiegato che Silea stessa suggerisce ai Comuni di unificare i servizi. "Il sindaco Airoldi non vuole mandarci via - ha continuato - Sono disposti a rivedere la convenzione. Inoltre otterranno fondi PNRR da investire nel centro raccolta, che diventerà più fruibile". Un'ultima stoccata, è stata: "Pensando di fare questo centro raccolta abbiamo tagliato le gambe a un altro obiettivo", alludendo - probabilmente - alla palestra comunale.
Il capogruppo di maggioranza Bruno Ferrarrio
L'ex sindaca Adele Gatti ha ripercorso come si arrivò alla convenzione con Brivio. Nel 2012 la Provincia chiese ad Airuno di adeguare il centro raccolta e Arpa prescrisse di prevedere una diversa localizzazione. Costruire un nuovo centro sarebbe costato 300mila euro. "Fu così che decidemmo di sentire Brivio. Fatte le valutazioni e ascoltata la cittadinanza arrivammo a due conclusioni". La prima fu il contenimento dei costi: "Il centro raccolta ci è costato negli ultimi 3 anni circa 9.000 euro e la spesa prevista per il '23 è di 10.200 euro, che divisi per i 1.300 nuclei familiari fa 7 euro e 8 centesimi a famiglia". La seconda invece fu la collaborazione tra enti: "Lavorare con Brivio ci ha permesso di ottimizzare il servizio e contenere òe spese. Oggi si parla molto di convenzioni sovraccomunali per la gestione dei servizi". A tal proposito, l'ex sindaca ha detto: "Ci ha sorpreso la non adesione di Airuno al Corpo Intercomunale di Polizia Locale sorto tra Brivio, Calco e Olgiate". In conclusione: "Chiediamo di rinnovare la convenzione con Brivio. Reteniamo più urgente dirottare energie e soldi su opere come la palestra".
La parola è passata ai cittadini, che hanno mostrato non poche perplessità. Alla domanda: "Vi siete chiesti perché Silea non dice subito cosa vuole fare nella restante area?", l'assessore Claudio Rossi ha risposto che l'azienda non lo fa per cattiveria, ma perché effettivamente non sa. Le ipotesi tuttavia sarebbero il parco solare o l'autorimessa. Proprio quest'ultima parola però ha suscitato alterazione tra alcuni presenti, che hanno rimarcato il fatto che avrebbero un via vai di camion da mattina sera vicino a casa. "Se servono opere accessorie come un'ulteriore strada se ne può discutere con Silea" ha risposto l'assessore. Tuttavia, un altro cittadino ha fatto presente che un ulteriore passaggio di mezzi sarebbe un problema per la viabilità, non solo del paese, ma anche a livello provinciale, essendo Airuno tagliata dalla SP342.
Angelo Tavola
Un' altra domanda è stata in merito a costi e benefici. "Li avete valutati? - ha chiesto un cittadino, - Se fanno un parco solare, di certo poi non ci regalano energia. Per il centro raccolta tutti i costi sarebbero a nostro carico, il triplo rispetto alla gestione associata". E poi, all'affermazione dell'assessore di voler rivitalizzare l'area poiché mal frequentata, lo stesso cittadino ha spiegato che è in corso un investimento per realizzare case e il quartiere diventerà "un fiore all'occhiello".
Tra le proposte e idee pervenute anche quelle di continuare a investire nella raccolta porta a porta o quella di valutare, come a Calolziocorte, il passaggio di un truck che porta via il verde.
Altra proposta, ma subito scartata, è stata quella di valutare la convenzione con altri Comuni vicini. Tra le tante domande, è stato chiesto anche se l'esigenza di un nuovo centro raccolta ad Airuno sia nata dai cittadini. Il sindaco Milani ha risposto che sono pervenute richieste e segnalazioni di code al centro raccolta di Brivio. In merito a questa affermazione però molti si sono detti in disaccordo, affermando di non aver mai riscontrato problemi per quelle poche volte in cui necessitano di andare a conferire rifiuti. Nessuna particolare risposta è pervenuta invece al quesito "Sono stati valutati altri posti in cui fare il centro?"
Applaudito il commento di Angelo Tavola, memoria storica di Airuno. "Io ero contrario all'area bidoni già anni fa - ha detto, - ci tenevo alla salvaguardia di quell'area per cui servirono 5 miliardi di Lire per bonificarla. Negli anni il consiglio la proclamò da industriale a tutelata, nonché un'area da dedicare alla cittadinanza e farci qualcosa di bello, come una palestra, un obiettivo che hanno sempre avuto tutti, ma che nessuno ha mai portato a compimento". Tavola ha ricordato quando negli anni un'amministrazione affidò un tema agli alunni chiedendo cosa avrebbero immaginato di fare nell'area Petrol Dragon: "Parlarono di parchi, laghetti, piscine. Riflettiamo su questo, sulla salvaguardia del nostro territorio. Date vita a una commissione (del territorio), come c'è sempre stata. Non abbiamo tante cose qui, ma il territorio sì. Salvaguardiamolo. Abbiamo già una discarica, e ci abbiamo anche investito".
L'intervento di Tavola è stato seguito da un applauso. Dopo di lui si è espresso anche il figlio, Matteo Tavola, che ha dato uno stimolo alla Giunta: "Non abbiamo niente come contropartita da mettere con Brivio? Arriviamo al tavolo con un po' di fantasia, proponiamo qualcosa e cerchiamo di avere forza contrattuale".
Il sindaco ha informato che presto (nel pomeriggio di mercoledì 1 febbraio ndr) ci sarà un incontro con Brivio per capire i termini per riscrivere la convenzione e poi seguirà un'altra assemblea pubblica.