Novate: è morto ''zio Giovanni'' Bartolo, infermiere del PS e ballerino provetto

E' stato un uomo che si è fatto da solo, faticando senza mai lamentarsi perchè quello che faceva era per la sua famiglia e per chi gli chiedeva un aiuto. Ed è stato anche un uomo che amava l'amicizia, la compagnia e per questo la musica era stata da sempre una delle sue compagne di vita.

A testimoniare l'affetto dato e ricevuto, sono stati i tanti che hanno preso parte alle esequie di Sebastiano Giovanni Bartolo, che si sono svolte venerdì nella chiesa parrocchiale di Merate. Classe 1935, nativo di Vittoria in provincia di Ragusa era salito al nord Italia dopo che la sua attività di sartoria aveva iniziato a scricchiolare. Con la moglie e il figlio era giunto in treno alla stazione di Paderno dove erano andati a recuperarlo con un carretto, caricando tutti i suoi averi e portandolo fino alla casa che aveva trovato a Robbiate. Era il marzo del 1962 e per la prima volta aveva visto la neve.
A Milano aveva trovato lavoro alla "Motta" che raggiungeva partendo ben prima dell'alba e rientrando dalla famiglia a sera inoltrata. Il tempo di una cena, qualche ora di sonno per poi ripartire di nuovo verso la metropoli. Una storia come quella di tanti giunti per lavorare nel nord d'Italia, intrisa di sudore e di grande dignità.

Sebastiano Giovanni con l'amata moglie Enza

 

 

Dopo qualche anno Bartolo era riuscito ad avvicinarsi a casa trovando occupazione presso la fabbrica delle bambole di Oltolini a Robbiate. Nel frattempo aveva frequentato la scuola per infermieri e, ottenuta l'abilitazione, era anche riuscito ad avere il posto in ospedale, traslocando come abitazione a Novate.

Ortopedia, medicina e gli ultimi vent'anni in pronto soccorso dove per tutti era "zio Giovanni".
Un rapporto tra colleghi che era davvero famigliare e stretto, riflettendosi anche nella relazione attenta e premurosa verso il paziente.

Giunta la pensione, con la moglie aveva iniziato a viaggiare godendosi un po' di meritato riposo e soprattutto dedicandosi alla musica che che fin da bambino aveva amato, tornando a suonare la fisarmonica regalatagli dal papà e comperata a rate e che ancora oggi rappresenta un ricordo preziosissimo per la famiglia. Bartolo era anche una delle colonne portanti del club "Sognando e ballando" e stretto era anche il rapporto con Franco Bagutti e Raoul Casadei.
Un uomo dunque dalle mille passioni e occupazioni, che ha lasciato un ricordo profondo in chi lo ha conosciuto e soprattutto nei suoi cari, come testimonia la lettera della nipote Alex letta durante il rito funebre.

Ieri il Nonno Giovanni se ne è andato. Ieri non avevo molte parole da condividere. La sensazione è che sia finita definitivamente un’epoca della vita, quella in cui ci sono sempre i Nonni che ti aspettano, che ti chiamano per telefono quando sei in viaggio, che ti riempiono di baci e abbracci una volta che torni a casa. Nel mio caso ho avuto una grandissima fortuna ad essere cresciuta con loro, la nonna Enza e il Nonno Giovanni, due persone incredibili, non si può parlare di una senza parlare dell’altro, loro erano e sempre saranno una sola cosa, quella cosa meravigliosa fatta di bontà, Amore, generosità, onesta ed infinita allegria!! Non ricordo neanche un solo giorno in cui entrando a casa dei Nonni non ci fosse musica, sempre, ad accompagnare ogni momento.
I Nonni, profumo di Nonni, dolcezza di Nonni, Amore infinito di Nonni, sapori di cose buone dei Nonni, saggezza e memoria di Nonni. Faccio molta fatica a pensare che oggi sia tutto diverso.
Nella mia mente è ancor più nel mio cuore i miei incredibili Nonni sono a casa loro, con aroma a caffè del pomeriggio, con la musica che risuona, tra le piante bellissime della Nonna, cucendo e rammendando qualche vestito, ridendo, amorevoli speciali e comici, con l’allegria sempre ad accompagnarli.
I migliori anni sono stati per me quelli della campagna, del mare, delle mangiate infinite con tutta la grande famiglia, dei pomodori che seccavano al sole, delle angurie che si rinfrescavano nel pozzo o nel mare, del forno a legna, di quella bellezza nel condividere momenti belli e semplici tutti insieme. I miei Nonni, che hanno cresciuto tutti, sono stati genitori, Nonni e zii per un sacco di persone e quanto Amore hanno seminato e raccolto, quanti semini amorevoli hanno lasciato nei cuori di tante persone. E poi i balli, quanto hanno ballato!! Io la prima volta che ho visto una discoteca è stata con loro! I Nonni organizzatori di eventi, la Nonna specialmente non la fermava nessuno, balli, cene, viaggi e amici, come sono felice che si siano goduti la vita finché é stato possibile. Nonnino mio bello, il più simpatico del mondo, fisarmonicista, grande appassionato di musica, comico e amorevole Nonno, mi mancherai immensamente come mi manca immensamente anche la Nonna.
Penso a che adesso le vostre anime si sono riunite di nuovo, voi così inseparabili da tutta la vita, fortunati di aver incontrato l’Amore vero quando eravate due ragazzini. Che forza, che coraggio per aver fatto tutto ciò che avete fatto e per aver creato una grande famiglia che avete voluto sempre unità. Era così facile Amarvi che ogni persona buona che avete accolto nella vostra vita, vi terrà nel suo cuore.
Io vi portò nel mio cuore, nei miei ricordi, in ogni momento, in ogni cosa bella, siete sempre con me come sempre a proteggermi e a farmi vedere il bello di questa vita.
S.V.
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