Verderio: le fiaccole per fare memoria della Shoah e della famiglia Milla
L'assessore Francesco Falsetto, il sindaco Robertino Manega e suor Lorella
"4 anni fa quando ho varcato i cancelli di Auschwitz con la mia famiglia, mia figlia mi ha preso per un braccio e mi ha detto: ho paura" ha raccontato l'assessore Francesco Falsetto, cercando di rappresentare il terrore dietro il filo spinato, che ha cancellato a milioni di individui. Le fiaccole portate in corteo sono quindi diventate simbolo della luce che si dovrebbe accendere affinchè tanti drammi non si consumino più. Il sindaco Robertino Manega ha apprezzato la partecipazione all'evento da parte dei cittadini che ogni anno si fa sempre più numerosa, segnale che il sentimento comune che unisce onorando la memoria non si affievolisce con il passare degli anni.
Suor Lorella ha invitato i presenti a non rimanere indifferenti di fronte agli orrori che ci circondano ma a riunirsi, come hanno fatto i cittadini presenti alla processione, per affrontarli insieme i problemi. Ha concluso la sua riflessione citando una frase di Nelson Mandela "Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio."