La cultura dello scarto che ci circonda

Scusate l'espressione (scarto = merda), ma siamo arrivati ad un livello sociale e culturale che espressioni e termini Mozartiani tornano utili. Il genio, l'eletto, l'immenso, ha sempre ironizzato sull'espressione e significato della parola merda. Composizioni in forma di Canone, in cui gioca enfatizzando la parola in oggetto, e, naturalmente attraverso il linguaggio della musica. Siamo di fronte a una figura che riconosce (dai suoi scritti, lettere, appunti) che il suo dono gli viene dall'alto, ed è un dono gratuito, un dono che deve sviluppare a beneficio dell'umanità, (Mozart resterà tra noi fino all'età di 36 anni e questo ribadisce l'importanza del tempo che ci è stato donato. Un giorno vale come mille anni scriveva San Paolo, ma nello stesso tempo è un giullare umano che incontra le persone e attraverso la musica, le aiuta e le risolleva dal dolore, dalla solitudine, dalle incomprensioni. Anche se probabilmente Mozart conviveva con la coprofagia, mi affascina da sempre la sua capacità di dare significato attraverso la musica all'importanza dell'esistenza. Un giorno, dieci anni, cento anni, non ha importanza ma, nella musica di Mozart anche una sola nota ha un significato. Un suo scritto: "Morte, amica sincera e carissima dell'uomo. La sua immagine non solo non ha per me nulla di terrificante, ma mi appare addirittura molto tranquillizzante e consolante! E ringrazio il mio Dio di avermi concesso la fortuna di procurarmi l'occasione di riconoscere in essa la chiave della nostra vera felicità". L'uomo che mette il suo talento a servizio dell'umanità. La morte, una sorella da incontrare ed abbracciare. La musica, il senso e la strada della sua esistenza. Ascoltate e sniffate Mozart e la vostra vita potrà cambiare.
Ebbene siamo tutti in parte frammenti di merda, fisicamente parlando, nel senso che il corpo è mortale, ma il nostro spirito e la nostra anima ci ricordano che siamo parte di un misterioso progetto immortale Divino. Siamo unici e con un disegno già pensato su di noi unico. Tocca a noi nella nostra libertà cercarlo e scoprirlo. Questione di tempo? Non ha importanza. L'importante è che ciascuno di noi continui a farsi domande e non aver vergogna ad essere se stesso e non quello che il mondo merdoso vuole. Capacità di riflettere, pensare e soprattutto saper discernere nel mare della comunicazione distorta e manovrata dal potere. Rimane la bellissima parola "Mistero", che ci verrà svelata nei tempi del Padre che ci ha voluto in questo mondo. Non tutto adesso come la scienza vorrebbe dimostrare ma nei tempi e nei silenzi di Dio. Predisponiamoci ad un pellegrinaggio che ci porterà nella Grande Casa, Tenda, Dimora della Bellezza infinita.
Siamo inondati e circondati di merda e da pezzi di merda ma questo non significa che dobbiamo masticarla o assorbirla come se fosse normale perché la maggioranza è affascinata dalla merda. Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai. Presidenti, Ministri, Papi, Professori, Maestri, amici, ricordiamoci il famoso giorno delle ceneri in cui il gesto liturgico ci richiama e ci riporta all'essenza e al valore della persona e della vita. Esatto sono polvere, ma una polvere ricca di significato agli occhi del Padre. Il Vero Pastore non abbandonerà mai un pecora in difficoltà o smarrita nelle nebbie della vita. Anche se oggi, ed è evidente il Pastore sta cercando le novantanove pecore che si sono smarrite. Ma, e questo è straordinario, non demorde. Prima o poi tutte rientreranno, affaticate, affrante, ma con la voglia di riprendere il cammino, sapendo che il Pastore è sempre pronto al perdono.
Rimango saldo al principio e citazione che il Grande Papa Giovanni Paolo II fece nella bellissima Lettera agli Artisti nella Pasqua del 1999. Una frase di Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo". La puzza di merda che aleggia sarà sommersa dall'aroma e
dall'essenza della bellezza che traspare nell'arte, nella musica, nella poesia, nell'abbraccio, nella stretta di mano, nello sguardo, nel servizio, nel farsi soprattutto prossimo, nella lacrima di un anziano, nel pianto di un bambino, nell'ultimo respiro.
Ebbene sì..., urge una "Crociata Culturale - Umanistica", contro la merda e i merdosi che ci circondano. Il tuttologo, il conduttore televisivo, il giornalista santone, il prete o suora anticonformista, gli psicologi, i filosofi. Per non parlare delle figure legate al mondo della rete informatica: influencer, opinionisti, followers. In generale, tutti esperti e pronti a trovare soluzioni o a giudicare. Grandi cultori del niente e della polvere che il giorno dopo è stata spazzata dal vento. Per non sparlare del mondo del calcio in modo particolare. Non se ne può più. Tutto ruota intorno al Dio pallone. Altro che valori attraverso lo sport. Qui passa solo il Dio soldo, l'effimero nella relazioni e l'arrivismo.
Attenzione non confondiamo la merda con i grandi studiosi, relatori, giornalisti, sportivi, culturalmente preparati e sempre oggettivi nei loro interventi e soprattutto persone capaci di ascoltare prima di parlare. Ma, e questo mi fa mi girare le maracas, persone incapaci di dialogare e di mettere in discussione il proprio Io. Tutte figure improvvisate e incompetenti. Però, attenzione e questo è quello che conta, "pseudo laureate", e soprattutto con migliaia di faccine o pollici verso l'alto.
Quante persone umili, semplici ed anche analfabete che abbiamo incontrato nella vita e ci hanno aperto orizzonti inaspettati. Puoi avere anche dieci lauree, ma alla fine che conta è la persona e come sa rapportarsi e soprattutto come riesce a comunicare umanità e sensibilità. Qui entra in gioco soprattutto la Famiglia e la Scuola. Rieduchiamo i nostri figli ai valori veri della vita. Questo è il tempo di andare controcorrente e rilanciare un "Nuovo Umanesimo". Tutti i mestieri hanno una loro dignità e importanza. Tutte le persone contano, nonostante imperfezioni o handicap. Una parola che mette a disagio? Assolutamente no. Io, per primo ho migliaia di handicap, ma sono Io, unico, irripetibile e capace di portare dei cambiamenti.
Madre Teresa ci ricorda che siamo tutte gocce dell'oceano. Ma se una goccia venisse a mancare, l'oceano ne soffrirebbe perché se ne accorgerebbe. E allora, piccola grande goccia che mi ascolti uniamoci e rinfreschiamo il mondo. Il tempo è adesso di sognare in grande come evidenzia Papa Francesco. Liberiamoci dalla merda che ci circonda. Come? Intanto rallentiamo il passo o fermiamoci un istante.
E' tempo di ascoltarci dentro e riportare il cuore al centro. E ascoltarci, significa ritrovare il senso delle cose, dell'agire, del tempo e soprattutto del silenzio. Facciamo silenzio intorno a noi e ritroveremo sguardi e abbracci dimenticati, lacrime e sorrisi, incomprensioni, ma, soprattutto la gioia dell'incontro e del servizio gratuito. Mettiamo il nostro carisma e capacità a servizio del bene comune. Evitiamo come evidenzia il Salmo I, persone malvagie, arroganti e volgari. Custodiamo la lingua dal male e le labbra da parole di menzogna dal Salmo XXXIII. Parola d'ordine deve essere rinnovamento e Pace. Il grande Papa Benedetto XVI nel suo testamento spirituale ci lascia questo messaggio di speranza: "rimanete saldi nella fede! non lasciatevi confondere! Gesù è veramente la Via, la Verità e la Vita".
prof. Antonello Brivio
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