L. Mandic: sarà un Geriatra il nuovo primario di Medicina?

Tra gli addetti ai lavori corre voce che il destino del San Leopoldo Mandic è quello di sostituire l'Inrca di Casatenovo. Un po' più in grande. Ora tutti i candidati alle elezioni regionali hanno posto la sanità e, i locali, il Mandic, in cima alle priorità. Ma è difficile che qualcuno conosca effettivamente lo stato in cui versa il presidio.

 Nel 2017 dall'Inrca - acronimo che significa Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani - è stato staccato un reparto di Pneumologia con 16 posti di degenza ordinaria e 6 posti per subacuti che necessitano di cure intensive, riallestito al quinto piano del presidio di largo Mandic.

Nel 2022 dall'Umberto I° di Bellano sono giunti a Merate 14 posti letto di Riabilitazione, liberando così il terzo piano della struttura da adibire a ospedale di comunità. Per gli operatori un aggravio di tempo e di costi per raggiungere la nostra città, tanto che si è reso necessario il reperimento di infermieri e Oss da cooperative esterne.

Nel 2023 c'è da nominare il direttore dell'unità operativa complessa di Medicina generale sempre del Mandic, rimasta priva di primario, l'ottimo dr. Crespi, andato in pensione nel maggio scorso. Diciamo che le procedure per la sostituzione non sono certo state rapide dato che il pensionamento era noto. Tuttavia, finalmente, il 16 gennaio scorso l'apposita Commissione esaminatrice ha "valutato" i tre candidati alla successione del dr. Crespi. Si tratta di Marina Caimi, classe 1967, Ugo Pozzetti, classe 1962 e Paolo Dionigi Rossi, classe 1967.

Al termine dell'esame scritto e orale la commissione ha assegnato i punteggi: nell'ordine 73,40/100 - 68,714/100 - 76,834/100.

Dunque il primo classificato è il dottor Paolo Dionigi Rossi. E qual è la specialità del dottor Rossi? Geriatria, materia che si occupa della cura dell'anziano. Della specialità il dottor Rossi è indubbiamente un grande esperto avendo tenuto un dottorato di ricerca in fisiopatologia dell'invecchiamento presso l'università degli studi di Milano.

Una casualità, certo. Però, come usa dire, un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova.

L'allerta è per tutti i candidati locali.

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