La farsa della riduzione delle aliquote fiscali
Egregio Direttore di " MERATE ONLINE", apprendo da fonti giornalistiche e governative che il neo Vice Ministro dell'Economia LEO, si stia attivando per una riduzione da 4 a 3 aliquote fiscali, pensando di favorire il ceto medio.
Non è così, purtroppo, semplifico un esempio, quello personale, riferito ad un reddito imponibile annuo di appena 27.000 € LORDI, che allo stato attuale sconta un'imposta IRPEF del 25%, grazie ad una misura adottata dal Governo DRAGHI che ne aveva ridotto l'entità dal 27%.
Ora con la ventilata riforma avanzata dal Vice Ministro LEO, io, COME TANTI ALTRI PENSIONATI e lavoratori dipendenti a reddito fisso, appartenenti allo scaglione dei famigerati 28.000 € LORDI ANNUI, tale aliquota fiscale verrebbe innalzata di nuovo al 27% con una maggiorazione dell'imposta che assorbirebbe di fatto la tanto sospirata rivalutazione delle pensioni in corso di applicazione, oltre all'incremento già attuato delle addizionali (regionale e comunale).
Carissimo Direttore, la domanda è lecita: ma a che gioco stanno giocando questi autentici e astuti economisti allo sbaraglio?
Gradirei un suo possibile commento in merito, nella più viva speranza di riuscire a bloccare questo ignobile tentativo di estorcere un aggravio davvero inaudito ed incomprensibile.
Abbiamo bisogno di un alleggerimento fiscale a 360° per poter rilanciare la nostra economia, evitando, se possibile, di attuare politiche rigoriste molto discutibili sul piano etico e sociale.
Con i migliori saluti
Non è così, purtroppo, semplifico un esempio, quello personale, riferito ad un reddito imponibile annuo di appena 27.000 € LORDI, che allo stato attuale sconta un'imposta IRPEF del 25%, grazie ad una misura adottata dal Governo DRAGHI che ne aveva ridotto l'entità dal 27%.
Ora con la ventilata riforma avanzata dal Vice Ministro LEO, io, COME TANTI ALTRI PENSIONATI e lavoratori dipendenti a reddito fisso, appartenenti allo scaglione dei famigerati 28.000 € LORDI ANNUI, tale aliquota fiscale verrebbe innalzata di nuovo al 27% con una maggiorazione dell'imposta che assorbirebbe di fatto la tanto sospirata rivalutazione delle pensioni in corso di applicazione, oltre all'incremento già attuato delle addizionali (regionale e comunale).
Carissimo Direttore, la domanda è lecita: ma a che gioco stanno giocando questi autentici e astuti economisti allo sbaraglio?
Gradirei un suo possibile commento in merito, nella più viva speranza di riuscire a bloccare questo ignobile tentativo di estorcere un aggravio davvero inaudito ed incomprensibile.
Abbiamo bisogno di un alleggerimento fiscale a 360° per poter rilanciare la nostra economia, evitando, se possibile, di attuare politiche rigoriste molto discutibili sul piano etico e sociale.
Con i migliori saluti
Francesco Mastropaolo