Cernusco: gli alpini, la famiglia Lurani e gli amici porgono l'ultimo saluto a Carletto



Chiesa gremita per porgere l’ultimo saluto all’alpino Carletto Fumagalli. In chiesa parrocchiale a Cernusco Lombardone, nella tarda mattinata di oggi, lunedì 23 gennaio, erano tantissime le penne nere, come gesto di affetto e riconoscenza per il grande impegno da volontario che ha caratterizzato il suo modo di fare.



A celebrare le esequie è stato il parroco don Alfredo Maggioni, che ha confessato di aver trovato conforto nella preghiera a seguito della tragica notizia. Pensieri e preghiere che hanno accompagnato il sacerdote in queste due settimane, dalla morte di Carlo Fumagalli nello scorso 8 gennaio, quando l’anziano è stato coinvolto in un’incidente stradale mentre stava attraversando la strada al confine tra Cernusco e Merate.



“Facciamo bene a essere qui, dobbiamo aiutare Carletto a rispondere alle sue domande sul percorso della fede, che trovano risposte in Dio”. Don Alfredo ha concluso rivolgendo un’invocazione a Dio affinché “ci aiuti a trovare pensieri sereni anche davanti ad una morte tragica”.



A conclusione della funzione liturgica è stata letta una lettera inviata da Francisca Lurani, anche a nome di suo figlio Federico. Parole che hanno testimoniato come la famiglia Lurani Cernuschi considerasse Carlo Fumagalli uno di famiglia, dopo tanti anni in cui sia lui che suo padre Mario prima avevano prestato servizio presso la villa cernuschese. I Lurani hanno tenuto a ricordare le virtù della costanza e dell’unione in Carletto. “Attraverso di lui, testimone silenzioso del tempo che fu per noi la storia della nostra famiglia a Cernusco. Con Carletto, il nostro caro adorato Carletto, se ne va un pezzo di storia: la storia dei Lurani di Cernusco”.






“Non dobbiamo essere oltremodo tristi se non per le circostanze della sua tragica dipartita. Dobbiamo gioire di aver goduto del suo occhio vigile e della sua anima dolce nel mantenere quella che è stata la nostra, seppur passeggera, impronta della storia di Cernusco fino ad oggi. Carletto nacque Fumagalli ma, almeno per me nel mio piccolo, si addormenta Lurani”. La vicinanza è stata tale che i Lurani avevano offerto uno spazio nella cappella di famiglia. Le ceneri di Carletto saranno tuttavia tumulate vicino ai suoi cari, per permettere più agevolmente ai suoi amici di andarlo a trovare al cimitero del paese.





La funzione funebre si è conclusa in chiesa con la preghiera dell’alpino. Poi, sul sagrato, attorno alla bara le penne nere hanno intonato, circondate da un ossequioso silenzio, il canto “Signore delle cime”.
M. P.
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