Santa Maria: la festa patronale dell'Unione con la benedizione degli animali e i nidi
Durante la Messa delle 15 monsignor Carlo Faccendini ha rivolto un messaggio a tutti i fedeli: "Dio ci chiama a svolgere i compiti che la vita ci assegna. Non dobbiamo cercare strade che non ci appartengono. Per essere bravi cristiani e puntare alla santità il nostro dovere è vivere al meglio delle nostre possibilità, che sia aver cura della propria famiglia o amministrare al meglio il proprio Comune". Un messaggio che ha raggiunto anche i sindaci Efrem Brambilla e Marco Panzeri presenti nelle prime file e reduci da settimane un po' burrascose per gli enti a loro affidati.
Al di fuori delle porte della parrochiale, al termine della celebrazione eucaristica, tanti bambini e adulti si sono radunati con i propri amici a "4 zampe" e non, tra cani, gatti, uccelli, criceti ed un asino, per farli benedire. Terminato il saluto agli animali, i cittadini hanno potuto comprare i tradizionali ravioli dolci di Sant'Antonio. Le parte culinaria della festa era però iniziate all'ora di pranzo quando all'oratorio sono stati distributi cotechini con lenticchie e trippa, ossia piatti tipici della produzione rurale.
Ad unirsi in questa ricorrenza anche l'iniziativa della biblioteca dell'Unione che ha organizzato nella mattinata un laboratorio dove un centinaio di bambini, ha realizzato 60 casette per gli uccelli. L'attività si è svolta su due reparti, quello di falegnameria e quello più ludico del disegno e pittura. Grazie all'aiuto dei volontari Remo, Enrico, Tiziano, Franco e Alessandro il laboratorio è stato un vero e proprio successo, dato anche il clima festoso ed allegro. Nel pomeriggio invece è stato disposto un banco in Sala Civica, su cui sono stati posizionati numerosi libri in omaggio.