I ''pochi'' Vigili del Fuoco di Merate...

Avevo aggettivato il tema come "delicatissimo" proprio per non entrare nel merito. Ma la rozza lettera del sig.Gigi impone di aprire il libro. Personalmente temo che l'ampliamento della caserma seguirà la china delle Case di Comunità, belle strutture ma prive di operatori. Si investe in conto capitale fingendo di non sapere che mancano risorse per la gestione corrente. Il sig.Gigi dice che ora la situazione è normalizzata. Eppure solo a luglio, cinque mesi fa, il sindacato dei vigili del fuoco denunciava le "..... innumerevoli difficoltà nell'assicurare la copertura del servizio di soccorso da parte del distaccamento volontario di Merate". Ora, o sono stati sviluppati corsi per neo volontari in poche settimane oppure questa copertura egregia dei turni è tutta da dimostrare nel tempo. Ne corrobora la tesi del sig.Gigi il fatto che il comandante non facesse corsi. La professionalità richiesta è sempre maggiore col crescere della casistica delle emergenze che non sono più solo incendi, allagamenti o soccorso persone chiuse in casa o in ascensore. Oggi i fattori di rischio sono sempre maggiori e sempre più pericolosi. Senza un aggiornamento costante è problematico operare con efficacia e sicurezza. Non a caso la cosiddetta "prima partenza" dovrebbe essere a carico dei vigili permanenti mentre i volontari dovrebbero essere di supporto. Quindi il tema vero da affrontare non èa difesa del proprio orticello ma l'ampliamento degli organici di permanenti - oltre che delle strutture - ai quali i volontari si possono onorevolmente affiancare. Invece il livore della lettera del sig.Gigi conferma la volontà ferrea di difendere l'orticello. Rispettabile. Purché però garantisca la massima qualità e professionalità negli interventi. Difficile da ottenere senza un aggiornamento costante e una dedizione a tempo pieno.