Merate: 190 anni fa apriva il primo oratorio del paese nella chiesina di S. Marta. Nel ’65 la grande struttura di don Franco

I moti rivoluzionari causati dallo scandalo della Banca Romana, dalla guerra in Abissinia, dalle rivolte in Sicilia sono ancora lontani ma già l’Italia è percorsa da un forte senso di anticlericalismo. La fine del XIX secolo si preannuncia incandescente ma nelle zone rurali il contado conduce la sua vita umile, povera ma ancora tranquilla, per lo più al servizio per lo più delle famiglie nobili. Tra queste emergeva la famiglia Sala che a Merate aveva villa e coloni e era legata da forte amicizia con Andrea Vanalli (cui è dedicata una strada in città) vicario episcopale. Alessandro Sala, figlio dell’avvocato Gregorio e della nobildonna Borgazzi, nato a Milano il 2 aprile 1809  cresce in questo contesto, assistito nei primi anni da una contadina di fiducia della famiglia. La sua inclinazione verso la vita ecclesiastica appare subito evidente anche se il giovane Alessandro non è quello che si dice “un’aquila”. Nel 1832 viene investito della sacra tonaca e, per via della profonda amicizia con mons. Vanalli assume anche il nome di Andrea. Opera in parrocchia, confessa, predica (facendo largo uso di lacrime) aiuta il prevosto don Eliseo Bordoni. La sua prima estate da sacerdote la trascorre cercando di coinvolgere la gioventù meratese. Ma per ottenere lo scopo ha bisogno di un luogo in cui riunire i giovani del paese in vista dell’inverno, quando anche trascorrere i pomeriggi sul sagrato non è invitante. C’è la chiesetta di Santa Marta, proprio alle spalle della prepositurale. Una chiesina piccola con un giardino adiacente. Ma è già abbastanza per dare riparo ai ragazzi. Nasceva così il primo embrione di oratorio. Quattro anni dopo l’oratorio di Santa Marta si apriva anche alle giovinette, per quanto in un rigoroso distacco dai maschi.


 La chiesa di Santa Marta e il portone


Don Andrea Sala


 
La grotta di Lourdes all'oratorio di Santa Marta

Da allora sono trascorsi 190 anni, la chiesina di Santa Marta è ancora lì, apre sulla via dedicata alla Santa. Il Pozzetto, che più che altrove, per lingua e costumi ricordava il tempo passato è stato cancellato dalla moderna edilizia. Le vestigia della vecchia Merate sono state sepolte sotto il cemento.


Don Elia Caversasio


Gruppo oratoriano (1932)

Nel 1906 a opera del sacerdote don Elia Caversasio viene eretto l’oratorio di via San Rocco che doveva imitare la basilica di Lourdes, ma rimane un’opera incompleta per mancanza di fondi. L’inaugurazione era stata fissata per il 1914 ma a causa della guerra l’effettivo funzionamento fu rinviato al 1918.

Schizzo prospettico dell'erigendo oratorio di Merate
 

L'oratorio ai lavori ultimati

L’8 dicembre 1946 le femmine trovavano nuovo posto nel castello Prinetti, nei vasti saloni sorretti da colonne in pietra, che danno a sud, sul parco del castello. Dopo 114 anni  la vecchia sede di Santa Marta chiudeva i battenti. In quel minuscolo locale erano passati generazioni di meratesi.

Nuova sede dell'oratorio femminile
 
L’8 marzo 1958 il previsto don Franco Longoni deponeva la prima pietra del nuovo oratorio da realizzare sul terreno del parco del Castello, alla presenza del vescovo mons. Sergio Pignedoli. Il nuovo oratorio, costruito con le più moderne strutture anche culturali e sportive veniva inaugurato nel 1965, anno in cui l’indimenticato don Peppino Fumagalli, autentico trascinatore della gioventù cittadina, lasciava la guida dell’oratorio maschile a don Luciano Galbusera da Maresso, per dedicarsi all’oratorio femminile. Non senza un malinconico dispiacere.


Don Franco Longoni


Veduta dell'oratorio nuovo

Per il centenario dell’oratorio giunsero al prevosto in carica, don Angelo Perego (anche a lui è dedicata una via della città, come a Andrea Sala) le felicitazioni di Papa Pio XI Ambrogio Damiano Achille Ratti e dal cardinale Pacelli, futuro Pio XII, dal cardinale Ildefonso Schuster e dal podestà e segretario politico prof. Carlo Baslini.


Inaugurazione oratorio - Ottobre 1965


Don Angelo Perego

Grand. Uff. Prof. Carlo Baslini

A ricordo del fondatore dell’oratorio di Merate, una lapide murata presso l’ingresso della chiesa di S. Marta: “Sostenne e diresse l’Oratorio con paterna sollecitudine, instancabile solerzia, eroici sacrifici, sapiente dottrina, fervida eloquenza e santi accorgimenti fino alla morte”.






Foto di gruppo del 1933. Attori e coristi della "Passione di Cristo"


Gioventù femminile anni Trenta


Oratorio femminile 1956


Squadra calcio anni Cinquanta


Squadra pallavolo 1995


Squadra calcio 1995


Aspiranti di Azione Cattolica nel maggio 1952


Pellegrinaggio a Firenze nel 1998


Squadra dei gialli nel Grest del 2000


Campeggio anni Sessanta



Campeggio 2001


Gara oratoriana 1955


Gioventù femminile di Azione Cattolica negli anni Trenta


50° di sacerdozio di don Angelo Perego nel 1952


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