Prof. Alfonso Iorio, il cuore aperto a tutti
Scuola Media di Rovagnate,
ricordo il mio approccio come giovane insegnante di musica che passa di ruolo.
Ed ecco, (un privilegio averlo conosciuto e costruito con lui un amore per l'Arte), l'incontro con Iorio in Sala insegnanti. Nonostante la figura (immancabile barba), da incutere un po' di soggezione, la mia prima impressione è stata quella di una persona dolcissima e pronta a metterti a tuo agio. Tanti anni insieme con progetti Arte/Musica dove l'obiettivo era l'amore e la passione da far passare agli allievi. Un tono di voce sempre moderato e mai sopra le righe. La capacità straordinaria di saper ascoltare e condividere difficoltà. Questo è il vero insegnante che mette al centro la persona e le capacità assopite di tutti gli allievi. E, allora nasce l'entusiasmo e la voglia di scoprire. L'arte come la musica a sevizio del bene comune. Anche nei Consigli di classe la sua era una presenza di significato perché tutto nasceva spontaneo dal cuore. Un cuore impregnato di Arte, di pazienza, di studio e di ricerca. L'anno scolastico con Iorio era una ricerca di progetti che stimolassero gli allievi ed ecco che il significato autentico della materia Artistica passava attraverso importanti esperienze pratiche. Esposizioni, dipinti, lavori alla creta, uscite ai Musei. Credo che Iorio abbia lasciato un grande messaggio non solo ai tantissimi allievi che ha incontrato, ma soprattutto alle famiglie e ai colleghi. La Scuola oggi deve ritrovare l'entusiasmo per la materia che si insegna. Sono convinto che Iorio abbia fatto passare il vero significato di Educazione artistica. L'arte come la storia o la musica o la matematica devono essere strumenti per far maturare nei ragazzi il rispetto, la ricerca del bello ma soprattutto l'amore per quello che si fa. Non ci sono materie o lavori di serie A o B ma la passione per scoprire le tue capacità e i tuoi talenti che non dimentichiamo ci sono stati donati. Credo che gli angeli in questo Natale abbiano aperto le porte ad Alfonso e la grande Arte infinita lo abbia abbracciato.
ricordo il mio approccio come giovane insegnante di musica che passa di ruolo.
Ed ecco, (un privilegio averlo conosciuto e costruito con lui un amore per l'Arte), l'incontro con Iorio in Sala insegnanti. Nonostante la figura (immancabile barba), da incutere un po' di soggezione, la mia prima impressione è stata quella di una persona dolcissima e pronta a metterti a tuo agio. Tanti anni insieme con progetti Arte/Musica dove l'obiettivo era l'amore e la passione da far passare agli allievi. Un tono di voce sempre moderato e mai sopra le righe. La capacità straordinaria di saper ascoltare e condividere difficoltà. Questo è il vero insegnante che mette al centro la persona e le capacità assopite di tutti gli allievi. E, allora nasce l'entusiasmo e la voglia di scoprire. L'arte come la musica a sevizio del bene comune. Anche nei Consigli di classe la sua era una presenza di significato perché tutto nasceva spontaneo dal cuore. Un cuore impregnato di Arte, di pazienza, di studio e di ricerca. L'anno scolastico con Iorio era una ricerca di progetti che stimolassero gli allievi ed ecco che il significato autentico della materia Artistica passava attraverso importanti esperienze pratiche. Esposizioni, dipinti, lavori alla creta, uscite ai Musei. Credo che Iorio abbia lasciato un grande messaggio non solo ai tantissimi allievi che ha incontrato, ma soprattutto alle famiglie e ai colleghi. La Scuola oggi deve ritrovare l'entusiasmo per la materia che si insegna. Sono convinto che Iorio abbia fatto passare il vero significato di Educazione artistica. L'arte come la storia o la musica o la matematica devono essere strumenti per far maturare nei ragazzi il rispetto, la ricerca del bello ma soprattutto l'amore per quello che si fa. Non ci sono materie o lavori di serie A o B ma la passione per scoprire le tue capacità e i tuoi talenti che non dimentichiamo ci sono stati donati. Credo che gli angeli in questo Natale abbiano aperto le porte ad Alfonso e la grande Arte infinita lo abbia abbracciato.
Antonello Brivio