Vovinam Viet Vo Dao: i campionati a Montichiari

Sabato 10 e domenica 11 dicembre presso il Palageorge di Montichiari si è tenuta la coppa interc ontinentale di Vovinam vievodao dedicata al Gran Maestro Nguyen Van Chieu .Un evento fortemente voluto da Vovinam Italia non solo per celebrare la figura del maestro Chieu, che ha lasciato un grande vuoto all’interno di questa disciplina, ma anche per inaugurare quella che sarà senza dubbio una brillante stagione sportiva, ricca di competizioni internazionali.



Il merito dell’ottima riuscita dell’evento va senza dubbio a tutte le associazione che sviluppano il Vovinam Vietvodao sul territorio italiano ( A.s.c.o. Promotion,a.s.d. Vvsport, a.s.d. Vo Duong Gorla, a.s.d. Parco del Ticino, a.s.d. Sunmoon) le quali hanno supportato l’organizzazione tra cui prima fra tutte l’ a.s.d. Zona Dinamica che ha ospitato la gara in quel di Brescia.

L’evento prevedeva la partecipazione di tutte le nazioni europee ed extraeuropee, tra queste ultime Algeria, Costa d’avorio, Thailandia e Vietnam. Per problemi tecnici e di visto alcune di loro non hanno potuto prendere parte alla coppa,ma la presenza del team vietnamita ha comunque entusiasmato i morali.



Sei le nazioni in gara: Italia, Romania, Germania, Belgio, Francia e Vietnam. Sette le categorie tecniche da disputare e tre quelle di combattimento. Per agguantare la coppa ogni nazione ha dovuto aggiudicarsi un posto sul podio e partecipare in tutte le categorie: 10 punti ad ogni oro, 8 agli argenti, 6 ai bronzi e 2 punti per la presenza in categoria senza medaglia. Il team italiano, guidato dai coach Monica Scarano,Castellani Andrea e Maltagliati Stefano, era composto da 13 atleti: i sei combattenti Rebecca Recalcati, Annachiara Pedretti, Laura Maffini, Consonni Lorenzo,Colombo Matteo e i sette tecnici Giorgia Guzzi, Melissa Opreni, Lorenzo De Oliveira, Giovanni Di Filippo, Federico Melzi, Mazza Francesca, Pietro Marchetti e Di Nardi Iris. Gli utlimi tre insieme al combattente Consonni si allenano presso l’a.s.d. vvsport di Lomagna guidati dal maestro Di Nardi, che in questa occasione si è rimessa alla prova guadagnandosi un posto nella nazionale come atleta all’età di 43 anni.



Le prestazioni di tutti i ragazzi del team si sono rivelate all’altezza della situazione e, nonostante il team vietnamita abbia sbaragliato tutte le nazioni europee a livello di medagliere aggiudicandosi 5 ori nelle categorie tecniche, l’Italia è riuscita ad arrivare al terzo posto della classifica per medaglie e prima nella classifica dei punti per la coppa. Con 64 punti,contro i 50 del Vietnam e i 46 della Francia, l’Italia vince la coppa intercontinentale Gran Master Nguyen Van Chieu 2022.

Il bottino di medaglie che ha permesso questa grande vittoria è stato collezionato da Lorenzo De Oliveira e Giovanni Di Filippo con il loro magnifico oro nella categoria song luyen dao;a seguire quattro medaglie d’argento: una della veterana della squadra Iris Di Nardi nella forma di spada battuta solo dal maestro vietnamita Mai Kim Thuy, una da Giorgia Guzzi nella categoria long ho quyen, di nuovo Lorenzo e Giovanni nel song luyen ba e l’ultima dal combattente Consonni Lorenzo nella categoria meno 70kg. Infine i tre bronzi di Federico Melzi nella forma di spada maschile, Francesca Mazza e Marchetti Pietro nella categoria di difesa femminile e Colombo Matteo nel combattimento meno 65 kg.



Gli organizzatori e tutti i maestri Italiani sono orgogliosi di questo risultato e si aspettano molto anche dai futuri eventi in programma: il campionato europeo junior che si terrà a luglio presso Tenerife e il mondiale che si terrà a novembre in Vietnam. Riflessioni di Iris Di Nardi, maestro di Vovinam Italia, coach della nazionale junior ed in questa occasione atleta della nazionale senior: Ritornare a gareggiare dopo quattro anni di fermo non è stato semplice: la prima competizione con la cintura da maestro, 43 anni sulle spalle, le aspettative dei compagni, degli allievi, dei coach. Mai mi ha lasciato la consapevolezza che non si smette di imparare, di migliorarsi, di ricercare la perfezione e questo nonostante gli anni di esperienza, nonostante le tante gare disputate sia in Italia che all’estero anche ad alti livelli. Rimettersi alla prova è stata però una mia scelta dettata dalla ricerca di un risveglio di vecchie emozioni: l’incontro, la condivisione, l’attesa, il tacito scambio di sguardi pre-tatami, la tensione che sale dalle viscere e che poi esplode nell’esecuzione della tecnica. Fatica, paura, gioia,vittorie e sconfitte, abbracci e saluti….mi mancava tutto questo e ora sono contenta di averci riprovato e di aver portato a casa ciò che vale più di una medaglia: dei nuovi ricordi da custodire come tesori.
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