Merate: 40 anni fa veniva inaugurato l’ITS Francesco Viganò dal ministro alla P.I. Bodrato. Dieci anni dopo i primi scioperi
Dopo la seconda guerra mondiale, cessato il funzionamento del Ginnasio e del Liceo Scientifico legalmente riconosciuto, a Merate funzionava soltanto l’istituto magistrale “B.V. Maria”. Agli inizi degli anni sessanta si faceva particolarmente insistente l’esigenza di dotare la città di scuole superiori. Una prima risposta venne dalla Fondazione Frisia che istituì corsi serali privati per ragionieri che permisero a giovani volonterosi di prepararsi agli esami per il conseguimento del diploma di ragioniere. Da parte sua l’Amministrazione comunale tramite la provincia di Como inoltrava al Ministero della Pubblica Istruzione istanza per istituire in Merate una sezione staccata dell’ITSC “G. Parini” di Lecco. Concessa la sezione staccata venne predisposta una sede provvisoria presso l’ex Civico Collegio A. Manzoni con la realizzazione di sei nuove aule sopra le cinque classi, potendo così acquisire l’autonomia funzionale rispetto alla sede di Lecco. Nel frattempo il Comune reperiva e metteva a disposizione dell’Amministrazione provinciale di Como il terreno a sud di via Alcide De Gasperi per la costruzione di una nuova sede propria. I lavori iniziarono tra il 1978 e il 1979 e furono ultimati a fine 1981. Il trasferimento progressivo avvenne a partire dal 18 gennaio 1982. Ma l’inaugurazione ufficiale porta la data del 25 ottobre 1982 – 40 anni fa – a opera dell’allora ministro della P.I. Guido Bodrato, accompagnato dal presidente della Provincia di Como Giovanni Fiamminghi, dalla preside Itala Aiello, dal leader Dc Cesare Golfari, dal sindaco di Merate Giuseppe Ghezzi e dall’assessore Luigi Zappa. Tantissime la autorità civili e militari al seguito del corteo.
Giunto a Merate alle 9.30 di quel lunedì l’on. Bodrato ebbe modo di parlare con docenti e studenti oltre che con i vertici politici locali che già spingevano per ottenere anche una sezione del Liceo Scientifico G.B. Grassi.
La scuola è stata subito intitolata al professor Francesco Viganò uno dei più grandi pionieri del movimento cooperativo italiano, nativo di Merate, al quale va il merito di aver fondato proprio nella sua città la banca popolare Briantea, in forma di cooperativa, nel 1874. Prima di allora il prof.Viganò aveva partecipato alla fondazione della Banca popolare di Milano, della Banca Popolare di Credito di Bologna e aveva fondato la Banca Popolare di Intra. Il 31 maggio 1874 all’albergo di Carzaniga aveva riunito imprenditori, artigiani e contadini per proporre la costituzione della Banca Popolare Briantea. Il 14 giugno già si teneva l’assemblea per la nomina delle cariche sociali con la presidenza onoraria proprio a Francesco Viganò e il 17 gennaio 1875 la Banca iniziava a operare.
Il complesso scolastico sorge su un’area di 36mila metri quadrati, è stata realizzata dall’Impresa Colombo di Lecco ed è costata 3.5 miliardi di lire. In sede progettuale erano state previste 24 aule, sei aule speciali e una palestra di 45 metri per 25 eventualmente divisibile.
Non tutto però era andato per il verso giusto. Appena 10 anni dopo la costruzione mostrava i segni di un lavoro forse frettoloso con infiltrazioni d’acqua nelle aule e nella palestra. I ragazzi spesso dovevano pulire la sedia dai pezzi d’intonaco e dall’acqua prima di sedersi. E del resto un tecnico inviato dall’Ussl di Como aveva confermato che non erano rispettate le norme previste da un decreto ministeriale dl 1988.
Allora gli studenti erano scesi in sciopero appoggiati nelle motivazioni, ma non nel metodo, dalla preside Aiello.
La preside Itala Aiello
Nel frattempo alcune problematiche iniziali, come l’asfaltatura della strada e una rotatoria di sicurezza oltre alla piazzola per la fermata dei pullman erano state risolte. Ma restava la mancata manutenzione e forse, essendo trascorsi solo dieci anni dalla costruzione anche qualche problema strutturale. Poi risolto.
Intanto si faceva pressante anche la necessità di avviare un corso liceale. Così nel 1984 veniva istituita una sezione staccata del Liceo Scientifico “G.B. Grassi” di Lecco. Su richiesta dell’Amministrazione comunale la Giunta Meratese, ancora guidata da Giuseppe Ghezzi cui successe Giacomo Romerio, metteva a disposizione altri 9mila metri quadrati di terreno sulla piattaforma del “Viganò”, dando così vita ad un polo delle superiore per un bacino di almeno 100mila abitanti distribuiti nei comuni del distretto sanitario meratese-casatese. Grazie ai fondi provinciali – e all’impegno di Giliola Sironi in particolare – nel 1988 anche Merate disponeva di un liceo scientifico intitolato nel 1989 a Maria Gaetana Agnesi, insigne matematica, milanese di origine – dove ha vissuto tra il 1718 e il 1799 – ma montevecchina di adozione avendo soggiornato spesso nella residenza di famiglia, appena sotto il Santuario. In grado di parlare fluidamente italiano, tedesco, francese, latino, greco, spagnolo e ebraico negli ultimi anni Maria Gaetana dedicò il proprio tempo a insegnare a fratelli, sorelle, servitù dando ospitalità a poveri e diseredati. Oggi l’istituto mette a disposizione tre distinti percorsi: liceo scientifico – liceo scientifico con opzione scienze applicate – liceo linguistico.
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