Merate, bollettini parrocchiali digitali nr.19/1925:  le note agricole su mais, frumento e patate. Il sacrificio dei missionari

E siamo a gennaio 1925, terzo anno dell'era fascista. Ma il Bollettino non sembra accorgersene, nonostante in passato non abbia disdegnato la discesa su temi politici. L'articolo di fondo, come di consueto è dedicato all'anno nuovo che è l'anno del Giubileo, l'anno santo.

 

Lo stesso pezzo centrale è dedicato al Giubileo. Il pezzo di colore è titolato "Il martirio del marito" , evidentemente nella redazione non mancano soggetti misogeni. Alla moglie viene attribuito il vezzo di parlare dalla mattina alla sera martellando il povero marito, tanto che questo pur di fuggire rompe una costosa vetrina di un negozio riuscendo così a farsi arrestare.

La nota agricola del professor Sironi è sul colera dei polli

 

FEBBRAIO 1925

Dopo le consuete pagine di pubblicità l'articolo portante verte sulle quarantore ma decanta i benefici dell'esposizione al sole che avrebbe effetti portentosi su microbi implacabili, piaghe cancrenose e così via. Il parallelismo con le sante quarantore come medicamento dell'anima è presto fatto. Prima della pagina sull'anno giubilare, un articolo molto critico verso il carnevale.

 

Sempre di grande interesse la nota agricola che qui si occupa delle cure al grano da iniziare verso la fine dell'inverno.

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MARZO 1925

Il Bollettino del mese riprende le storie del coraggio missionario in terre pericolose. A febbraio aveva raccontato di una tigre che sbranava soprattutto bambini. In questo numero si racconta la storia di un missionario eroico che perde la vita nel dare la caccia al felino, responsabile di uccisioni di donne e bambini. Vi proponiamo la storia integrale.

 

La cura dei pratica è il tema dell'intervento dell'esperto botanico prof. Sironi che firma la rubrica "Nota agricola".

Dopo il consueto calendario religioso e la statistica demografica parrocchiale, le pagine pubblicitarie con le principali attività dell'epoca attive a Merate.


APRILE 1925

La penitenza quaresimale è l'articolo visibile di fondo. Invita al rispetto del digiuno e del venerdì di magro, tradizioni spesso ignorate dai genitori con effetti ancor peggiori sui figli.

Altri articoli sono dedicati alla bestemmia declinata al femminile e all'esempio di un militare che, a dispetto degli altri 24 commilitoni, prega ogni sera. La nota agricola insegna a come ottenere maggiori rendimenti dalla coltivazione della patata.

 

MAGGIO 1925

Tema del mese, naturalmente Maria, cui maggio è tradizionalmente dedicato. Ma il Prevosto si lamenta di come ormai questa tradizione stia perdendo la sua importanza tra i pur buoni meratesi. Merita la lettura integrale della lettera del prevosto ai fedeli.

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Interessante anche il pezzo titolato La Grande scelta, cioè il manuale per scegliere la moglie o il marito.

La nota agricola del prof. Sironi si concentra sull'uso della calce nei terreni.

 

GIUGNO 1925

Il Bollettino ricorda la Messa d'oro di mons. Federico Colombo.

Da leggere d'uni fiato il breve pezzo titolato "Un proverbio per chi si sposa"......

 

Un altro esempio di presunta misoginia la troviamo nell'articolo una ricetta di S. Filippo a pagina 14 dove il santo invita la moglie a tenere l'acqua in bocca anche se il marito urla e la insulta. Solo così, la smetterà. Mah......!

 

LUGLIO 1925

L'editoriale di luglio del Prevosto è titolato in modo secco: "Assenti". La causa? I tanti meratesi che disertano la messa domenicale, al più vanno in qualche santuario vicino. E i giovani che anziché andare negli oratori trascorrono i pomeriggi domenicali all'osteria, in piazza, a vedere partite di pallone, a girare a zonzo spesso, le giovinette, in abiti succinti. E tutto ciò si riflette anche sul bilancio parrocchiale che soffre per la scarsità di oboli.

La consueta nota agricola spiega come contrastare gli attacchi della peronospera nelle viti e nelle patate. Interessate anche il metodo illustrato per distruggere le grillotalpe.

 

AGOSTO 1925

L'editoriale è dedicato alle vacanze estive di ragazzi e ragazze. Si suggerisce naturalmente l'iscrizione al "Ricreatorio feriale" che, ogni giorno, si apre con la Messa delle 8 cui segue una mezzora di catechismo. Poi "lavori donneschi di istruzione e giuochi". E per i genitori, le vacanze? "...I genitori coscienziosi devono già essere persuasi che per loro il tempo di fare vera vacanza non esiste, se non in Paradiso". Alleluia.

Per la "Modestia della Chiesa, alle donne si chiede rigorosamente entrando nel Tempio: capo coperto e abito conveniente, senza scollature e maniche intere fino ai polsi...".

 

SETTEMBRE 1925

La pagina di apertura è dedicata alla natività di Maria SS. E offre lo spunto all'articolista per soffermarsi sul nome che - a suo parere - non viene più dati alle bambine in quanto ". . . . oggi i moderni sposini cercano nei romanzi i nomi esotici con cui chiamare le loro creature, e intorno a noi è una fioritura di parole strane, selvagge, insignificanti, più adatti a bestioline che ai figli di cristiani. Adesso dicono che il nome Maria è giù di moda, è un nome di contadina, di ignorante e le nostre signorine se ne vergognano come di una cosa volgare. Intanto si vede che fiori di virtù e di onestà ci crescono intorno...".

Il professor Sironi intrattiene i lettori sui metodi per conservare il grano, escludendo ovviamente i grandi silos.

 

OTTOBRE 1925

Il Rosario è il tema del mese. A introdurlo fu Domenico Guzman nel XII secolo quando infiammava la battaglia contro gli Albigesi. Segue un lungo racconto tra storia e leggenda sul potere del Rosario con un viaggio storico fino alla battaglia di Lepanto.

Interessante la scuola avviata presso l'oratorio femminile.

 

La nota agricola è dedicata alla cantina, partendo dalla raccolta dell'uva, la pigiatura e l'imbottigliamento. Ma in coda il prof. Sironi ha ricordato il decalogo del buon coltivatore di frumento.

 

DICEMBRE 1925

L'ultimo mese dell'anno, è il titolo del pezzo di apertura "... dicembre, ammantellato di nebbia e di brina non è però un mese triste. Per noi meratesi e ambrosiani per giunta il mese si apre con la festa del grande Patrono, Ambrogio che prelude alla letizia della visione bianca e azzurra dell'Immacolata il 7 e 8 dicembre . . .e poi la grande novena . . la novena di natale".

I racconti del mese si trovano alle pagine 10 e 11. Ecco un estratto.

 

Quante cose si scoprono sulla patata, per noi che a mala pena abbiamo un piccolo orticello è davvero curioso. Ecco il testo del prof. Sironi che ci spiega come conservare bene la patata.

 

 

 



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19/continua

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