Santa Maria Hoè: il cardinale Gianfranco Ravasi su tv2000 racconta il suo Natale

Coloro che hanno avuto modo di seguire (e ci auguriamo siano stati tanti lungo l'intero arco dello stivale Italia con relative isole) la trasmissione "Ora solare" condotta da Paola Saluzzi su TV 2000 si saranno chiesti dove fosse il Comune di Santa Maria Hoè, menzionato più volte dal cardinale Gianfranco Ravasi, ospite della puntata.
La trasmissione è andata in onda nella prima ora del giorno della vigilia di Natale ed era dedicata ai "Miei Natali di bambino", avvenuti appunto in casa nella nonna a Santa Maria Hoè. C'era l'intera famiglia Ravasi, formata dai genitori, dal futuro cardinale e da due sorelle. Ravasi ha avuto modo di ricordare anche i tristi Natali precedenti, quando il papà era assente alla ricorrenza natalizia perchè trattenuto in Sicilia dove era militare durante la seconda guerra mondiale. A Santa Maria Hoè il bambino Ravasi sentiva il fischio del treno della linea Milano-Lecco.
Ebbene Santa Maria Hoè è un Comune di 2177 abitanti, ora in provincia di Lecco, ma negli anni del Natale più giovanile di Ravasi ancora in provincia di Como.
Nell'ora di trasmissione, condotta con la consueta esperienza e professionalità dalla giornalista romana Paola Saluzzi, il cardinale Ravasi si è allungato su considerazioni, riflessioni, menzioni a tutto campo, di straordinaria conoscenza e sapienza. E' stato un cammino storico attraverso i secoli, anche antecedenti la nascita del Figlio di Dio divenuto uomo nella capanna di Betlemme.
Nella ricchezza della trasmissione il cardinale ha riferito anche che la Basilica delle Beatitudini nell'attuale Israele, venne salvata dalla distruzione prevista dall'invasione persiana del 6° secolo, contro tutti i simboli e le strutture della Cristianità, perché il re invasore che ne aveva deciso la distruzione si fermò quando vide che i Re Magi diretti alla mangiatoia di Gesù Bambino indossavano costumi tradizionali della Persia. Nella menzione di frasi singolari o di proverbi, il più interessante è stato sicuramente quello attribuito ad una provenienza araba che dichiara "Attenzione, quando tu maledici un nemico con tre dita puntate contro di lui, ricordati che altre due sono rivolte verso di te".
Conosciutissimo nel territorio di Merate e della Brianza, ordinato prete nel 1966 per la Diocesi di Milano, compagno di Messa del vescovo Luigi Stucchi, recentemente scomparso, il cardinale Ravasi ha ormai radici anche lecchesi, con i soggiorni estivi fra Guello e Civenna, sulle pendici del mitico Ghisallo dove una "lingua" di Limonta si spinge sulla strada resa famosa dal santuario dei ciclisti.
Quest'anno alla Madonna del Moletto di Limonta, nella celebrazione serale di ferragosto, con barche illuminate, è intervenuto l'arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini. Il cardinale Ravasi è stato più volte presente. A Civenna ha presieduto la cerimonia di intitolazione della locale biblioteca al noto scrittore Luigi Santucci, fedelissimo della località sin dagli anni del non dimenticato parroco don Alberto Rozzoni, poi canonico nel Duomo di Milano con importanti incarichi a livello diocesano. Il giorno dell'inaugurazione della biblioteca a Luigi Santucci, romanziere, saggista, poeta e drammaturgo di Milano, considerato dalla critica uno dei maggiori autori della seconda metà del Novecento italiano, era parroco di Civenna un altro compagno di Messa del cardinale Ravasi, don Antonio Crippa, nativo di Oggiono.
Aloisio Bonfanti
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.