Vediamo di ragionare
Devo mio malgrado ripartecipare alla sconcertante diatriba, in merito alla parziale recessione di alcuni servizi dall'Unione Lombarda della Valletta da parte della Giunta comunale, e ratificata in una sessione del Consiglio Comunale di Santa Maria Hoè. Quindi ritengo ingiusto attribuire al Sindaco Brambilla il ruolo di podestà.
Purtroppo il rapporto politico fra contendenti ha assunto forme di personalismo inquietante, a scapito di scelte razionali in merito ai servizi erogati dall'unione; probabilmente "quel matrimonio non s'era da fare" (anche io sfrutto il buon Alessandro) la costruzione della struttura ha creato una supremazia del comune della Valletta a danno di Santa Maria, non a caso fu Il Presidente dell'unione Panzeri, allora solo Sindaco di Rovagnate e Perego, a dettare le condizioni al Sindaco La Mancusa di Santa Maria, con conseguente squilibrio fra i due enti; era comunque prevista la recessione dopo dieci anni.
Certo consorziare i piccoli comuni potrebbe significare un vantaggio economico per la popolazione, se funziona, in questo caso non ha funzionato, meglio un divorzio che continui litigi.
Se fossi un ex amministratore del mio comune, eviterei grotteschi appelli con previsioni alla Cassandra, ritengo senza cattiveria, non onesto evitare di partecipare alle elezioni, per poi fare opposizione dall'esterno, tentando di creare disagio negli abitanti di Santa Maria, è un ruolo che lascerei in esclusiva a Don Giorgio.
Come ha ammesso il Buon Gianfranco la gente non vuole che prosegua l'esperienza, la prova è riconducibile ai risultati ottenuti con la giusta iniziativa di raccogliere le firme per chiedere ai due Sindaci di fare pace, settanta firme a Santa Maria e cento cinquanta alla Valletta, lascio ai lettori il conteggio sulle percentuali.
Chiedo quindi ai firmatari dell'appello che conosco come persone per bene, di aiutare il nostro Sindaco a superare il non facile momento.
Grazie per l'attenzione