Meratese: 2 anni in abbreviato a un padre di famiglia per le 'attenzioni' verso la figlia
Il tribunale di Lecco
I fatti al centro del fascicolo penale risalgono a un paio di anni fa, quando sono appunto emerse le presunte attenzioni morbose che il padre avrebbe riservato alla ragazzina, nel frattempo allontanata dal contesto familiare (così come il genitore) e inserita in una comunità.
Secondo le accuse contestate dalla Procura, l'africano avrebbe palpeggiato la giovanissima fra le mura domestiche, all'interno dell'abitazione dove la famiglia risiedeva, cercando anche di ''strapparle'' dei baci. Le indagini affidate alla Squadra Mobile della Questura di Lecco e allora coordinate dal sostituto procuratore Andrea Figoni (nel frattempo trasferito a Cremona) sono sfociate in un fascicolo giunto, sul finire del mese di novembre, all'attenzione del giudice Catalano che stamani ha pronunciato sentenza di condanna nei confronti dell'imputato.
Accolta la richiesta del pubblico ministero Chiara Di Francesco (oggi sostituita dal collega Pasquale Gaspare Esposito ndr) che la scorsa udienza aveva ipotizzato una pena di due anni nei confronti dell'africano, presente personalmente in aula insieme al proprio legale, l'avvocato Alessandra Maggi, e ad un'interprete per meglio comprendere i passaggi tecnici del processo penale. Dopo lo spazio riservato alle repliche, il giudice si è ritirato in camera di consiglio, pronunciando infine una sentenza di condanna (in abbreviato), per il quarantenne, che ha ottenuto il beneficio della pena sospesa.
G. C.