Osnago: sul trasporto scolastico infiamma la polemica e Riva dà del fascista a Brivio

È ancora bagarre in Consiglio comunale a Osnago sul trasporto scolastico. Con un’interrogazione fatta recapitare dal gruppo di minoranza due giorni prima della seduta, è stato chiesto conto delle attese tra primo e secondo turno dell’autobus sia all’andata che al ritorno. Un’attesa di 20 minuti circa secondo programma, ma che in caso di contrattempi e traffico avrebbe raggiunto fino ai 40 minuti. Per Riva il servizio di trasporto ad oggi non sarebbe dignitoso e, ha aggiunto il consigliere, “non rispecchia quanto ipotizzato nel momento dell’iscrizione”. Ha poi paventato il rischio di una disiscrizione al trasporto scolastico di molti alunni tanto da far aleggiare l’ipotesi del danno erariale.


Il sindaco Paolo Brivio

La questione ha surriscaldato l’aula consiliare facendo sfogare la tensione sul pretesto del rispetto del Regolamento sul Consiglio comunale, agitato dagli uni e dagli altri. Il punto è stato discusso, ma il sindaco Paolo Brivio nelle premesse ha fatto intendere che si trattasse di una gentile concessione, perché – Regolamento alla mano – si sarebbe dovuto rimandare la trattazione alla successiva convocazione visti i tempi ristretti della missiva da parte dell’opposizione. Di contro Riva ha sostenuto che in virtù di un altro articolo del Regolamento il Consiglio si sarebbe dovuto esprimere sull’urgenza dell’argomento posto dalla minoranza. Tutto regolare dunque secondo il capogruppo di Orgoglio Osnago.


Il capogruppo di Orgoglio Osnago Marco Riva

Nel corso del dibattito il primo cittadino ha di nuovo richiamato il Regolamento affermando che i 5 minuti di discussione previsti erano stati abbondantemente esauriti. Palese la stizza di Riva che a microfono spento ha dato del fascista al sindaco. “Affermazione che respingo al mittente con qualche ragione politica” ha prontamente replicato Brivio, chiedendo al segretario di prendere nota. Non ha voluto passarci sopra nemmeno il capogruppo di maggioranza Federico Dusi: “Mi auguro che le parole del consigliere Riva vengano smentite con delle scuse perché sarebbero gravi e mi auguro che subito gli altri consiglieri si dissocino”.


Il capogruppo di Progetto Osnago Federico Dusi

Scuse che sono poi arrivate, con l’aggiunta però del carico da 90: “Mi scuso, sono stato troppo approssimativo. Non volevo dare del fascista al sindaco, ma volevo dire che impedire di parlare è un tipico atteggiamento fascista – ha ribattuto Marco Riva – Questo appellativo non spettava solo al sindaco ma anche al fatto che il Consiglio accetti che di fronte a una cosa scortese si eviti di parlare o si cerchi di aggirare un Regolamento. Non è sicuramente un comportamento democratico”. Quindi la replica di Brivio: “Non ho notizia nel periodo fascista di istanze poste nelle aule parlamentari in cui si rispondeva anticipatamente rispetto a quanto previsto dal Regolamento”.


A difesa di Riva è intervenuto invece il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi, che è tornato sul “peccato originale” della maggioranza di non aver accettato la proposta di istituire il question time. Non sarà infatti un caso che da quel momento la minoranza sta continuando a proporre interpellanze e interrogazioni a ridosso delle convocazioni e oltre. Poi ha insinuato: “Non siete qui a fare i burocrati, ma a rispondere alle richieste dei cittadini, anziché leggere il Regolamento, contare i minuti e fare i capziosi con la lettura delle norme. Non avete accettato il question time perché non siete in grado di rispondere”.


Il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi

“Fuffa retorica” per il sindaco che ha sostenuto: “Anche i sassi hanno capito che da un anno e mezzo state facendo campagna elettorale”.

Venendo al tema in oggetto l’assessore Tullia Ascari ha spiegato che il trasportatore Marasco ha motivato i ritardi sostenendo che nel periodo natalizio si intensifica il traffico viario. Al rientro scolastico dopo le festività i tempi dovrebbero tornare regolari. L’assessore ha inoltre affermato che l’amministrazione si è spesa per attenuare i disagi delle attese per i bambini che aspettano il secondo turno. Ha citato quindi un recente colloquio con la dirigente scolastica, che avrebbe concesso di trattenere gli studenti all’interno dell’edificio della scuola media di Moscoro per dieci minuti. Questo sarà valido sia per i ragazzi che arrivano prima a scuola al mattino sia chi attende all’uscita. Non dovrà essere ritenuto però un periodo scolastico.


Il gruppo di maggioranza

Non è rimasto soddisfatto il consigliere Riva: “Ci sono voluti quattro mesi per ottenere questa risposta dopo tre nostre interpellanze. Non mi sembra ancora la soluzione ideale e la risposta mi è parsa aleatoria”.

Di altro avviso il sindaco, che ha invece ringraziato l’assessore per aver raggiunto un accordo con l’Istituto comprensivo: “Alcuni Comuni non hanno chiesto e ottenuto un risultato simile in più anni. Noi ci siamo riusciti in tre mesi”. Ha alzato la voce allora il consigliere Vittorio Bonanomi, non contento delle lungaggini. Spazientito Brivio è passato al contrattacco: “Se questo l’ha capito matureremo un briciolo di stima nei confronti della sua intelligenza, altrimenti andiamo avanti a litigare”.


Il gruppo di minoranza

Da notare anche la frecciatina a livello sovracomunale, contro Cernusco e Montevecchia, che è stata ripetuta anche su un altro punto, quello sulla convenzione con Lomagna e Olgiate Molgora per la condivisione del segretario Giovanni Balestra, che starà 12 ore in ognuno dei tre Enti alla settimana (si veniva da 8 ore a Olgiate Molgora e 14 per Osnago e Lomagna), con la guida che Olgiate “scippa” a Lomagna. In precedenza, per diversi anni, l’accordo aveva interessato oltre a Osnago e Lomagna anche Cernusco e Montevecchia. Il loro tirarsi indietro è stata definita da Brivio una scelta “non felicissima e non comprensibile”. “Speriamo che prima o poi tornino sui propri passi” ha chiosato il sindaco, sottolineando che i due Enti limitrofi non hanno un segretario e si servono di un vice. È intervenuto allora Bonanomi dai banchi dell’opposizione: “Gli altri Comuni avranno avuto i loro motivi”.

Cernusco e Montevecchia sono stati infine citati per l’accordo sulla gestione della scuola media, che continua a vedere a capo Lomagna: “Gli anni scorsi ci eravamo detti di applicare una turnazione al capoconvenzione per il carico di lavoro. Negli ultimi incontri avuti, Cernusco e Montevecchia hanno detto di non essere pronti. Da qui la scelta di dare una durata biennale all’accordo”.
M.P.
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