Merate: videoincontro de La Semina sulle alternative alle plastiche

Per martedì 20 dicembre alle ore 20.45 l'associazione La Semina ha organizzato un video incontro con Federica Bertocchini sul tema "Il bruco della cera e l'inquinamento da plastiche. Una possibile soluzione?". Sarà possibile partecipare guardando in streaming sui canali social e Youtube del sodalizio culturale.

L’inquinamento da materie plastiche tipo polietilene (PE), polistirene (PS) e polipropilene (PP) sta causando gravi danni all’ambiente, rappresentando un pericoloso rischio per la salute umana nel prossimo futuro. La ricerca di una soluzione sta diventando una questione urgente in vista del costante aumento della produzione di plastica. Negli ultimi decenni la degradazione della plastica da parte di sistemi biologici è stata considerata una potenziale via per poter risolvere il problema dell’accumulo di residui plastici. Questa idea è stata recentemente rafforzata dalla scoperta che alcune larve di insetti sono capaci di degradare plastiche come il PP o il PS. Tuttavia, l'identificazione dell’agente causante la degradazione della plastica, e quindi la possibilità di sviluppare una biotecnologia, è rimasta fino ad oggi insoluta. Recentemente, il bruco della cera, come viene comunemente chiamata la larva del lepidottero Galleria mellonella, ha fornito la soluzione: la saliva è risultata essere l’agente capace di degradare il PE, dopo poche ore di esposizione. Due enzimi nella saliva del bruco e prodotti dal bruco stesso sono responsabili di questo effetto. Potrebbero questi due enzimi, chiamati PEases, fornire la soluzione per la piaga dell’inquinamento da plastiche ?



Federica Bertocchini è ricercatrice presso il Dipartimento di Biotecnologia del Centro de Investigaciones Biologicas (appartenente al CNR Spagnolo) in Madrid dal Settembre 2019. Dopo aver ottenuto il PhD dalla Open University London, UK /DIBIT, Ospedale San Raffaele, Milano, si è specializzata nello studio dello sviluppo embrionario dei vertebrati, praticando in università come la Columbia University, New York, University College London, e University of San Francisco. Nel 2019 stabilisce il proprio laboratorio con una posizione indipendente presso l’Istituto de Biomedicina y Biotecnologia de Cantabria (appartenente al CNR spagnolo) in Santander, Spagna.

In parallelo con gli studi sugli embrioni di vertebrati, scopre che le larve del lepidottero Galleria mellonella sono in grado di degradare il polietilene, la plastica più prodotta e una delle più resistenti. Per produrre questa modificazione chimica la larva necessita solo poche ore. Nel settembre 2019 si è stabilita nel Centro di Investigaciones Biologicas di Madrid per perseguire esclusivamente questa linea di ricerca. In Madrid nei passati tre anni sono stati prodotti i dati relativi alla scoperta dei due enzimi della saliva della larva di G. mellonella, i responsabili della degradazione del PE. Questi dati sono stati pubblicati in ottobre 2022.


(La conferenza verrà registrata e resa disponibile sul canale YouTube dell’associazione).
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