Cornate: a Porto d'Adda si resiste al caldo con le ''piscinette'' realizzate dai volontari
Non si può dire che sia semplice arrivare alle "piscinette" di Porto d'Adda. Ma ne vale la pena. Specie in agosto come questi: ambiente naturale, sole e il gelo rigenerante dell'acqua sorgiva. A Cornate da Via Dante occorre svoltare nella strada delle scuole e proseguire seguendo le indicazioni per il fiume.
Due-tre chilometri di capannoni, serre, boschi lontani e montagne azzurre. Ma dopo aver attraversato il centro urbano della frazione di Porto i due tornanti si aprono subito nel largo orizzonte campestre del rettilineo sterrato, strada che porta i più ai faticosi accessi all'acqua presso la centrale Esterle. Bei luoghi, per carità, con la confluenza del naviglio nel letto maestro.
Ma l'art-decò della centrale Bertini è la stessa della Esterle: e la può ammirare sulla strada che porta al Santuario della Rocchetta chi parcheggia l'auto appena dopo i tornanti e si decide a scendere il ripido antichissimo acciottolato che porta prima al naviglio e subito dopo al fiume vero e proprio. "Piscinette", un vezzeggiativo che prova ad esprimere l'amore dei paesani che le hanno costruite. Si sono anche dati un nome. "AVISA", ovvero Associazione Volontari Italiani Silvani Adda.
Arturo Airoldi e compagni le hanno realizzate una quindicina d'anni fa "per i bambini del paese che venivano al fiume a giocare": si tratta di veri e propri bacini circolari costruiti con pietre raccolte sul posto, resi impermeabili dal cellophant. Intercettano l'acqua gelida che dal naviglio scende nel letto del fiume attraverso un antico sistema di paratoie in legno, anch'esso restaurato dai paesani della frazione.
Un'opera non banale, dettata dalla passione per il fiume e per quell'atmosfera unica che si crea a contatto con un paesaggio naturale non infiocchettato. E la gente non nasconde l'apprezzamento. "Vengono, vengono anche dalla bergamasca - ci ha spiegato Luigi Airoldi, anch'egli membro dell'AVISA, indicando la riva orientale, quella di Medolago, col grande prato piatto che la caratterizza - e negli ultimi anni le persone aumentano. LE famiglie possono fare i pic-nic e i bambini si divertono a tuffarsi nel naviglio. Verso giugno veniamo qui e vediamo cosa c'è da fare.
Quest'anno abbiamo realizzato altre due piccole piscine. La piena delle scorse settimane ha pulito la spiaggia e adesso è proprio una meraviglia. L'acqua del naviglio è pulita, alcuni giorni fa mi è capitato anche di berne qualche sorso per rinfrescarmi. E' acqua sorgiva, viene da una fonte presso la Rocchetta. Ogni estate mettiamo il celofante e Arturo porta le angurie per tutti. Quest'anno ne avremo fatte fuori un venticinque."
Massimo Colombo